RECENSIONI COMBINATE: Due prodotti differenti ma con la stessa storia, Anime vs Live action movie.

Lo so che confronti del genere non andrebbero mai fatti, ma volevo fare qualcosa di diverso per recensioni combinate, qualcosa che sottolineasse cosa c’è dietro ad un processo creativo di un film.
Ovviamente gli Anime e i film sono due mondi molto diversi, ma allo stesso tempo molto simili, soprattutto nella produzione iniziale del prodotto, quando ancora è solo un’idea che deve essere sviluppata.
Questo in particolare è l’esempio di come sia difficile paragonare questi due prodotti visivi, in cui lo anime è praticamente perfetto mentre il film costruito sulla storia dell’anime è davvero brutto e a tratti ridicolo.
Parto con il dire che Death Note mi ha davvero colpito fin da subito, sia l’idea autoriale che la trama principale sono davvero spettacolari e da subito coinvolgenti, è davvero ben scritto, lineare e con molti colpi di scena.
I personaggi sono scritti alla perfezione e tutta la trama è convincente e si evolve con loro, Light Yagami, lo shinigami Ryuk e infine Elle, tutti magistralmente scritti e iconici.
Impossibile non apprezzare questa storia, infatti è uno degli animi più famosi e sicuramente meglio riusciti di sempre, o comunque quello che ha attirato a se, un gran numero di fan.
Death Note ci fa vedere tutta la creatività giapponese e ci mostra che gli Anime e i manga sono dei prodotti con storie d’autore davvero fenomenali che vanno al di la dei “cartoni” più conosciuti come possono essere “Dragon Ball” o “Naruto”.
L’idea che grazie ad un quaderno puoi uccidere qualcuno semplicemente scrivendoci il nome sopra, è davvero geniale e attira subito la curiosità di chi la sente o la legge.
Svilupparne un contorno complesso e piacevole era più difficile, ma Death Note lo fa perfettamente con un confronto di furbizia e intelligenza tra Light e Elle che è davvero avvincente sotto tutti i punti di vista.
Quindi queste erano le ottime basi da cui partire per fare un bellissimo film, la cosa più importante sarebbero stati gli attori e la regia, senza un necessario bisogno di badget super elevati, con una trama bella e quasi perfetta già scritta.
DEATH NOTE FILM NETFLIX
Death note è un film prodotto da Netflix, e diretto da Adam Wingard, purtroppo fin da subito il film decide di allontanarsi dal manga e di ambientare tutta la storia negli stati uniti, ma per aver una ambiente verosimile con quello giapponese lo colloca a Seattle, scelta devo dire piuttosto adatta.
Purtroppo questa scelta rovina già un po’ il soggetto, togliendo alcune particolarità della cultura giapponese che rendono alcune storie ancora più interessanti, come per fare un esempio banale, le classiche divise scolastiche o la cultura pop/manga che si può apprezzare nelle grandi città, un contrasto tra passato e futuro bello da vedere.
In America ovviamente c’è una cultura diversa, tanto che un il quaderno sarebbe il sogno di morte, portare via la vita di qualcuno fa quasi parte della quotidianità non c’è nessun “Bushido” a rendere l’omicidio un vero disonore.
Un’altra pecca è che quello che c’era di buono nei personaggi viene schiacciato e distrutto dalle scelte degli attori e da come sono stati scritti, cioè davvero male e davvero troppo distanti dall’idea originale.
Light Yagami, che nel film ovviamente si chiama con un cognome sassone, cioè Turner è totalmente diverso dal protagonista del manga, che era bello, intelligente e super popolare a scuola, uno di cui ti fidavi e per cui le ragazze vanno pazze.
La forza del ragazzo è la parte fondamentale del manga, la sua voglia di potere e di essere il più intelligente e furbo di tutti e di dominare il mondo grazie al quaderno, non gli importa di fare patti con un Ryuk, anzi è sicuro di fregare anche la morte.
Light Turner è il classico nerd sfigatello americano, bullizzato da tutti, bruttino e solitario, sembra uno squilibrato che potrebbe prendere un fucile e ammazzare tutti all’improvviso, non ha assolutamente nulla del protagonista originale e questo rovina tutta la bella storia originale.
Nat Wolf attore arrivato dal mondo Nickelodeon famosa per le serie tv per bambini, si cimenta in un ruolo che non li appartiene e che non riesce mai a fare suo, puntando tutto sul lato introverso e impacciato del protagonista, quasi folle e oscuro, ma non come quello originale. Una follia malata e squilibrata, cresciuta nel tempo dopo tutti gli anni di bullismo.
Come se non bastasse aggiungono altra follia adolescenziale con il personaggio di Mia Sutton, che non è poi scritto cosi male ed è pure interpretato bene da Margaret Qualley, ma che non c’entra nulla con la trama, rendendola ancora più debole.
Elle era un personaggio fantastico, un personaggio davvero cinematografico, con caratteristiche precise e con cui l’attore poteva esporre tutto il suo talento, poteva essere davvero il punto centrale del film invece anche qui un piccolo disastro.
Il povere Keith Stainfield, che secondo me è un attore di ottimo talento, viene costretto in un personaggio troppo difficile da interpretare in una trama del genere, viene abbattuto dalla banalità del film e dalla pessima qualità della sceneggiatura.
Tutto sommato però Keith non ha recitato male, anzi penso che il suo Elle era un ottimo personaggio ma che se paragonato all’originale ti fa venire la rabbia per l’occasione mancata.
Della regia e della fotografia non parlo, non mi sono piaciute, troppa confusione e fretta e soprattutto poca passione verso il manga e la storia che è davvero pensata e scritta male, tenendo conto della bellezza del soggetto.
Il contorto e sorprendente finale non mi dispiace, forte è l’unico punto del film che ti fa rivivere quel botta e risposta a colpi di intelligenza e piani complessi che c’è nel anime tra Light e Elle.
Consiglio assolutamente di guardare lo Anime, che merita sicuramente per la sua trama avvincente, sconsiglio di guardare il film, davvero troppe imprecisioni e scelte assurde, troppo buttato li senza voglia.