Recensione nel tempo di un caffè

Utopia è una serie Amazon Prime adattata da Gillian Flyn dall’originale britannico del 2013.
Non ho mai avuto occasione di vedere la serie originale, ma ne avevo sentito sempre parlare, quindi appena ho visto questa opportunità mi sono guardato il remake in versione americana e devo dire che mi ha convinto.
L’idea autoriale è sicuramente di impatto e ti cattura subito, proprio come piace a me, in poche parole riesce a farti venire voglia di guardare la serie tv, facendoti porre mille domande fin dalle prime scene e mantenendo la curiosità ad alti livelli.
Un gruppo di Nerd appassionati di misteri e complotti, trova un fumetto che sembra prevedere tra le sue pagine eventi futuri, tra cui malattie del futuro.
La grafica del fumetto è una delle cose che mi è piaciuta di più, ha delle immagini ben disegnate e realistiche che creano anche un po’ di ansia, con questo uomo con la faccia da coniglia che sembra essere il villain principale.
La trama quindi ha molti pregi e devo dire che mantiene un ottimo ritmo per tutta la stagione, forse però ci mette un po’ troppo a coinvolgerti veramente, dall’episodio 5 (su 8 da 45 minuti) inizia davvero ad essere più interessante e coinvolgente.
I personaggi non mi hanno convinto del tutto a parte tre dei personaggi principali, tra cui la protagonista Jessica Hyde, intrepretata da Sasha Lane.
John Cusack ci ha messo un attimo a convincermi nei panni del cattivo ma poco a poco esce fuori tutto il suo talento ed è facile rimanere coinvolti dalla sua interpretazione, con quel misto di follia e lucidità cinica e fredda.
Un altro personaggio molto ben strutturato è Arby, interpretato da Christopher Denham, il suo personaggio è sicuramente scritto meglio e con le sfumature più interessanti.
Bella anche la scelta dei “tormentoni”, frasi che vengono ripetute più volte all’interno della serie e che l’hanno fatta diventare cult nella sua versione originale, frasi adatte per i fan e da mettere sulle magliette che danno una forte identità a questa ottima serie tv.
I prodotti Amazon non tradiscono mai dal lato fotografia e regia, sempre di ottimo livello e difficili da criticare, forse a livello di trama avrei solo tolto qualche scena un po’ inconcludente e inutile.
Per la seconda stagione mi piacerebbe vedere un piccolo miglioramento nella scrittura dei ragazzi protagonisti, li ho visti un po’ molli e poco coinvolti nel personaggio, a volte anche un po’ troppo banali e inermi.
Una serie che parla di complotti, contagi, malattie e vaccine, quindi pur essendo l’idea originale del 2013 è una serie inaspettatamente attuale.