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Quattro Chiacchiere

QUATTRO CHIACCHIERE: SCOTT FRANK, LA SCENEGGIATURA AL CENTRO DI TUTTO

“La regina degli scacchi” consacra uno degli autori/sceneggiatori che più ho apprezzato negli ultimi anni.

Scott Frank, questo nome l’ho scritto più volte nei miei articoli, inevitabile non citarlo, perchè è davvero lo sceneggiatore del momento con la miniserie “La regine degli scacchi” finalmente si parla di lui e del suo talento.

Il suo merito è di aver rimesso al centro di tutto la sceneggiatura, una sceneggiatura perfetta, classica con le regole classiche, un “viaggio dell’eroe” in tutte le sue parti, con la cura per i dettagli che rende le sue opere piacevoli a tutti.

La bellezza delle sua opere è come riesce a trasporre momenti di vita reale in modo semplice, pulito e con precisione e cura.

Logan come già esposto, secondo me è il miglior film Marvel, grazie anche ad una sceneggiatura perfetta, in vecchio stile, con dei dialoghi sempre utili e che portano a qualcosa, i personaggi caratterizzati nei dettagli rendono le sue storie inclusive.

Tutti i personaggi sono ben delineati e sostengono la trama con le loro azioni, difficile che ci sia un passaggio a vuoto nelle sue storie, difficile che una sequenza non sia calcolata e che sia stata scritta a casa.

Trasmette completezza, sembra che tutto sia al suo posto e ti fa appassionare ai protagonisti con molta facilità e sinceramente e davvero bello vedere scritture del genere al giorno d’oggi dove la sceneggiatura sta perdendo potere.

Scott Frank sa raccontare storie, lo fa in un modo che piace a tutti e conquista davvero tutti con la cura dei particolari.

Le sue ultime opere sono davvero di livello assoluto a partire dai suoi ultimi due film “la preda perfetta” e “Logan” oppure le sue miniserie per Netflix “Godless” e “LA regina degli scacchi”, anche alla regia ha dimostrato il suo valore.

Bello vedere come il successo della sua ultima miniserie stia spostando l’attenzione anche sulle sue precedenti scritture, tutte di ottimo livello, come “Godless” che è poco conosciuta ma che a livello di scrittura e fotografia è una miniserie davvero bellissima, molto sottovalutata.

La trasposizione dei sentimenti è il suo piatto forte, riesce a scavare in situazioni e in argomenti meno affrontati, come l’apatia, e la paura di noi stessi, lo fa con delicatezza e precisione quasi chirurgica, esponendo questi sentimenti anche al pubblico che ne ha meno contatto.

Guardate “Io & Marley” trasposizione del libro praticamente perfetta, ne aggiunge qualcosa, toglie ovviamente qualche passaggio, lo rende cinematografico, visivo, i sentimenti li vedi riesci a vederli nei passaggi della trama, tutte le basi di un ottima sceneggiatura.

è bello vedere la sceneggiatura al centro di tutto, come punto di partenza inevitabile, ben scritta lineare con dialoghi forti da colpire lo spettatore o con scene semplici come un ballo.

Ovviamente Scott Frank da il meglio di se con le sceneggiature non originali, quando ha un soggetto già ben scritto, magari un libro o un fumetto, lui riesce a donargli una dimensione visiva praticamente perfetta, le sue trasposizioni migliorano il prodotto base e gli danno un tocco in più.

Spero che tra qualche anno nelle scuole di cinema si parlerà di lui, perchè lui è l’esempio di come si scrivono i film e le miniserie, ha una tecnica perfetta, segue i dogmi della sceneggiatura e li sfrutta in modo davvero impeccabile.

Mi piace sempre immaginare progetti futuri, e visto le sue caratteristiche nel narrare le storie non mi dispiacerebbe vederlo collaborare con un regista del nostro paese. Mi piacerebbe davvero un sacco vedere un film o una miniserie scritta da Scott Frank e diretta da Luca Guadagnino, penso che viaggiano sulla stessa linea di sensibilità stilistica.

Magari una storia che mette al centro la timidezza, l’apatia usata come scudo di difesa per tenere lontano le sofferenza o semplicemente per paura di esprimere i propri sentimenti. Sono sicuro che uscirebbe qualcosa di davvero molto bello.

Non posso non fare i complimenti a persone come Scott Frank, che davvero riesco a rendere il mondo del cinema qualcosa di meraviglioso, partendo sostanzialmente da una penna e un foglio bianco.

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