Recensione nel tempo di un caffè

Travelers è una serie Netflix fatta in collaborazione con il canale Canadese Showcase, è una serie del 2016 ed è composta da 3 stagioni.
Parla di un gruppo di persone che viaggiano nel tempo per sistemare alcune dinamiche e avvenimenti che potrebbero influire sul loro futuro, un futuro dispotico e in cui la terra sta per morire.
Mi piace il fatto che il futuro non venga mai mostrato, ci viene raccontato e fatto immaginare, questo da un po’ libertà e fantasia allo spettatore, bella anche l’idea secondo cui chi viaggia nel tempo trasporta solo la propria coscienza nel passato entrando spesso nel corpo di una persona che sta per morire.
Le persone arrivate nel futuro si devono adattare al nuovo corpo e alle loro vite, con affetti e famiglie da mantenere per non essere sospettati.
Le premesse erano abbastanza buone, ma lo sviluppo della serie è un po’ troppo debole e nel complesso un po’ in carenza di idee, la serie fa fatica a prendere il giusto ritmo e la trama non convince mai del tutto.
Diciamo che fa della semplicità la sua arma migliore, però non è adatta al genere trattato, perchè la fantascienza ha sempre bisogno di una buona qualità e di un budget un po’ più elevato.
La scrittura dei personaggi è ottima, soprattutto per quanto riguarda alcuni protagonisti, purtroppo sia la recitazione che la regia non hanno del tutto valorizzato un ottima base da cui partire.
Travelers si perde un po’ nel banale, è piacevole perchè semplice, ma non mi ha mai convinto del tutto nel suo sviluppo e nelle dinamiche della trama, che davvero non riesce mai a conquistarti.
Non posso suggerire a gran voce di vedere questa serie, non è bellissima ed è facile rimaner delusi, di positivo ha comunque che è piacevole e può essere vista con tranquillità e leggerezza.