Recensione nel tempo di un caffè

Notizie dal mondo è un film del 2020 diretto e scritto da Paul Greengrass, un film western da i toni molto delicati, con protagonista Tom Hanks è una giovane attrice di nome Helena Zengel.
La trama è abbastanza semplice, un vecchio capitano dell’esercito americano, Capitano Jefferson Kidd (Tom Hanks), prosegue la sua vita passando di paese in paese del Texas per leggere le notizie dei giornali, una specie di telegiornale del vecchio West. Durante i suoi viaggi incontra una bambina tedesca, ma che parla la lingua degli indiani del luogo, sola e senza famiglia, decide quindi di riportarla a casa.
Il film ti colpisce subito per la fotografia, per il gioco di luci e per i paesaggi mozzafiato che danno subito giustizia ala location del film, alcuni dettagli nei riflessi di luce sono davvero belli, e certe inquadrature a campo largo fatte dall’alto sono quasi da documentario, una bellissima fotografia che penso possa ambire a vincere il premio Oscar.
Il film mantiene sempre dei toni delicati, con questo rapporto quasi paterno tra il protagonista e la bambina orfana trovata per strada, i due parlano lingue differenti, ma sono i loro occhi a parlare, i gesti le espressioni, tra i due si crea un legame familiare difficile da dissolvere.
Ci sono i problemi sociali, la criminalità e una zona dell’America che ai tempi cercava disperatamente di avere una propria identità, tra razzismo e lotta continua con gli indiani ormai confinati nelle riserve.
Il capitano Jefferson essendo un narratore, un uomo che porta notizie è perfettamente consapevole della situazione del mondo, o meglio del suo mondo, di ciò che lo circonda, della povertà delle persone, della voglia di ribellarsi e della violenza che costituisce un elemento cardine del Texas di quegli anni.
Si percepiscono i sogni e le speranze, l’innocenza della bambina e la disperazione degli adulti che faticano a trovare un posto in quel mondo, sentimenti contrastanti costituiscono questo film, che mette al centro il legame tra un vecchio capitano stanco che legge notizie dei giornali e una bambina tedesca, ma con un forte legame con gli indiani.
Bellissimo il dialogo tra i due in cui si parla di concezione della vita, dove la bambina la vede come un grosso cerchio, quasi un abbraccio con la terra, mentre il vecchio capitano le dice che gli Americani vedono tutto come una linea retta, quasi a sottolineare la chiusura mentale delle persone.
Il film dura quasi due ore, ma non è per nulla noioso, è molto più profondo di quello che sembra e anche i silenzi prendono forma, molto bravi gli attori a trasmettere sensazioni anche senza aprire bocca, molto brava Helena Zengel in un ruolo abbastanza complicato, ma allo stesso tempo nelle corde di una bambina.
Tom Hanks si muove bene all’interno del film, è delicato e paterno, riesce ad essere equilibrato e a trasmettere le giuste sensazioni, nel complesso mi è piaciuta molto anche la regia e la sceneggiatura nonostante la trama abbastanza piatta ha degli spunti bellissimi nei dialoghi e nella scelta delle parole.
Nonostante sia candidata agli Oscar la colonna sonora non è riuscita a convincermi del tutto, vista la fotografia e la scenografia mi aspettavo qualcosa di più, qualcosa di più emotivo e coinvolgente, peccato.
Film che consiglio di vedere e in cui consiglio di soffermarsi ogni tanto su alcune parole e dialoghi al suo interno, ne vale la pena.