Recensione nel tempo di un caffè

Questo musical commedia, scritto e interpretato da Will Ferrel e diretto da David Dodkin è un esempio un po’ parodia, di ciò che è l’Eurovision song contest, un modo per spiegare agli americani, cos’è uno dei contest musicali più importanti del mondo.
La trama racchiude in se i pregi di questa manifestazione, cioè riuscire ad unire l’Europa in una competizione canora, infatti il film segue le vicende di due cantanti Islandesi che vivono in una piccola cittadina nel nord dell’Isola e che sognano da una vita di poter sfondare nel mondo della musica e di vincere l’Eurovision song contest.
Will Ferrel è sempre molto ironico, grottesco e impacciato, i suoi personaggi sono tutti molto simili e anche in questo film rispecchia la sua classica ironia, la sua compagna di avventura, Rachel McAdams è sempre splendida e ancora una volta ha dato prova del suo talento con un ottima interpretazione.
Mi è piaciuta molto la purezza dei protagonisti, un po’ ingenui un po’ folli, ma bellissimi nella loro “ignoranza”, bravi anche ad apparire veramente delle persone del posto, sembravano davvero degli Islandesi.
Questa commedie musicale è divertente, piacevole e anche se molto prevedibile, non annoia quasi mai, con una trama che mantiene sempre un buon ritmo e con ogni tanto qualche canzone a dare qualche scossone in più.
In certe sequenze particolari la regia, mi è piaciuta molto, con un piano sequenza in particolare molto bello e coinvolgente, belle anche le canzoni e le sonorità presenti nel film.
La recitazione ha alti e bassi, bravi i protagonisti un po’ meno le comparse e gli altri interpreti, meno convinti e un po’ piatti, forse un po’ troppo visto il genere di film.
A mio parere il film nasconde una piccola perla nel finale, la canzone originale che è anche candidata all’Oscar è davvero molto bella, tanto che secondo me merita la statuetta.
L’ho trovata perfetta, io ho avuto la fortuna di essere stato ad Husavik, il paesino d’origine dei protagonisti, un piccolo paese portuale dove c’è un fortissimo legame con le balene, infatti ci sono un sacco di escursioni marittime per poterle vedere (esperienza incredibile).
Husavik è un posto molto freddo, umido e raramente si vede la luce del sole, piove spesso o c’è la nebbia, eppure il film mi ha messo nostalgia, mi ha fatto rivivere alcuni momenti e mi ha trasmesso calore.
La canzone è un inno alla bellezza della propria casa, della propria terra, non c’è nulla che possa sostituire casa, il posto dove siamo nati e cresciuti è unico e una parte del nostro cuore rimarrà sempre li, questa canzone trasmette tutto questo.
Mi piace quando in un film così semplice, ci sia un messaggio così profondo e inaspettato proprio in una canzone, non so se è perchè io ci sono stato, ma il testo le melodie, sono un tutt’uno con l’Islanda, la terra del ghiaccio e del fuoco.
Unione, famiglia e casa, sono i tre elementi che riesce a scaturire questa semplice commedia musicale.