Recensione nel tempo di un caffè

Dopo tanti anni un altro uomo non sopporta più i comportamenti scortesi delle persone, le ingiustizie della vita, il traffico cittadino e molte altre cose che lo fanno sfociare in una rabbia impetuoso.
Un Russell Crowe grasso e arrabbiato, interpreta un signore con molta rabbia repressa che non vede l’ora di punire e giustiziare chi gli manca di rispetto. il film è diretto da Derrick Borte e scritto da Carl Ellsworth. Ho citato un giorno di ordinaria follia, perchè in molte sue parti e nella dinamica principale questo film lo ricorda molto.
Infatti il personaggio interpretato da Russell Crowe è un uomo burbero che dopo che una signora (Caren Pistorius) gli suona il clacson perchè lui non è partito al semaforo verde, lui la prende male e pretende delle scuse, la sua rabbia diventa ossessione e persecuzione, con una follia omicida che lo porta a commettere molti crimini.
Il lato positivo di questo film è sicuramente la tensione che riesce a mantenere per tutta la sua durata, c’è molta ansia e paura in tutto il film, ed è il suo pregio migliore, perchè aiuta il ritmo e la trama, che ho trovato molto positiva in alcuni dialoghi e scelte narrative.
Penso sia tutto molto equilibrato senza troppe pretese, fin da subito capiamo cosa stiamo guardando e quale sarà il livello generale del film, questo aiuta lo spettatore ad immergersi subito a non restare deluso e in questo caso anche a dargli la giusta dose di adrenalina e tensione.
Un film nel complesso positivo, anche abbastanza breve per gli standard attuali, forse un finale un po’ frettoloso e troppo diverso dal resto del film, ma assolutamente rimane un film piacevole da vedere tutto di un fiato.