QUATTRO CHIACCHIERE: Oscar 2021, le premiazioni nell’anno più difficile per la storia del cinema.

Questi sono stati gli Oscar più particolari di sempre, tenendo conto che questo, anche per il cinema, è stato un anno difficile e particolare, l’anno delle piattaforme streaming, ma negli Oscar resiste ancora la classica pellicola distribuita nei cinema.
Un Equilibrio quasi totale e qualche delusione per noi italiani, dicono che l’importante è esserci, ma a volte si vorrebbe davvero vincere sempre, per nonostante tutto quello che si dice, l’Oscar è sempre l’Oscar.
Miglior film: “Nomadland”
Miglior attore protagonista: Anthony Hopkins (“The Father”)
Miglior attrice protagonista: Frances McDormand (“Nomadland”)
Miglior regia: Chloé Zhao per “Nomadland”
Miglior attore non protagonista: Daniel Kaluuya (“Judas and the Black Messiah”)
Miglior attrice non protagonista: Youn Yuh-jung (“Minari”)
Miglior sceneggiatura originale: Emerald Fennell per “Una donna promettente”
Miglior sceneggiatura non originale: Christopher Hampton e Florian Zeller per “The father”
Miglior film straniero: “Un altro giro” di Thomas Vinterberg (Danimarca)
Miglior trucco: Sergio Lopez-River, Mia Neal e Jamika Wilson per “Ma Rainey’s Black Bottom”
Migliori costumi: Ann Roth per “Ma Rainey’s Black Bottom”
Miglior sonoro: Nicolas Becker, Jaime Baksht, Michelle Couttolenc, Carlos Cortés and Phillip Bladh per “Sound of metal”
Miglior film d’animazione: “Soul” di Pete Docter e Kemp Powers
Miglior documentario: “Il mio amico in fondo al mare” di James Reed e Pippa Ehrlich
Migliori effetti speciali: Andrew Jackson, David Lee, Andrew Lockley, Scott Fisher per “Tenet”
Miglior scenografia: Donald Graham Burt e Jan Pascale per “Mank”
Miglior fotografia: Erik Messerschmidt per “Mank”
Miglior montaggio: Mikkel E. G. Nielsen per “Sound of metal”
Miglior colonna sonora: Trent Reznor e Atticus Ross con Jon Batiste per “Soul”
Miglior canzone: “Fight for you” per “Judas and the Black Messiah”
Miglior cortometraggio: “Two distant strangers”
Miglior corto documentario: “Colette”
Miglior corto d’animazione: “Se succede qualcosa, vi voglio bene”
Nomadland si porta a casa 3 statuette e del film più vincente della serata, le altre pellicole si fermano a due creando una sorta di perfetto equilibrio, ci sono anche delle piccole sorprese, tra cui la vittoria di uno dei miei attori preferiti e di cui ne ho tesso le lodi più volte. Sir. Anthony Hopkins.
Molti si aspettavano comunque una vittoria “postuma” di Chadwick Boseman che aveva dato prova di se in una bella interpretazione nel film “Ma Rainey’s Black Bottom”, ma il premio come miglior attore è andato a Anthony Hopkins con il film “The Father”, anche questo conquista due statuette, tra cui la miglior sceneggiatura non originale.
Bravissima Clhoè Zhao, che si porta a casa la miglior Regia e il miglior film con Nomadland e che può vantare anche una statuetta con l’attrice Frances McDormand come miglior attrice protagonista. Non ho visto scelte clamorose, ho visto molte scelte giuste, poi ovviamente per gusto personale qualche delusione l’ho avuta, ma niente di troppo lontano dai miei gusti.
Mank di David Fincher si è portato a casa anch’esso due statuette per la fotografia, davvero meravigliosa e la scenografia che è riuscita a portarci in una Hollywood vecchia ed elegante. peccato per Sorkin che secondo me meritava per la sceneggiatura de “il processo ai Chicago 7”.
La delusione più grande per noi italiani e che la “nostra” Laura Pausini non ha vinto nonostante era una delle candidate maggiori alla vittoria finale per la miglior canzone originale, statuetta che è stata vinta dalla canzone “Fight for you” del film “Judas and the Black Messiah” , che vince anche con il miglior attore non protagonista Daniel Kaluuya, attore davvero ottimo a mio parere.
Finisco questo articolo con la speranza nel cuore che al più presto potremmo tornare al cinema a goderci i film come si deve e per quello che sono stati creati.