Recensione nel tempo di un caffè

Most Dangerous game era una miniserie creata da Nick Santora per il canale Quibi nell’aprile del 2020. La serie prende ispirazione da una storia del 1924 “The Most Dangerous game” di Richard Connel. Era una miniserie da 15 episodi tutti molto brevi e Amazon montandoli insieme ci ha fatto un film da distribuire sulla propria piattaforma.
La trama è semplice e ormai ci suona familiare, delle persone ricche si stanno annoiando, quindi cercano persone povere con cui “giocare”, il concorrente dovrà scappare per la città di Detroit per 24 ore senza farsi uccidere dai cacciatori, ogni ora riceverà dei soldi sul proprio conto corrente, fino ad un totale di 24 milioni di dollari.
Questo film stupisce con due attori già affermati come Christoph Waltz e Liam Hemsworth, che si immedesimano perfettamente nei loro personaggi. Waltz è sempre perfetto nei panni del “cattivo”, mentre Liam ha le giuste caratteristiche fisiche per superare la prova. L’idea di partenza non è male, i cacciatori non possono usare armi da fuoco e c’è pure un bel colpo di scena verso il finale. Il problema di questo film è che è un po’ spento, ha dei momenti di azione che non convincono mai del tutto, a volte troppo irrealistici e banali.
Essenzialmente Dodge Tynes fa solo scelte sbagliate e fin da subito rischia di perdere il “gioco”, esce sempre fuori dalle situazioni in modo un po’ troppo casuale, e non sempre si capisce cosa stia succedendo. I cacciatori passano troppo da essere troppo bravi, ad essere dei totali incapaci. Il protagonista non è il classico supereroe, anzi è molto impacciato e semplicemente fortunato.
A tratti il film risulta un po’ confusionario e a volte si nota il distacco da una sequenza all’altra. Nel complesso però risulta un film piacevole, adatto per una piattaforma streaming, non ha grosse pretese e si vede. C’è un ottimo Christoph Waltz da vedere e una trama che ricorda un Celebrity Hunted mischiato con Squid Game.
2 risposte su “MOST DANGEROUS GAME: UNA MINISERIE DIVENTATA FILM”
Ma se uno sopravvive 3 ore rle poi muore, a chi vanno i soldi?
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A chi ha accesso al controcorrente, nel caso specifico del film, a sua moglie.
Nel film è presente un bel colpo di scena che aggiunge motivazioni al contesto.
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