Recensione nel tempo di un caffè

Il Re è un film del 2019 diretto David Michod, scritto dallo stesso regista e da Joel Edgerton che è presente anche nel cast come attore. Questo film è ispirato all’opera dell’Enrico V di William Shakespeare che ha narrato le gesta di uno dei re più importanti della storia d’Inghilterra, un giovane re che conquistò la Francia grazie alla vittoria nella battaglia di Azincourt.
Enrico V è interpretato da Timothée Chalamet, tra gli altri, nel cast ci sono Robert Pattison, Ben Mendelsohn, Sean Harris, Lily-Rose Depp (figlia di Johnny Depp) e lo stesso Joel Edgerton.
Il film narra le vicende di un giovane ragazzo, figlio di un re, un ragazzo di nome Hal lontano dalla vita da principe e molto umile e solitario, alla morte di suo padre, Enrico IV, il ragazzo diventa re d’Inghilterra tra lo scetticismo di molti, ma fin da subito dimostra un carattere forte e la volontà di essere un buon re. Viene convinto a dichiarare guerra ai francesi per unire finalmente l’Inghilterra contro un’unica causa.
Questo film è formato da dialoghi intensi, molto lenti ed importanti, cerca di trasmettere l’angoscia e il peso di essere il re d’Inghilterra in quel periodo storico, fatto di continue guerre e battaglie, un passaggio chiave del film è che per avere la pace ci vuole prima la guerra. Solo un nemico comune come la Francia è riuscito a fermare le continue lotte interne nella nazione.
Il Re si ispira ad un’opera di William Shakespeare ed è affascinante come sostanzialmente il soggetto sia opera sua, naturalmente il film prende questa opera e la amplifica a livello visivo, con una battaglia di Azincourt davvero ben girata, violenta e a tratti claustrofobica. Questa pellicola è un ottimo film storico, i fatti sono ben narrati e le dinamiche sono più che convincenti, sembra tutto molto realistico, anche Chalamet ha fatto un’ottima interpretazione ed era pienamente nel personaggio.
I toni pesanti ci fanno capire la situazione sociale del tempo, con continue guerre e morti, senza motivazioni reali e significative, ma per motivi prettamente politici e di potere, le guerre come unico mezzo per governare i popoli. Tutto il peso delle morti e delle battaglie della corona, in un sistema ereditario che metteva al potere anche dei ragazzini o dei bambini come successe con Re Giovanni che prese il potere a soli 11 anni. Nel caso di Enrico V aveva già 26 anni, ma non voleva nulla a che fare con quel mondo, eppure fu un re nobile, molto religioso e un grande amministratore. Nel film vediamo gli inizi del suo regno e la conquista della Francia.
Un bellissimo film storico, fatto davvero bene, mai esagerato, forse un po’ pesante e noioso a tratti ma che ricalca le giuste “andature” per una trama del genere, un tuffo nella storia che vale la pena di fare, un film che piace sicuramente agli appassionati del genere.