Recensione nel tempo di un caffè

Premonitions è un film del 2015 diretto da Afonso Poyart, con protagonisti, tra gli altri, Anthony Hopkins e Colin Farrell.
La trama è molto intricata, anche se il concetto di partenza è abbastanza lineare, infatti la storia parla di uno psichiatra che ha la capacità sensitiva di vedere spezzoni del futuro delle persone. Viene assoldato dalla FBI per indagare su un serial killer che sembrerebbe avere la sua stessa capacità. Premonitions è un film che oscilla tra il giallo e il paranormale, senza mai esagerare troppo, è molto realistico e per certi versi verosimile. Un film che ha un concetto profondo, che va al di là del semplice omicidio e che tocca argomenti di spessore come l’eutanasia.
Premonitions non è solo un giallo, ma un confronto tra due persone con lo stesso “potere” una visione etica della vita differente e la sottile linea tra bene e male che si mescola fino a diventare indistinguibile.
Un film purtroppo a tratti un po’ confusionario, in cui è facile perdersi, ma i cui si ritrova facilmente il filo del discorso. Le visioni ci percuotono, alzano il volume e sono visivamente molto significative, ma ci portano un po’ troppo lontani dal realismo del film.
Nel complesso è un ottimo giallo, ci sono delle indagini e il serial killer ha un modo davvero molto particolare di uccidere le proprie vittime, quasi indolore, vittime a cui sarebbe spettato un destino crudele, fatto di dolore e sofferenza e morte. Il serial killer gli fa una sorta di eutanasia ed è qui che nasce lo scontro etico tra i due protagonisti.
Una buona fotografia e un’ottima regia ci accompagnano in una sceneggiatura ben congeniata e con dialoghi davvero molto interessanti e importanti.
Nel complesso un buon film, con qualche difetto e con un po’ di confusione che non lo fa apprezzare in pieno. Piacevole per la trama e per il significato, consigliato a chi ama il genere.