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Recensioni nel tempo di un caffè

MOTHERLESS BROOKLYN – I SEGRETI DI UNA CITTA’: UN FILM DI EDWARD NORTON

Recensione nel tempo di un caffè

Motherless Brooklyn è un film del 2019, scritto, diretto e interpretato da Edward Norton. Film che segna il ritorno alla regia di Norton dopo 19 anni, ai tempi con il film tentazioni d’amore.

In una New York degli anni 50′, un detective privato (Edward Norton), inizia ad indagare sugli affari loschi della città, dopo che il suo capo, amico e mentore è stato ucciso da degli uomini misteriosi. Scavando a fondo scoprirà che il giro d’affari dietro all’omicidio è molto più grande di quello che si crede.

Un film con il fascino del noire, ma con una fotografia che non ho compreso del tutto, troppo pulita moderna, quasi da comedy, non mi è piaciuto questo elemento perché a parte i costumi e la scenografia, il film non ci permette del tutto di immergerci in quell’epoca, anche per colpa di una scelta strana sulla fotografia.

La trama è parecchio intricata e anche nel finale è difficile districare il nodo che si è formato prima nella nostra mente, scritta bene ma con davvero molti elementi e personaggi che si intrecciano tra di loro, tra segreti e storie d’affari e appalti edilizi in cui è facile perdersi. Un film che merita attenzione in cui bisogna stare attenti ai dettagli. Il protagonista soffre della sindrome di Tourette ed è sicuramente un elemento particolare e emblematico del film, ma esso da al protagonista una memoria infallibile, cosa che il pubblico non sempre ha e che quindi facilmente si perde lungo la durata della trama.

Il livello di recitazione è molto alto, Edward Norton è sempre sul pezzo, talento puro, in questo caso colloca la sindrome di Tourette nel suo personaggio, ma non è mai un peso, anzi è una parte intrinseca del film, che ha una certa profondità anche a trattare questo argomento. Il film punta molto sull’accettazione che sia razziale o sociale. Lasciandoci il dubbio tra bene e male, in un sistema cittadino che ha un determinato modo di funzionare, spesso cinico e crudele. Il personaggio interpretato da Alec Baldwin è un politico della città, uno che vuole rivoluzionare la città con ponti e parchi, modernizzarla renderla più bella e dinamica per il futuro, ma per farlo sfratta illegalmente le persone e le costringe a ghettizzarsi lontano dal centro.

Difficile giudicare queste scelte perché il mondo è sempre stato pieno di queste dinamiche di truffa e corruzione, dove in questo caso però il fine è il miglioramento di dinamico e strutturale della città, è una parte che fa riflettere molto.

Strutturalmente un buon film, con qualche difetto, ma piacevole nel complesso, un buon prodotto, che vale la pena di essere visto.

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