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Recensioni nel tempo di un caffè

PROXIMITY: ALIENI A BASSO BUDGET

Recensione nel tempo di un caffè

Proximity è un film del 2020 diretto da Eric Demeusy. Un film a basso budget incentrato su un rapimento alieno. Un giovane scienziato viene rapito dagli alieni, e l’unica prova e ricordo che gli rimane di esso, è un filmato che è riuscito a fare prima del rapimento.

Il film segue gli stereotipi degli alieni del mondo della fantascienza, alti grigi con occhi grandi, che vanno in giro nudi senza alcun organo riproduttivo, super intelligenti e con poteri paranormali, che viaggiano nell’universo attraverso dischi volanti.

Il film è molto semplice, girato con effetti visivi e speciali molto basilari e di poco impatto, l’estetica degli alieni oltre ad essere scontata e banale e fatta davvero male e dà la sensazione di pura finzione. Difficile dare un genere a questo film a parte il lato fantascientifico c’è ben poco. La trama scorre abbastanza bene, nessun colpo di scena ma anche nulla di troppo incongruente, anche se quando ho visto gli androidi dei “men in Balck” un po’ mi sono perso, scelta che non ho assolutamente compreso. I personaggi non hanno molto senso, sono scritti male, piatti e davvero poco caratterizzati, recitazione pessima, inespressiva e che non cattura mai l’attenzione. Un film nel complesso pessimo senza un vero obiettivo e con un finale davvero senza senso e povero.

Fare film e scrivere storie sugli alieni è sempre difficile, farlo con pochi soldi, ancora di più, difficile capire anche le scelte delle location che a tratti sembrano voler complicare solo il film, mostrandoci diversi luoghi ma essenzialmente tutti uguali.

Proximity non convince mai, sembra non partire mai, la recitazione delle volte è talmente piatta quasi che non si comprende cosa sia reale o no nel film, le reazioni agli eventi sono discordanti e insolite, totalmente irrealistiche. Lento a tratti e con molte scene che potrebbero essere tagliate, la parte centrale è forse la peggiore, sia per la trama che per la regia. Il finale ha una sua svolta poetica, ma degenera nell’azione dei personaggi e nel significato di tutto il film.

Non posso affermare che sia una perdita di tempo vederlo, ma è comunque e oggettivamente un pessimo film.

6 risposte su “PROXIMITY: ALIENI A BASSO BUDGET”

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