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Recensioni nel tempo di un caffè

BAD BOYS FOR LIFE: UN SEQUEL CHE MANTIENE IL SUO LIVELLO

Recensione nel tempo di un caffè

Bad Boys for Life è un film del 2022 diretto da Adil el Arbi e Bilal Fallah, sequel dei due famosi film Bad Boys, sempre con protagonisti Will Smith e Martin Lawrence.

Questo è uno degli ultimi film visti al cinema prima del covid, un film che mi aveva, nel complesso, piacevolmente colpito e che ho deciso di rivedere e farne una recensione. In questo capitolo di quella che ormai sta diventando una saga, si vedono giustamente tutti i personaggi invecchiati, quasi 20 anni dopo l’ultimo film. Marcus Burnett è vicino alla pensione, mentre il più giovane e dinamico Mike Lowry non vuole mai smettere, ma non trova la sua strada, sembra un eterno ragazzino. I due dovranno fare un altro sforzo e con l’aiuto di giovani cadetti hi-tech dovranno capire chi vuole uccidere Mike.

Una trama che convince abbastanza, forse perché da film del genere non ti aspetti molto, ti aspetti più qualche battuta e scene di azione fatte bene, con Mike e Marcus al centro di tutto, con i loro litigi, il loro modo di essere diversi e la loro voglia di fare il loro lavoro da veri “Bad Boys”. L’età avanza e viene sottolineato quasi in ogni scena, anche se il finale fa presupporre che non finisce qui.

La regia non è affatto male, la mano di Michael Bay si vede praticamente per tutto il film anche se lui non è il regista, appare pure come cameo in una scena del matrimonio e gli viene tributata la sua inquadratura più famosa. Il film è costellato di piccole citazioni alle precedenti pellicole di successo, il bello di Bad Boys è che è simile ad un sacco di altri film, ma allo stesso tempo è unico, forse grazie proprio al suo stile un po’ alla “Arma Letale” ma molto più tamarro se così si può definire.

Strettamente collegato alla città in cui è ambientato Miami, con Mike Lowry che ne rappresenta l’essenza festaiola, con questi figli di papà che passano la vita a divertirsi in una delle città costiere più belle e dinamiche del mondo. Invece Marcus Burnett rappresenta il padre di famiglia che aspetta la pensione e non vede l’ora di godersi il sole della florida. Una location perfetta per questo tipo di film, con un forte legame anche con il narcotraffico e il Messico.

Bad Boys for life riesce a mantenere lo stile e le caratteristiche dei primi due film, non ha troppe complicazioni o pretese, è quello che è, un film poliziesco d’azione molto piacevole dove ci si aspettano spari ed esplosioni e qualche inseguimento in auto. Un sequel che c’è l’ha fatta, ma che come sempre si porta dietro qualche difetto, la nuova squadra non mi ha per nulla convinto, personaggi stupidi, inutili e davvero mal caratterizzati. Un film che però merita di essere visto.

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