RESIDENT EVIL LA SERIE: PRIME IMPRESSIONI

QUATTRO CHIACCHIERE: Prime impressioni sulla nuova serie di Netflix tratta dai famosi videogiochi

Resident Evil è uscito questa settimana, è già si sta creando un grossa spaccatura tra lo guarda e chi lo critica, è una delle serie Netflix più vista del momento, prima e seconda in quasi tutto il mondo, ma le prime recensioni che stanno uscendo sono pessime e i voti molto bassi.

Come sempre Netflix deve metterci il proprio tocco e firma e anche in questo caso la protagonista della serie diventa una giovane ragazzina con un enrome peso sulle spalle che deve affrontare da sola tutti i cataclismi del mondo. La trama viaggia su due livelli temporali, prima della pandemia zombie e il dopo, molti anni dopo in un inghilterra devastata.

Durante i primi episodi ci danno subito un quadro generale della situazione, ci fanno capire cosa sta succedendo al mondo e alcune caratterstiche del virus. La parte invece adolescienziale e un po’ indecisa sul da farsi con scene da teen drama scolastico e accenni a scene horror. Nel complesso guardando i primi due episodi, si può definire un film per adolescenti sia per le tematiche trattate e sia perchè la parte horror è davvero molto smorzata e smussata per non fare troppa impressione. Si c’è il sangue, c’è violenza, ma sembra sempre che Netflix si sforzi a fare qualcosa di più serio e per adulti. Il punto più debole sono sicuramente i dialoghi, che spessono non portano nulla e ci sono battute pessime e inutili, buttando in mezzo argomenti che non c’entrano nulla.

Essenzialmente è la scenegiattura che fa vacillare il prodotto, rendendolo un po’ confusionario e mal scritto, a volte appare un po’ infantile, anche i personaggi, nei primi due episodi sono diffcili da comprendere, soprattutto i cattivi come Albert Wesker.

I lati positivi sono molti però, la serie nel complesso visivo e non, sembra davvero un ottima serie di ottimo livello, ci sono scene a livello fotografico davvero interessanti e gli effetti visivi sono sempre di ottimo livello. Le scene di azione ci sono e sono ben strutturate, il livello è molto alto. La recitazione ha alti e bassi ma non è male, c’è un ottima capacità di coinvogerti subito. Una serie molto diretta che ti fa immergere subito nel contesto anche per chi non ha mai giocato i videogiochi, è molto chiara e si capisce tutto della trama principale, si perde solo un po’ in quelle secondarie.

Gli infetti (Zombie) sono davvero ben fatti e danno il giusto impatto visivo ed emotivo, un misto tra paura e compassione, perchè in fondo sono persone malate. La trama in se è un classico, bella l’idea dell’antidepressivo ma andava analizzata forse un po’ meglio. Bella New Raccon City, fredda e cinica, con al centro il laboratorio di ricerca più pericoloso al mondo, a livello di trama, davvero poco personale all’interno.

Questa serie di Resident Evil è un mix di grossi e pregi e grossi difetti e in due episodi si vedono tutti, è una bella serie nel complesso, ma allo stesso tempo ci lascia un po’ con l’amaro in bocca e perplessi per alcune scene e battute. Netflix ha fatto uno sforzo a provare a cambiare, ma evidentemente, non è ancora abbastanza.

2 pensieri riguardo “RESIDENT EVIL LA SERIE: PRIME IMPRESSIONI

  1. 1) ti ripeto, almeno nei due paragrafi iniziali rileggi per gli errori di battitura
    2) io non ho netflix per cui il problema non si pone, ma anche io ho sentito molto male sulla serie; e dire che una volta tutti disprezzavano la saga di milla, ora si rivela la cosa migliore del franchise live-action

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