Recensione nel tempo di un caffè

The Man From Toronto è un film del 2022 diretto da Patrick Hughes. Una classica commedia all’americana in un cui uno scapestrato e innocuo uomo di mezza età viene coinvolto in un’avventura alla 007, tra omicidi e piani internazionali segreti.
Una trama già vista e rivista con un sacco di clichè, mantengono il film piacevole dall’inizio alla fine, con momenti di comicità non indifferenti. Kevin Hart nel ruolo dell’uomo un po’ fallito che non ha concluso nulla lo si è già visto, il suo personaggio è praticamente identico a quello visto in “Una spia e mezzo”. Mentre il personaggio di Woody Harrelson è un po’ più particolare ma rispetta comunque il clichè del genere, killer spietato, torturatore con un enorme fama che in realtà nasconde un cuore d’oro e una dolcezza inaspetatta. La coppia di protagonisti funziona bene e questo fa funzionare un po’ tutto il film.
Un commedia molto piacevole, con la giusta dose di azione e umorismo, in cui le morti passano in secondo piano e fanno parte della comicità, il personaggio di Kevin Hart, Teddy Jackson, si ritrova a dover mettere i panni, dell’uomo di Toronto dopo un equivico partito da un toner scarico di una stamapante. Mentre Harrelson intepreta proprio l’uomo di Toronto, un torturatore e killer spietato famoso in tutto il mondo. Tra i due nascerà un amicizia a furia di collaborare insime per riportare le cose alla normalità e in modo che l’uomo di Toronto possa prendersi i soldi e Teddy tornare dalla propria moglie che rimane all’oscuro di tutto.
Netflix propone una commedia classica, ma nel complesso ha fatto centro, con un film piacevole e divertente senza tante pretese, ottime anche le scene di azione con una regia e una fotografia delle volte molto interessante, soprattutto nello scontro nella palestra. Rimane un po’ superficiale in alcuni aspetti ma è normale visto il genere proposto.
Un film aadatto a tutti, divertente e piacevole.