Recensione nel tempo di un caffè

La Mummia è un film del 2017 diretto Alex Kurtzman e con protagonista Tom Cruise, il film non è propriamente un sequel un reboot del film del 1999, anche se le similitudini e le citazioni non mancano di esserci. La mummia fa parte di un progetto della Universal chiamata Dark Universal in cui si facevano film sui “mostri oscuri” più famosi del cinema e della letteratura, tutti in qualche modo facendo parte dello stesso universo, il primo flop è stato Dracula Untold, il secondo è stato proprio questo film che ha fatto sospendere subito queste produzioni.
La Mummia sbaglia fin da subito, con un film che perde le caratteristiche avventurose del primo, per fare spazio a situazioni di azione e con un protagonista di per sé troppo iconico, ma scritto veramente male, alla fine del film non si capisce nulla di Nick Morton (Tom Cruise), come di tutti gli altri personaggi. La storia di per sé non si allontana poi così tanto dai film sulla Mummia che già conosciamo, ma si perde davvero molto nel finale, diventando ridicola e senza impegno. L’universo dark creato da Universal non convince, punta tutto sugli attori principali e perde un sacco di caratteristiche nei dialoghi, nei personaggi e nella fotografia, dissolvendo nel nulla il lato Dark che si era presupposta di dare.
Tentativi di imitazione Marvel un po’ sparsi per il film, con un umorismo che non fa mai ridere, ti aspetti un film incentrato molto sul “Mostro” in questione, magari che ne so, anche un po’ introspettivo, una novità che possa sorprendere il pubblico, invece decidono di fare la solita cosa, con molta azione girata bene, umorismo e situazioni senza un gran senso logico. C’è pure Il Dottor Jekyll che diventa Mr. Hyde (Russell Crowe) buttato nella mischia della trama, e spolpato di qualsiasi caratteristica interessante del personaggio di Robert Lewis Stevenson.
Il personaggio della Mummia interpretato da Sofia Boutella ha delle caratteristiche interessanti, che purtroppo vengono un po’ soppresse e sminuite da una trama davvero molto frettolosa e troppo improntata all’azione e per nulla alla profondità del personaggio. Un vero peccato perché, per creare un vero universo Dark, era fondamentale l’approfondimento dei personaggi, dei cattivi, cosa che è stata fatta in modo sbagliato anche in Dracula Untold.
Un’idea che parte nel modo sbagliato, che viene sviluppata ancora peggio e che ci offre un film guardabile, normale, anche a tratti piacevole, ma che non ti conquista in nessun modo e che sicuramente ti lascia con l’amaro in bocca e la consapevolezza che si poteva fare sicuramente meglio.