QUATTRO CHIACCHIERE: Le prime impressioni su due nuove serie Netflix molto distanti tra loro, una è l’erede di “Dark”, l’altra una famosa bambina, Mercoledì.

Netflix ci offre due nuovi prodotti interessanti nel mese di novembre, due nuove serie tv originali, una considerata l’erede di “Dark” perché pensata dagli stessi autori e l’altra una serie dedicata alla famosa bambina della famiglia Addams, Mercoledì, diretta dal famoso regista, Tim Burton.
1899 ci porta indietro nel tempo, su un bellissimo, ma alquanto scuro e misterioso transatlantico, inutile dire che il ricordo del Titanic rivive spesso e anche involontariamente nel film, con una tratta simile e un’epoca che certamente lo ricorda. Un bellissimo cast con attori presi da tutta Europa e già presenti in altre serie del catalogo Netflix, ogni volto ci sembra famigliare e questo aiuta ad empatizzare subito con i personaggi. Non mancano i misteri e una fotografia spenta, buia ma molto suggestiva. Non ci sono momenti di felicità e colore, ma solo malinconia e sospetto. Tutti i passeggeri hanno qualcosa da nascondere e viene più volte accennata e raccontata la storia del “Prometheus” nave della stessa compagnia sparita nel nulla qualche mese prima con più di mille persone a bordo.
Non ha il fascino di “Dark” con una fotografia decisamente più incisiva e una sorpresa della novità dalla sua parte. 1899 ci ricorda in continuazione qualcosa di già visto in altri film, tanto che è già stata accusata di plagio. Lo fa in modo più fantasioso, aggiungendo una grandissima dose di mistero, forse anche troppo nei primi episodi, con domande di cui magari non avremo mai la risposta. Una produzione importante, un’ottima cura dei dettagli e dei personaggi che convincono nelle loro sfumature, un po’ noiose e ripetitivi i problemi mentali di alcuni passeggeri con traumi del passato molto incisivi e forse un po’ troppo pesanti.
I primi due episodi sono decisamente importanti e per alcuni possono risultare anche fin troppo noiosi e contorti, eppure è innegabile la qualità del prodotto che ormai strizza l’occhio a serie inglesi per la sua qualità e cura. La paura più grande dopo i primi due episodi e che gli autori abbiano voluto esagerare con i misteri e rompicapo e che alla fine questa serie non sia nulla di più, bisognerebbe trovare il giusto equilibrio tra narrazione e mistero e non riempire la mente dello spettatore con mille domande, che si creano curiosità, ma alla lunga rendono la serie un po’ banale, con la sola funzione di diventare un grosso “cubo di Rubik” e nulla di più.

Mercoledì stupisce fin da subito per il suo stile impeccabile, ricorda molto il mix tra macabro e ironico della famiglia Addams e nel primo episodio c’è un perfetto mix tra questi due elementi, è una bella evoluzione di una famiglia già vista in molte versioni e Jenna Ortega è perfetta nel ruolo della protagonista.
Bella l’idea di seguire le vicende di una delle bambine più iconiche del cinema, una bambina triste, cinica che ha uno strano rapporto con la violenza, una delle tante particolarità di una famiglia davvero molto particolare quella degli Addams. Mercoledì è quasi normale nella sua famiglia, perché ci sono talmente tante stranezze che lei risulta solo vestita di scuro, spenta e triste. Fin da subito però ci viene mostrato il suo rapporto con il resto del mondo, la sua difficoltà di integrarsi e il suo benessere a stare da sola. Il primo episodio serve a renderla più umana e a darle un po’ di colore, nonostante siano rappresentate benissimo le sue caratteristiche principali. La stanza divisa in due tra lei e la sua coinquilina nella scuola di “Nevermore” è davvero una piccola chicca che ci mostra il lato tetro e scuro dei gusti estetici di Mercoledì. Il primo episodio ha la capacità di mostrarci molte sue caratteristiche e anche già una piccola evoluzione e una ragazza che nonostante le sue stranezze provoca una certa attrazione nel mondo maschile.
Mercoledì riporta Tim Burton alla regia e il suo stile si vede, è una serie che parte in modo leggero e che nel primo episodio ci dà una direzione precisa, con Mercoledì che sarà una sorta di Detective che dovrà scoprire i misteri che si celano in quella misteriosa scuola e anche a sorpresa dei misteri che coinvolgono la sua famiglia e il suo passato. Una bella idea di partenza che a partire dal primo episodio viene ben sviluppata e che soddisfa le aspettative. Non tradisce i personaggi del passato ma gli fa evolvere e li colloca con precisone nei nostri tempi moderni. Per adesso promossa a pieni voti. Unica pecca, come previsto non mi convince del tutto Luiz Guzman nel ruolo di Gomez Addams, come detto in un altro articolo (QUI), il mio sogno sarebbe stato vedere Antonio Banderas in quel ruolo.
mmmh
la zjones e banderas insieme? sarebbe stato troppo Zorro vibes
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Esatto, l’ho detto apposta.
Alla fine in una serie ironica e comunque senza troppe pretese, nata per essere leggera come Mercoledì.
Una “Vibes” del genere ci stava.
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