Recensione nel tempo di un caffè

La lista dei Fanculo è un film del 2020, una commedia americana diretta da Michael Duggan che ci mostra in parte e in modo leggero, la pressione e le difficoltà del sistema americano verso i propri studenti e figli.
Il film ha questo concetto profondo che passa un po’ in secondo piano, ma che viene ben espresso tutto nella lettera che il protagonista scrive ad Harvard nel finale. Portare un po’ in evidenza di un problema dalla società moderna con una commedia non è male, anche se sfuma un po’ con la troppo facilità e positività. Giusto tutto sommato per una commedia.
La trama segue la storia di Brett Blackmore, un giovane studente modello, impacchettato e ben indirizzato dai propri genitori, con la sua vita tutta programmata fino al college, tutto deve essere perfetto e come programmato. Brett commette uno sbaglio e nel tentativo di fare uno scherzo alla scuola succede un disastro e accade una esplosione in una parte della scuola, ovviamente senza vittime. La vita di Brett crolla in un attimo e si ritrova senza offerte dalle università. Il ragazzo si rende conto che fino a quel momento non ha fatto ciò che voleva ma ciò che gli era stato imposto o consigliato, crea così una lista dei fanculo e delle cose che avrebbe voluto e vorrebbe fare, una lista che ben presto diventa virale e che gli crea nuove opportunità.
Una bella commedia, leggera, ma che ha comunque un significato più profondo. Una piccola denuncia a un sistema che sta rovinando la vita di molti ragazzi e che spesso non li rende felici, ma costretti e ansiosi. Un film che avrebbe bisogno di maggiori spunti e maggiori racconti a riguardo, ma che fa comunque arrivare il messaggio a chi ne ha bisogno. Delle volte tutti avremmo bisogno di dire un bel fanculo a tutto.
Una classica commedia in cui la parte romantica rimane marginale anche se comunque abbastanza incisiva, non mi è piaciuto il finale, forse fin troppo positivo, irrealistico e in contrasto un po’ con tutto quello mostrato e detto nel resto del film. Un film piacevole che ovviamente non ha grosse pretese, ma che si mostra per quello che è, una piacevole commedia con teenagers e genitori un po’ strampalati ma divertenti.