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QUATTRO CHIACCHIERE: Un ritorno un po’ inaspettato, ma davvero molto piacevole, un game show che è sempre piaciuto a tutti.

Takeshi Castle dal 25 luglio su prime video!

Prime Video ci ha ormai abituati a regalarci anche dei programmi tv interessanti, passando per Grand Tour o la versione Italiana di LOL che ha avuto un successo clamoroso. Programmi sempre leggeri e piacevoli in cui solitamente la risata e al centro di tutto. Prime video quindi non si propone con semplici serie tv e film, ma si espande come una vera e propria televisione con i suoi programmi, classici di una televisione che ormai non c’è più.

Takeshi’s castle è un puro estratto di nostalgia, perché è nato negli anni novanta o anche prima, e un elemento in comune della propria infanzia ed è difficile conoscere una persona che non abbia mai visto questo games show giapponese. Divertimento e leggerezza in giochi sempre molto divertenti e avventurosi, un gioco senza frontiere ma con quella ironia del sol levante unica al mondo in perfetto stile manga.

Dopo molti anni, sbarca su Prime video la nuova stagione del programma, girato nella vecchia location nel Midoriyama Studio vicino a Tokyo, la stessa location del programma originale, su un sito di circa 20.000 metri quadrati, la nuova edizione di Takeshi’s Castle prevede numerose e nuove prove. Oltre 300 partecipanti, selezionati tra oltre 1000 candidati. Come sempre nel programma i partecipanti proveranno a sfidarsi in percorsi avventure e sfide sempre più nuove e innovativi in questa nuova edizione, con la sfida finale in cui non si capirà nulla come sempre e come dicevano sempre Lillo e Greg, “Chi ha vinto?”, “Ha vinto il gioco”.

Takeshi’s castle era uno dei que programmi che guardavi con estrema leggerezza, che faceva ridere e divertire senza troppo impegno, nella sua semplicità aveva qualcosa di geniale. Spero che anche questa nuova versione riesca a mantenere un po’ quelle caratteristiche a portare un po’ lo spettatore indietro nel tempo e farlo divertire a staccare un po’ dal mondo e dalla sua routine e a porsi la fatidica domanda, “Ma perché non lo fanno anche in Italia?”

Però quel Japan nel titolo fa ben sperare e potrebbe essere la volta buona di una versione europea.