IL MONDO DIETRO DI TE: UN FILM PARTICOLARE, PER NULLA BANALE

Recensione nel tempo di un caffè

Il mondo dietro di te (Leave the world behind) è un film del 2023, distribuito da Netflix, scritto e diretto da Sam Esmail e adattamento cinematografico dall’omonimo libro di Rumaan Alam. Tra i protagonisti nomi di spicco come Julia Roberts, Ethan Hawke, Mahershala Ali, Kevin Bacon e la giovane Myha’la Herrold. Tra i produttori due nomi davvero importanti, ma inconsuieti in questo settore, l’ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama e sua moglie Michelle.

La storia ci porta in una situazione abbastanza quotidiana e normale. Una coppia sposata con due figli che vuole staccare un attimo dalla città e prendersi una vacanza lontana dal caos. La frase di Amanda Sanford (Julia Roberts) da fin da subito una direzione, lei odia le persone. Già dalle prime scene del film si nota come Sam Esmail non lascia nulla al caso, sperimenta e ogni inquadratura non è mai banale.

La sceneggiatura è ben scritta, ognuna delle parole pronunciate dai protagonisti ha un significato ben preciso, piccoli indizi sparsi per tutta la storia. In pochi secondi i personaggi principali sono già ben delineati in tutte le loro sfumature. Nessuno appare banale e ripetitivo, quando più figlio dei suoi tempi e del suo lavoro. Un legame indissolubile con la tecnologia, quasi una dipendenza. La piccola Rose Sandford vuole vedere il finale di “Friends” e sembra che non abbia altri obiettivi nella vita.

Il mondo dietro di te divide in qualche modo le fasce di età. Gli adulti con più preoccupazioni, i più giovani un po’ più spensierati e distanti dalla realtà. Arrivati alla casa vacanza la famiglia si rende conto della bellezza di questa villa non molto distante da New York. Mentre sono al mare una grossa petroliera di arena sulla spiaggia e da lì iniziano le profonde stranezze di questa storia.

Due personaggi eleganti, ma sospettosi, padre e figlia, i proprietari della casa in affitto che si sono allontanati dalla città per un blackout. I misteri crescono, sembra che ci sia un attacco hacker, poi qualcosa di più. Il mondo dietro di te gioca molto su questo mistero, sul dire e non dire. Lasciare molti dubbi e rivelare a poco a poco e non del tutto cosa sta accadendo nel mondo.

Di base c’è un’ottima regia e un’ottima scrittura. Il finale può lasciare un po’ perplessi, come la presenza dei cervi, ma fa tutto parte del gioco, ogni cosa ha il suo significato. L’obiettivo di questo film è creare una sorta di angoscia, di lasciare il segno nello spettatore, una sorta di paura che faccia riflettere. La dipendenza del mondo dalla tecnologia è un altro punto cardine che sorregge tutto lo schema della storia. Sta tutto anche un po’ nel finale, nella capacità (?) dei giovani di estraniarsi da tutto ciò che gli circonda, anche per colpa degli schermi dei loro dispositivi. Il finale racconta un po’ questo.

Il mondo dietro di te è davvero un ottimo prodotto e segue un po’ la onda di “Don’t look up”. Film apocalittici che fanno riflettere sulle caratteristiche della società moderna attuale. La regia è molto apprezzabile, ricercata e davvero mai banale. Tiene sia dei toni da Thriller che alcuni quasi da horror che danno certamente un tocco in più a tutto il film.

Risposte

  1. Avatar Austin Dove

    io non l’ho visto
    ma il mio prof di sceneggiatura l’ha preso come esempio di script banale e semplicemente politico, che spiega i suoi intenti nella sua produzione – è prodotto dagli Obama; invece come bel film sul tema ha citato The day after, che anche questo non ho visto

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    1. Avatar Andrea Dean Mattiazzo

      A me non è dispiaciuta la sceneggiatura e non l’ho trovata per nulla banale, anzi ha spunti interessanti e ci sono delle ottime tecniche di sceneggiatura.
      Non ci sono parole a vuoto o momenti che non portano a nulla, tutto ciò che succede struttura i personaggi e la storia.
      Anzi la politica è davvero molto marginale, quasi innocua.

      Secondo me è un ottimo esempio di sceneggiatura, si semplice ma che usa le basi di stesura e lo fa davvero in modo preciso e da studiare.

      The day After avevo letto tempo fa la sceneggiatura (in parte) ma non ho mai visto il film.
      Epoca diversa ma anch’esso con messaggi politici abbastanza evidenti. Però a detta di tutti un ottimo film.

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