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Recensione nel tempo di un caffé

Dune – parte due è un film del 2024 diretto e co-scritto da Denis Villeneuve, sequel di Dune, anch’eeso tratto dall’monimo romanzo di fantascienza di Frank Herbert. Tra i protagonisti Timothèe Chalamet e Zendaya. Un Kolossal che si divide in tre parti e che in pochi anni sta avendo un grande successo. Tra i nuovi interpreti Austin Butler e Florence Pugh.

Dune parte due sembra sempre di più un kolossal clamoroso, sia nelle sue immagini che nella sua storia. In questa seconda parte veniamo subito catapultati nel mondo narrativo di Herbert, con Paul Atreides (Timothèe Chalamet) sempre più integrato con il popolo Fremen, si parte subito con un po’ di azione ed effettivi visivi davvero di altissimo livello.

La storia si espande ma non perde il suo ritmo ben calibrato dal suo regista, ogni scena ha un’importante intensità e significato. Senza far pesare nulla al pubblico, questo film come il primo, riesce a trattare diverse tematiche di spessore, come il colonialismo e la fede religiosa. Ci sono diversi elementi che sono riconducibili a situazioni per nulla fantascientifiche e parte della storia dell’uomo. In Dune la fantascienza e molto presente, ma fa da contorno ad una storia che parla di lotte di potere e ribellione.

Come molti film del genere, la ribellione è un tema centrale un viaggio dell’eroe abbastanza classico arricchito da personaggi davvero ben scritti e di forte impatto. Tutto è di altissimo livello e merito anche del regista Villeneuve che davvero convincendo tutti con questa opera. La recitazione è pressoché perfetta, in questa seconda parte ancora di più. Attori tutti di primissimo ordine che arricchiscono una trama che coinvolge molti elementi dentro di se.

Il difetto di questa parte è un po’ il montaggio, un po’ confusionario, a tratti frettoloso e a tratti lento. Salti temporali non meglio chiariti e una linea narrativa che ha qualche buco e mancanza. Nel complesso però non risulta mai noioso, con una parte visiva sempre molto di impatto ed efficace. Un film che funziona forse anche più della prima parte. Più attivo, veloce e con la forza di avere già tutto preparato dal primo film. Come nel libro, l’evoluzione dei personaggi è veloce, a volte spiazzante e non sempre facile da seguire.

La coppia Zendaya/Chalamet funziona ma non del tutto, non riesce a trasmettere le giuste vibrazioni e l’amore dei due protagonisti rimane un po’ intrappolato nello schermo e superficiale. Passa in secondo piano, senza stravolgere troppo il percorso della trama, ma mutando così velocemente da far perdere lo spettatore.

Dune parte due è così ancor di più un kolossal da grande cinema, un mix perfetto di sfumature e generi. C’è passione, cura del dettaglio, una colonna sonora spettacolare, da premio Oscar giustamente e una fotografia curata nei minimi particolari e che trasmette diverse emozioni. La storia, il soggetto, aveva già un grande valore, Denis Villeneuve la sta plasmando in modo davvero emozionante, in modo corretto da far felici anche i più critici sostenitori del libro. Tanta l’attesa per la terza parte che toccherà altre parti della trama e in cui Arrakis non sarà l’unico e solo pianeta protagonista.