Recensione nel tempo di un caffè
From arriva alla sua seconda stagione amplificando tutto ciò che era accaduto nella prima e interessante stagione. I misteri che avvolgono la trama principale si fanne più fatti non arrivano risposte ma solo nuove domande e dubbi. Il segreto di questa serie si riconferma essere quello dei cliffhanger, finali sempre molto ambigui che creano una inesorabile curiosità nello spettatore.

From nella sua seconda stagione struttura meglio i personaggi, più profonda anche nei dialoghi e nei dettagli forte della consapevolezza di aver fatto bene in una prima stagione praticamente perfetta. Ogni episodio alza la posta in palio, la paura e l’angoscia che questa serie si porta magistralmente dietro come arma da usare verso il proprio pubblico. Claustrofobica e intricata, From gioca con le paure dello spettatore come con quelle dei suoi protagonisti.
Milioni di teorie non basterebbero a risolvere i misteri e le situazioni che avvolgono questo piccolo paesino sconosciuto da cui non si può più uscire. Demoni, personaggi inquietanti che la notte si nutrono delle persone fermate solo da una sorta di misterioso talismano. Con la seconda stagione, si cerca risposte ma si trovano solo altre domande facendo accrescere sempre di più la curiosità per la stagione successiva. From è così la degna erede di Lost, meno profonda e ancora forse a tratti fin troppo acerba e piatta.
La bellezza di questa seconda stagione e che pur essendo in parte qualcosa di già visto è comunque super curiosa e innovativa. Non ci sono risposte a nulla, la speranza avvolge tutto e sembra davvero che proprio questo sentimento che accomuna tutti gli esseri umani possa c’entrare qualcosa. Alcuni personaggi si evolvono bene, altri rimangono un po’ statici, persi nei loro ruoli. Due in particolare non riescono ad imprimere la giusta impressione nella trama, rimangono troppo piatti anche se molto coinvolti in tutte le sequenze della serie. Ellis e Fatima, diventano sempre più importanti ma poco incisivi, mentre personaggi come Boyd, Tabitha e Donna sono sempre più in evoluzione, dinamici e coinvolgenti con una crescita del personaggio interessante.
From si conferma un misto di paura, follia e mistero. Angoscia è il termine adatto per il sentimento che riesce a trasmettere una serie di questo tipo. Una fotografia ancora troppo scarna e semplice e una colonna sonora non del tutto incisiva non riescono a far entrare questa serie nell’olimpo delle serie da 10. Manca ancora qualcosina, una sigla iniziale così azzeccata e meravigliosa meritava un seguito più incisivo nella colonna sonora. Piccoli appunti per una serie davvero bella e super consigliabile.


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