THE BOYS 4: RECENSIONE DELLA QUARTA STAGIONE

Recensione nel tempo di un caffè

La quarta stagione di The Boys sta per raggiungere il suo atteso finale. Una stagione che ha fatto molto parlare di se e che ha deluso un po’ i suoi fan. Una serie che appare un po’ affannosa, stanca e priva di nuove idee per portare avanti un prodotto che si concluderà giustamente con la quinta stagione.

PERSONAGGI STANCHI

Mi piace usare questo termine per definire un personaggio che in una serie è arrivato alla fine del suo ciclo narrativo. Stanco. Così appaiono i personaggi della serie The Boys nella sua quarta stagione, protagonisti che non ha più nulla da dire e che ripetono il loro ciclo evolutivo all’infinito ricadendo in cose e comportamenti già visti in precedenza. Questo rende il tutto molto affannoso, ripetitivo e a volte fin troppo noioso. Molti dei protagonisti hanno già dato tutto e stanno ripercorrendo per l’ennesima volta la loro evoluzione all’interno della trama. Latte materno diviso tra lavoro e famiglia, Hughie lotta ancora con le sue paure e il suo personaggio diventa quasi marginale, Starlight che lotta con se stessa e rifiuta il fatto di essere una super, Kimiko e Franchie che devono sempre e ancora fare conto con il proprio passato. Tutto già visto e di nuovo riproposto in una salsa nemmeno tanto diversa da quella del passato.

The Boys è stanco di se stesso e la trama viene un po’ messa da parte per dal luce a scene di splatter e disgusto davvero di altissimo livello, emblema criptico di questa serie particolare dal valore sicuramente elevato. The Boys rallenta ma non per questo perde le sue caratteristiche, una stagione sicuramente sotto tono ma di un ottima qualità con alcuni momenti davvero da incorniciare nel mondo dell’assurdo e dell’eccesso.

The Boys punta tutto sull’esagerazione, l’eccesso delle perversioni umane e super e si dimentica di portare avanti un trama che sembra non avere più nulla da rivelare. Il mistero non c’è più e anche la forza di Patriota sembra sminuita dal continuo contatto con il nemico. I boys ormai sono sempre alla luce del sole e vanno a braccetto con i loro nemici, vanificando così la sensazione di timore e tensione delle passate stagioni. Un villain strepitoso come Patriota continua il suo percorso narrativo, ma lo fa in una solitudine spiazzante e a tratti anch’essa ripetitiva. I nuovi super non danno la giusta spinta ad un prodotto che la sta tirando lunga per arrivare alla fine, l’acqua per allungare il brodo sembra davvero essere finita.

A-TRAIN, GRAN COLPO

Un mare abbastanza calmo e piatto, nella quarta stagione di The Boys c’è spazio per un evoluzione davvero interessante. La redenzione di A-Train è romantica, vera, in contrasto con tutto il resto e anche a tratti inaspettata. Un tocco in più che si allontana dai fumetti definitivamente ma che sostiene questa quarta stagione.

Un personaggio che ha avuto molte evoluzioni e una bella crescita, diventando forse uno dei personaggi più interessanti e completi di tutta la serie The Boys. Con lui anche Abisso cerca un evoluzione ma finisce per ripetersi in cose già viste nel passato.

Nella quarta stagione non mancano comunque i colpi di scena anche se non hanno il giusto peso e impatto sullo spettatore. Una stagione piacevole, nello stile della serie ma che sembra davvero arrancare e che non propone davvero nulla di nuovo.

Risposte

  1. Avatar Austin Dove

    ma sicuro che la seconda immagine sia di The Boys? Mi ricorda molto il cast di Nope… hai sbagliato per caso post per l’immagine? 🤭

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