Recensione nel tempo di un caffè
Nope è un film del 2022 scritto e diretto da Jordan Peele. Il genere di questo regista si potrebbe definire horror ma ha sempre una profondità da non sottovalutare e conferma il suo talento e la sua creatività dopo il successo di Get Out e Us. Nei suoi film pone sempre una polemica sociale e anche in Nope sembra aver colto davvero nel segno.

Nope si distingue un po’ dal genere horror più classico nel suo messaggio, una velata accusa al mondo del cinema e agli esseri umani che sfruttano gli esseri viventi per il loro fine. La sotto trama legata ad uno scimpazè assassino diventa alla fine del film il vero significato che Jordan Peele a voluto trasmettere.
Pochi protagonisti ben descritti, due allevatori di cavalli per il cinema, con una storia affascinante che parte dal primo filmanto mai creato. Un azienda da portare avanti con le conseguenze difficoltà economiche che ne conseguono e un vicino di Ranch che tutt’ora sfrutta una tragedia per la sua popolarità.
Una misteriosa minaccia dai cieli tieni in piedi la tensione per tutta la durata del film. Peele riesce cosi a trasmettere qualcosa, un concetto più profondo, sfruttando al meglio le caratteritiche più classiche del genere horror, come paura e suspense. I ritmi sono quelli giusti, la recitazione e ben predisposta e la scrittura dei personaggi ne facilità l’interpretazione.
Un film che sicuramente riesce a lasciare il segno e in questo Jordan Peele si sta dimostrando un maestro e una garanzia e riesce a non essere mai banale. Il finale si perde un po’ con un “nemico” che non convince del tutto. Una creatura, entità fin troppo particolare, che non spaventa e che anzi spegne un po’ tutta la curiosità che cresce per tutto il film.


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