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Recensione nel tempo di un caffè

Kaos è una serie del 2024 che rivisita in chiave moderna i miti della mitologia greca. Ideata da Charlie Covell questa serie Netflix ha davvero un cast di alto livello che crea fin da subito una certa curiosità. Jeff Goldblum nei panni di Zeus è davvero incredibile e punto centrale della trama.

Kaos porta gli dei dell’olimpo al giorno d’oggi, un mondo in cui gli dei esistono e talvolta si manifestano anche alle persone, una Creta super popolata con Minosse padrone della città. Tanti, tantissimi riferimenti alla mitologia che rivista in chiave moderna rende questa serie unica e qualcosa di nuovo e inaspettato.

Netflix punto sui grandi nomi e va sul sicuro con le storie della mitologia greca che sia per Shakespeare che per gli sceneggiatori moderni, sono pane e linfa fondamentale per le proprie storie. Il viaggio dell’eroe nasce proprio li nell’arte narrativa dei filosofi grechi. Kaos ci mostra uno Zeus inedito, sempre in vestaglia o in tuta da ginnastica, pensieroso e ossessionato dal destino.

Una profezia non lo fa stare tranquillo, Prometeo, abile stratega ha qualcosa in mente, il monte olimpo, il mondo e gli dei stanno per entrare nel caos. Una serie ben studiata nella narrazione degli dei, molto umani e fragili come da regola. Una trama coinvolgente e uno stile che rompe spesso la quarta parete con Prometeo che parla al pubblico.

Kaos è una vera ventata di aria fresca per Netflix, qualcosa di nuovo, bizzarro ma davvero di ottimo livello. I difetti ci sono, forse quello più evidente e una direzione imprecisa, troppo mescolata tra commedia e drama, tanto da non essere nessuna dei due.

Crea curiosità, tanta e si chiude in modo abbastanza plateale per una seconda stagione, redendo questa, quasi solo una bellissima introduzione a questo mondo mitologico. Anche la canzone di Orfeo da un tocco in più, e la interpretazione di alcuni miti e quanto bella quanto strana, particolare. Una serie che vale la pena di essere scoperta.