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Recensioni nel tempo di un caffè

ENOLA HOLMES: UN OTTIMO TENTATIVO MA CON QUALCHE PICCOLO DIFETTO.

Recensioni nel tempo di un caffè

Con questo film, Netflix, prova a riportarci in un mondo che sembra aver sempre qualcosa da raccontare e con cui puoi davvero fare di tutto, un mondo che ha visto serie tv e film e anche degli spin-off dei libri originali, il mondo di Sherlock Holmes!

Inutile dire che per gli appassionati di gialli e thriller il nome di Sherlock Holmes fa sempre drizzare le orecchie e lo fa sicuramente anche con questo film, mostrandoci un sorella mai vista prima Enola Holmes.

Il film è tratto dai romanzi di Nancy Spinger “the Enola Holmes mysteries” che appunto parlano della sorella sedicenne di Sherlock e Mycroft, allargando così la geniale famiglia creata da Arthur Conan Doyle.

Si presenta più che altro come una commedia leggera, niente di troppo serio o di troppo angosciante, diciamo che le sfumature di “giallo” svaniscono fin da subito in questo film, lasciando più spazio alla leggerezza e a un film per ragazzi.

Nel complesso penso sia un buon film, bello da vedere, a piccoli tratti anche divertente, ma difficile che faccia uscire una risata, ti lascia con un sorriso e con la tranquillità di non doversi concentrare troppo per capirlo.

Mi è piaciuta molto la scelta per cui, Enola Holmes interpretata da una super Millie Bobby Brown (Stranger things) parla al pubblico infrangendo la “famosa” quarta parete, l’ho trovata davvero adatta per questo ruolo, e soprattutto molto adatta per questa scelta stilistica.

Forse lei è davvero il punto forte di questo film, si è cucita bene addosso il personaggio, e in tutte le sue sfumature risulta convincente e soprattutto sembra davvero essere una Holmes.

Il resto del cast invece non è stato scelto con molta intelligenza, o forse è stata una scelta tecnica per staccarsi dagli altri film, e dalla presenza troppo potente e ingombrante di un personaggio come Sherlock Holmes.

Henry Cavill nei panni di Sherlock non mi convince, troppo grande, ha due spalle gigantesche che non hanno nulla a che fare con il classico magro e tossico Sherlock, si perchè una delle caratteristiche principali del personaggio di Doyle è appunto il fatto che faccia uso di droghe.

Qui Sherlock risulta troppo pulito, elegante, buono, sembra quasi un bambinone a tratti e sinceramente Henry Cavill è sempre uguale in tutti i film, tanto che sembrava essere una chimera tipo Clark Holmes di Rivia, troppo simile ad altri suoi personaggi.

Non ho mai letto i libri di Nancy Springer quindi in realtà potrebbe essere così, ma anche Mycroft, nonostante la buona recitazione di Sam Clafiln, l’ho trovato fuori contesto, quasi stupido e non geniale quanto Sherlock, ma solo pigro e svogliato.

Penso che un altro difetto sia la durata del film, sono troppe due ore per un film del genere, che rischia di diventare inutilmente ripetitivo o di mostrare scene che non portano nulla alla trama, forse sarebbe stato meglio una mezz’ora in meno.

Comunque le critiche sono solo la superficie, è un film di ottima qualità, la trama scorre bene, si capisce e ha anche il suo colpo di scena, è sempre un “bel mondo” in cui poter raccontare storie.

è un film che mi è piaciuto, l’ho guardato volentieri e devo dire che a rispettato quelle che erano le mie aspettative, non altissime in realtà.

Consiglio comunque di guardarlo, anche solo per vedere un attrice che sono sicuro farà parlare di se in futuro perchè penso che abbia davvero un buon talento, quindi complimenti Millie Bobby Brown!

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