
James Wan è un regista, sceneggiatore e produttore malese naturalizzato australiano, già questo ci fa intendere quanto sia pieno di spunti e culture e quanto comprenda diversi aspetti il suo lavoro.
James Wan ha cambiato il genere horror, rendendolo più verosimile, più vicino alla formula narrativa di un film classico spostando il tutto più sulla tensione emotiva, sull’attesa e sulla paura di ciò che non vedi.
I suoi horror hanno trame molto convincenti sono sempre ben scritti e molto ben diretti, danno sempre l’idea di vedere un film qualsiasi con però molte scene che incutono paura e terrore.
Ci sono un sacco di spunti interessanti nei suoi film, sia a livello di regia che a livello di sceneggiatura, lui è il creatore di “Saw-l’enigmista”, della saga “The Conjuring” e della saga di “Insidius”, per chi è appassionato di horror tutti questi nomi saranno sicuramente familiari.
Con tutto il rispetto per questo genere che ci ha regalato delle perle davvero notevoli, forse troppo spesso sottovalutate, penso sia sempre stato un genere ben definito, un po’ distaccato da tutto il resto, quasi più semplice e banale.
é come se i film horror non siano considerati film, per le loro trame spesso troppo banali e per le loro dinamiche troppe inverosimili.
Penso invece che il cinema horror sia invece un ottimo banco di prova per molti registi e attori e non solo, penso che grazie appunto a James Wan, gli horror abbiano preso una direzione differente, dove la trama prende importanza.
Ricordo che rimasi meravigliato dal primo “The Conjuring” quando in quel periodo ero in pieno Hype da film Horror e ne guardavo moltissimi, però quello in particolare mi aveva proprio colpito, era bello, ma davvero bello.
Dalla trama, alle scelte di regia, ai piccoli passaggi di sceneggiatura come in battiti di mani che provenivano dall’armadio, tutto molto spettacolare e ben calibrato, equilibrato.
La storia dei Warren ti cattura, è qualcosa di diverso dal solito è aggiunge moltissimo alla trama di questa saga, è un genere bene definito e sai già che la qualità sarà ottima.
Ricordo di essere sobbalzato dallo stupore quando all’inizio del secondo film della saga “Il caso Enfield” (di cui già avevo letto molto) parte la canzone dei The Clash, “London Calling”, con una sequenza della Londra di quei tempi. Una scelta registica lontana dal mondo Horror ma perfettamente collocata nelle dinamica del film.
James Wan è questo, è la capacità di collocare le sue storie in mondi perfettamente realistici, curati, verosimili e da metterci quanto basta per metterti ansia anche senza mostrarti ancora nulla.
Insidius è un’altra piccola perla, perchè è scritto bene, con una trama ben definita, bella e con idee davvero positive e che catturano l’attenzione. Qui i complimenti vanno fatti anche a Leigh Whannel che ha scritto al film e a una colonna sonora davvvero spettacolare di Joseph Bishara, “compagni di merende” di Wan.
Quando guardi un film horror di James Wan non vieni colpito solo dalla paura che provocano, dall’ansia, ma soprattutto dal film nel suo complesso, guardi un suo film perchè è bello, non solo perchè fa paura.
Non vedo l’ora di vedere il suo prossimo progetto che sarà tratto da una Graphic novel scritta da lui, “Malignant”, un prodotto tutto targato James Wan.
E poi per concludere vorrei dire che è davvero un bravo regista, ha diretto anche “Acquamen” uno dei migliori film DC a livello di regia e poco prima aveva diretto “Fast and Furios 7” che ha la scena delle macchine che si buttano con il paracadute e il successivo inseguimento che a livello di regia è davvero tanta roba.
Naturalmente mi sembra scontato dirvi di gustarvi tutti i suoi film e poi tornare a leggere questo articolo per vedere se vi trovate d’accordo con ciò che ho scritto.
Una risposta su “QUATTRO CHIACCHIERE: COME JAMES WAN HA RIVOLUZIONATO IL GENERE HORROR”
[…] un serie horror prodotta da Netflix e ideata da Rebecca Sonnneshine, tra gli altri produttori anche James Wan (The Conjuring). Un horror/thriller che sicuramente stupisce fin da subito per la suo originalità, […]
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