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JURASSIC PARK: ANALISI E CONFRONTO DI TUTTI I FILM DELLA SAGA

QUATTRO CHIACCHIERE: Analisi e confronto di tutti i di Jurassic Park, in attesa dell’ultimo capitolo della nuova trilogia.

Nel 1993 diretto da Steven Spielberg esce nei cinema uno dei film più iconici degli anni 90′ e forse il film più famoso di sempre che parla di dinosauri, Jurassic Park! Tratto dall’omonimo libro di Michael Crichton.

Il primo film di Jurassic Park diventa fin da subito un’icona del cinema moderno, con un utilizzo della CGI mai visto prima, con un regista ormai già affermato come Spielberg e per il fatto che per la prima volta l’essere umano riusciva a vedere con più chiarezza degli esseri maestosi come i dinosauri. Jurassic Park aveva una trama ben precisa data dal libro, smussata dalla violenza originale e dalla parte narrativa David Koepp si occupò di scrivere la sceneggiatura sempre con il supporto dell’autore originale del libro.

Uno staff super valido per creare qualcosa di davvero spettacolare, il film infatti fu campione di incassi nel 1993 e in assoluto fino al 1997 con l’arrivo di Titanic. Sicuramente la parte visiva è il centro di tutto il primo film, Spielberg lo sapeva e ha fatto un lavoro eccezionale, il T-Rex era davvero qualcosa di iconico e spettacolare ed è invecchiato benissimo negli anni. Un giusto mix tra CGI e animatronica perfetto.

Un altro pregio del primo film è proprio la trama, con dei personaggi scritti davvero in modo curato e molto convincenti, con l’emozione di entrare nel parco per primi. Ti lascia un po’ di nostalgia perché il parco non viene ma aperto a causa degli incidenti del primo capitolo. Il difetto lo sappiamo un po’ tutti ormai, il fatto che sia poco credibile che ci sia così poco personale e che un uomo solo possa far saltare tutto il sistema e liberare i dinosauri. Allo stesso tempo fa parte tutto di una trama ben congeniata e ben scritta che ci convince fin da subito.

Jurassic Park fa sognare i bambini e meravigliare gli adulti, un film che riesce a coinvolgere proprio tutti con anche diversi stati d’animo, dalla paura allo stupore. Un mondo a noi sconosciuto fino a quei giorni ma che grazie a questo film ha dato via alla mania per i dinosauri e il loro mondo. La colonna sonora è spettacolare, anch’essa iconica, John Williams raramente sbagliava un colpo in quegli anni.

Questo film è un capolavoro, ben curato, studiato nei dettagli, diretto perfettamente, ottima trama e una buona recitazione, pieno di momenti epici e che rimangono impressi. Un capolavoro che dà al via ad un enorme Franchise che avrà addirittura cinque sequel.

Nel 1997 sempre diretto da Steven Spielberg e sempre tratto da un libro di Michael Crichton, esce nei cinema il sequel tanto atteso di Jurassic Park, “Jurassic Park – il mondo perduto”. Un film che ha avuto comunque un grande successo ma che già ai tempi divise la critica.

Effetti visivi sempre spettacolari, scene iconiche e bellissime, e un T-Rex sempre più protagonista, una sceneggiatura a mio modo di vedere ben scritta, anche se alcuni personaggi non convincono del tutto. Sicuramente un bellissimo film e un ottimo sequel degno del primo capitolo. Il fatto che sia diretto ancora da Spielberg e tratto dal libro aiuta il film a seguire una logica e ad essere convincente, forse in certe dinamiche della trama anche più del primo.

Ci sono un sacco di sviluppi interessanti, come ad esempio la caccia dei dinosauri e il desiderio di spostarli in un parco cittadino, bello il duello tra uomo e dinosauro. Un sequel quindi che rispecchia le caratteristiche del primo film, piacevole e coinvolgente.

La recitazione è buona, ci sono più personaggi coinvolti rispetto al primo film, ci sono diverse dinamiche e ci viene mostrata anche la sala principale ormai invasa dalle piante e presa d’assalto dai dinosauri.

Mantiene il livello di violenza del primo film, e porta il T-Rex in città per un finale davvero spettacolare anche se forse un po’ assurdo e forzato, regala al film un tocco in più, rendendolo sempre più iconico e unico.

Nel 2001 usciamo dal Jurassic Park che conosciamo e ci spostiamo su un’altra isola con un altro regista e con uno stile leggermente diverso, un sequel controverso e che non è stato mai tanto apprezzato, nulla a che vedere con i primi due film.

Nel 2001 esce nei cinema Jurassic Park 3 non più diretto da Spielberg ma da Joe Johnston che ne cambia lo stile e che a livello di regia non fa un brutto lavoro, anzi anche in questo capitolo, visivamente ci sono delle ottime scene.

La trama è il punto critico, non c’è più il supporto di Michael Crichton e si vede, non c’è un’idea ben precisa ma solo uno spunto e l’idea di ambientarlo in un’altra isola del parco non funziona del tutto. Si cerca di sostituire il T-Rex, altra mossa che non paga e ci si allontana leggermente dallo stile dei primi due film.

Jurassic Park 3 risulta troppo banale, piatto e con una trama superficiale e debole, non convincono i protagonisti e non convincere l’evolversi della storia che sembra sempre fatta di fretta e senza voglia. Un film che sembra forzato e fatto solo per il suo nome e non per creare un terzo capitolo degno di nota.

Torna Alan Grant (Sam Neil) ma in questo film sembra spaesato e non sé stesso, troppo in difficoltà e troppo duello uomo dinosauro che si sviluppa fin da subito, l’isola è grande ma sono sempre inseguiti da uno spinosauro che non ha il fascino iconico del T-Rex, sembra che questo dinosauro vuole solo loro. Bella la dinamica tra uomo e Raptors che diventano sempre più protagonisti del franchise quasi alla pari del T-Rex, molto intelligenti e scaltri.

Il film non funziona, non sembra mai davvero iniziare e non ci sono scene che rimangono impresse o altro, è tutto molto piatto e senza emozioni. Una fuga continua dall’inizio alla fine del film, senza uno sviluppo dei personaggi o della trama.

Nel 2015 esce un nuovo capitolo della saga diretto da Colin Trevorrow , che rivoluziona lo stile rendendolo più moderno, cambia il nome e c’è un nuovo parco super attrezzato e odierno di quello visto nel 93′. Una rinascita per Jurassic Park che prova a ritrovare la bellezza del primo film seguendo però le linee guida del volere del pubblico, più azione e spettacolarità.

Questo film parte davvero bene, la prima ora è davvero di ottimo livello, ci fa vedere il parco in tutta la sua bellezza, il suo lato ludico, economico e zoologico, un parco molto realistico, bello e attrattivo. Tutto ben fatto, un elogio al primo film e alla grandiosità della sua idea. Ci sono i giusti riferimenti al primo e ci sono scene visivamente davvero molto belle, tanto che ti viene voglia fin da subito di visitare un posto del genere.

C’è un grande staff, c’è un direttore, un proprietario, degli addestratori, mezzi e tecnologia, tutto è ben curato, denso e con i giusti ritmi, non annoia e ti immerge nell’atmosfera del film. Poco a poco però il film perde un po’ del suo fascino per lasciare spazio un po’ al trash e a scelte di sceneggiatura discutibili. Infatti il film esagera, perde quel lato realistico della prima parte e diventa davvero troppo inverosimile. Con Super dinosauri bionici indistruttibili che non fanno altro che rovinare tutto il film.

Bella l’idea dell’addestramento Raptors, ma assurda e ridicola la seconda parte quando vengono usati come armi da battaglia, e con un personaggio grottesco interpretato da un buon “palla di lardo” Vincent d’Onofrio. Convinto che i Raptors sarebbero un’arma perfetta per combattere le guerre, davvero troppo assurda come cosa che rende il film un po’ troppo stupido.

L’invincibilità dell’Indominus Rex diventa esagerata, inverosimile e quasi noiosa. Troppo resistente ai colpi sembra Godzilla, e non c’entra nulla con la parte iniziale del film, razionale e logica. Nel finale il film si riprende un attimo, a parte qualche scena un po’ di basso livello, lo scontro tra T-Rex e Indominus Rex è davvero spettacolare e ci ricorda un po’ il primo film con il nostro amato Tirannosauro dominatore dell’isola.

Chris Pratt è perfetto in questa parte, ma il suo personaggio purtroppo non c’entra nulla con lo stile di Jurassic Park, troppo forte e tuttofare, addirittura mentalista con i Raptors. Questo è uno dei tanti difetti del film, il voler esagerare in momenti e situazioni che non serve farlo. Nel complesso è un buon film, un bell’elogio ai primi due capitoli e anche la colonna sonora non è affatto male.

La trama ha molti lati positivi si evolve bene nonostante le esagerazioni.

Nel 2018 diretto da J.A. Bayona esce il quinto capitolo della saga, forse il punto più basso di tutto il franchise di Jurassic Park, un film distrutto giustamente dalla critica e che esce totalmente dallo stile dei primi film.

Una trama davvero assurda che esalta tutto ciò che c’era di negativo nel primo Jurassic world, lo rende parte centrale della trama con dinosauri creati in laboratorio e cloni di esseri umani, tutto è talmente assurdo da non sembrare un sequel del caro buon vecchio primo film del 93′.

Dopo un flop del genere sarà davvero difficile fare di peggio, ma ormai il mondo perduto è stato rovinato e si è spinto troppo in là con la fantascienza. Ci sono degli spunti interessanti, ma sono rovinati dal tutto il contesto del film.

Una sceneggiatura brutta e frettolosa, con davvero delle scelte ridicole e insensate, non è un Jurassic Park, ma un film uscito male con dei dinosauri al suo interno. Gli stessi protagonisti del primo, come Chris Pratt e Bryce Dallas Howard sono spaesati ed evidentemente imbarazzati da ciò che stanno interpretando, nemmeno loro ci credono più di tanto.

Un film che distrugge tutta l’essenza dei primi capitoli, ma che riesce anche ad annullare ciò che è stato fatto di buono da film precedente. Troppo stupido e assurdo. Le scene finali collocate nella casa del socio di Hammond sono banali e senza senso e non danno nulla del senso originale del film. Il Villain non è più il dinosauro stesso ma un tizio pazzo che vuole fare soldi rendendo tutto davvero piatto e banale.

Visivamente è sempre molto bello, ma rispetto agli altri anche in questo, il film forse è il peggiore perdendosi dietro alla genetica e ai cloni non permette alla storia di svilupparsi come si deve. Con scene troppo costruite e che non hanno nessun fine con la trama. Ci sono buchi narrativi e i personaggi non si capisce cosa vogliono.

La presenza di Jeff Goldblum che torna nei panni di Ian Malcom, è inutile, stucchevole e non da assolutamente nulla al film, anzi sembra sia stato usato solo come arma pubblicitaria. Un film che fa acqua da tutte le parti e sicuramente uno dei peggiori sequel che siano mai stati creati.

Persa tutta l’essenza è la meraviglia di un franchise che ha fatto la storia del cinema.

Nel 2022 uscirà un nuovo ed ennesimo capitolo della saga, con il ritorno di tutti i protagonisti dei primi film, da Jeff Goldblum a Sam Neil, con i dinosauri a piede libero in giro per le città…

Da quanto trapela, sembrerebbe che il film ci mostra anche la zanzara da cui tutto è partito, quella zanzara intrappolata nell’ambra e da cui hanno estratto il DNA dei dinosauri.

Non mi aspetto molto da questo film, spero solo chi potrà essere una degna chiusura di questa meravigliosa saga partita nel 1993, una serie di film che ha fatto sognare i bambini di tutto il mondo e che ci ha fatto conoscere meglio i dinosauri. Chi è nato negli anni 90′, sa quanto è bello e importante Jurassic Park, una delle magie del cinema.

2 risposte su “JURASSIC PARK: ANALISI E CONFRONTO DI TUTTI I FILM DELLA SAGA”

io fo casini di memoria
ho visto sicuramente il primo, iconico, ma poi non mi ricordo se ho visto il ’15 o il ’18 LOL
quello con la rossa e il tour del parco nella sfera per criceti gigante, qual era? credo il ’15 ma ho un vago ricordo del tema della clonazione umana😂

troppi film simili e troppi trailer, confondono i ricordi

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