Recensione nel tempo di un caffè

The Lincoln Lawyer è un film del 2011 diretto da Brad Furman, tratto dal romanzo di Michael Connely “Avvocato di difesa”.
Il film nel suo complesso si presenta come un classico film su avvocati, leggi e tribunali e ci sono tutti i cliché del genere, fin da subito si nota una caratterizzazione perfetta del protagonista e grazie a questo film che è avvenuta la svolta artistica di Matthew McConaughey che qui interpreta l’avvocato difensore Mickey Haller.
La cosa che mi ha colpito di più è la caratterizzazione del protagonista e una sceneggiatura davvero di ottimo livello, nulla è al caso e tutto a poco a poco ci dà degli indizi sul carattere, i vizi e la vita del protagonista che prende sempre più forma man mano che la storia va avanti, ma che nei primi dieci minuti riusciamo già a capire molto di lui.
Mickey è un avvocato dai metodi un po’ discutibili ma che ottiene sempre ciò che vuole, è cinico, calcolatore ed è difficile farlo barcollare durante le udienze perché ha sempre tutto sotto controllo. Gli capita un caso spinoso, dove un giovane ricco di Los Angeles è stato accusato di violenza e tentato omicidio da una prostituta, tutto fa pensare ad una sua innocenza ma non tutto è come sembra. Nella trama si crea un bellissimo contrasto tra il lavoro e i valori del protagonista, che non vuole perdere, non vuole mandare innocenti in carcere e non vorrebbe nemmeno però lasciare in libertà un possibile assassino.
La regia ci mette del suo per rendere questo film, un film di davvero ottimo livello, recitato bene e con scene sempre ben calcolate e con anche la giusta dose di suspense, bello il mix tra tribunale e indagine che si equilibrano perfettamente.
Questo film segna un po’ la svolta artistica di Matthew McConaughey che da “Attore di Commedia”, diventa un attore da dramma perfetto, una sorpresa un po’ per tutti con una maturità artistica inaspettata, tanto che rimarrà per sempre un esempio per tutti gli attori che ambiscono a fare qualcosa di serio e di livello. Un po’ grazie alla sceneggiatura e al suo talento, Matthew trova il suo equilibrio artistico e mette le basi per diventare davvero un grande attore.
Un film un po’ per tutti, di buon livello, che non anoia mai, mantiene dall’inizio alla fine un ottimo ritmo e una trama sempre curiosa e coinvolgente.