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Recensioni nel tempo di un caffè

THE LAST OF US: SECONDO EPISODIO, SEMPRE PIU’ FEDELE AL VIDEOGIOCO

Recensione nel tempo di un caffè

Il secondo episodio della serie The Last of Us, dopo il grande successo del primo, mantiene lo stesso livello e ci si accorge ancor di più quanto questa serie sia molto fedele al videogioco. Non mi è mai capitato di vedere un live action così simile al videogioco da cui è tratto, alcune scene davvero identiche e il percorso fatto fin qui dai personaggi e le loro battute sono simili a quelle presenti nel videogioco.

La domanda che ci si pone a questo punto è perché non aver fatto un casting per prendere attori il più possibile simili a quelli presenti nel videogioco? Non lo sapremo mai con certezza, forse servivano prima di tutto attori di alto livello. Ogni scena del secondo episodio ricorda moltissimo un videogioco, ma non solo The Last Of Us nello specifico, ma tutti i videogiochi in terza persona, sia nelle inquadrature che nei movimenti. L’attesa che uno dei personaggi faccia il giro per aprire una semplice porta è molto emblematica e caratteristica del mondo videoludico.

Secondo episodio sempre molto bello, la storia di Neil Druckman che qui e anche regista, era cosi perfetta che non ha bisogno di tante modifiche, ti prende subito, ti incuriosisce e funziona. Anche chi non ha mai visto il videogioco si ritrova subito preso da questa situazione post apocalittica, ed è pronto a scoprire gli orrori di questo nuovo mondo. Questa copia carbone finisce per soddisfare tutti, i fan del gioco, e i neofiti di questa storia.

Per il mio gusto personale, delle volte, soprattutto in questo secondo episodio, il lato videogioco e davvero fin troppo esagerato e amplificato, perdendo un po’ il fascino cinematografico e il realismo di tutto ciò che stiamo vedendo. Certe scene si perdono in percorsi che visivamente non mi fanno impazzire, forse un po’ troppo finti e scelte, come quelle della porta, che non hanno molto senso, troppo veramente da giochi di ruolo. A livello di regia questo episodio non mi ha conquistato, mi aspettavo qualche piano sequenza sorprendente ma nulla, emozionante però lo scontro con gli infetti e il modo in cui sono fatti è davvero sensazionale. Lo spunto horror è davvero interessante ed effettivamente non c’è nulla di simile a livello di serie Tv, nonostante ci siano già molti prodotti di questo tipo, The Last of Us riesce ad essere unico.

Questo secondo episodio da una direzione precisa, e ha un bel colpo di scena, un plot twist inaspettato, che indirizza la storia in una determinata direzione. Un episodio molto da videogioco, che potrebbe rendere questa serie precursore di molti altri prodotti di questo genere, girati così, perfettamente fedeli al videogioco da cui sono tratti.

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