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GLI ANELLI DEL POTERE: La serie dell’anno con i suoi pregi e i suoi difetti, trama e personaggi cosa si poteva fare meglio? La mia fantasceneggiatura.

GLI ANELLI DEL POTERE, così avrebbe dovuto chiamarsi se veramente non avesse nessun collegamento con i film di Peter Jackson com’era dichiarato dai produttori prima dell’uscita della serie. Invece le citazioni sono tante i collegamenti molti ed un mix tra cosa canoniche dei libri e cose nuove e totalmente inventate. Invece nel titolo c’è “Il signore degli anelli”, per dargli una collocazione, per far capire al pubblico di cosa si tratta e a cosa è collegata.

Una lotta di diritti che ha portato questa serie ad avere i diritti per il signore degli anelli e non per il Silmallirion, libro fondamentale di Tolkien se si vuole parlare della prima e seconda era del mondo da lui creato. In questa serie ne esce fuori un mix pericoloso, tra elementi canonici, collegamenti al film e citazioni e elementi e personaggi totalmente inventati.

Si fa una grande confusione e la voglia di soddisfare tutti ha fatto si che la serie viene molto criticata per la sua storia, per gli elementi di fantasia e per i dialoghi davvero poveri e che non portano a nulla. Questa non scelta, di prendere una determinata posizione, ha reso parti della sceneggiatura molto spoglie e senza un chiaro obiettivo, rendendo i colpi di scena molto deboli e di poco effetto. La verità è che chi non ha letto i libri si sarebbe stupito comunque, ma chi gli ha letti, se tutto fosse stato canonico si sarebbe annoiato. Niente teorie su internet e niente commenti negativi sulla trama, nessuno avrebbe parlato di questa serie e Amazon non avrebbe ottenuto pubblicità.

Quindi la scenografia serve per meravigliare e conquistare tutti, per mettere d’accordo esperti e non esperti del mondo di Tolkien, mentre la trama e la sceneggiatura vengono proposte per far discutere di sé, per muovere il pubblico sui social e sui siti di recensioni. Tutta una grossa operazione di Marketing. Mi immagino il putiferio che avrebbe creato il signore degli anelli fatto adesso, poco inclusivo, poche donne, e poi l’assenza di Tom Bombadil sostituito in pratico dalla donna elfica figlia di Steve Tyler che fino a quel momento aveva visto solo il meteorite di Armageddon. Sarebbe stato distrutto dai fan stessi, come in effetti successe, ma internet non aveva la potenza che ha adesso e nessuno ci fece caso. Non che voglio paragonare i due prodotti, ma è solo uno spunto di riflessione.

Fatta la premessa del perché di alcune scelte di sceneggiatura, passo nello specifico a parlare di ciò che secondo me poteva essere fatto meglio e migliorato.

GALADRIEL Lei è sicuramente uno dei personaggi che ha fatto più discutere, in negativo, fin da subito molto forzata in un ambiente simile che discosta non solo dagli Elfi di Tolkien ma dagli elfi di tutti i mondi Fantasy, rendendola una “Katniss Everdeen de Fregene”. Sempre indisposta, aggressiva, spavalda un girl power potentissimo e attualmente inutile ai fini della trama. Una Giovanna D’Arco ma con una sete di vendetta inarrestabile e a volte davvero senza senso. Lei doveva essere il cardine della sapienza e pacatezza degli Elfi, si un leader, magari anche brava in battaglia, ma le scelte dovevano avere un senso differente. A partire dall’inizio. Una Galadriel sì in cerca di vendetta, ma più preoccupata per le soldi della terra di mezzo, più riflessiva e meno impulsiva, sensuale e delicata che ammalia le persone grazie ai suoi poteri e alla sua conoscenza e forte in battaglia quando serve. Non una ragazzina, ma una donna che sa praticamente tutto di ciò che la circonda.

La parte iniziale sarebbe stata bella un po’ più lunga, un più di spiegazioni per inserirci in questo mondo con qualche conoscenza di base in più. Poi avrei evitato la parte della cascata, la lotta con il troll e sarei passato subito ad una Galadriel malinconica, pronta a salire sulla nave e cambiare vita, un dialogo con Elrond (attore sbagliato) in cui le spiegava le sue perplessità e la sua convinzione che Sauron fosse ancora vivo. L’incontro con Halbrand l’avrei fatto un po’ più credibile (?). Sarebbe stato bello un confronto in mare tra uomini ed Elfi, con la barca di Halbrand distrutta, con lui e gli altri che chiedono aiuto perché stanno fuggendo da un attacco di orchi nella loro terra del sud. Qui Galadriel capisce che non può lasciare la terra di mezzo perché Sauron è ancora vivo, si butta in acqua e raggiunge la barca mezza distrutta di Halbrand e altri uomini. Toglierei la parte del mostro marino, inutile e senza senso e farei una scena di dialogo tra Galadriel e Halbrand in cui si vede che l’atteggiamento di Halbrand cambia totalmente quando capisce chi è Galadriel. I due si imbattono in una nave Numeroniana con a capo Elendil proprio come nella serie.

HALBRAND a parte il finale, il personaggio, mi è piaciuto molto, forse uno di quelli che ha fatto i dialoghi più sensati e che hanno caratterizzato il suo personaggio, mi è piaciuta anche la serie di indizi che lui fosse Sauron, ma allo stesso tempo speravo che fosse un inganno per il pubblico e che lui non lo fosse davvero. Avrei sfruttato di più le caratteristiche da Sauron per renderlo un uomo dai facili inganni, persuasivo e traditore. Arrivato a Numenor intuisce la sua occasione e pur non essendo il vero re delle terre del sud, inganna Galadriel e le fa credere di esserlo per prendere potere e avere una vita migliore da quella di un semplice fabbro. Come già detto in un altro articolo, mi sarebbe piaciuto molto se lui fosse stato il re dei morti presente nel signore degli anelli. In questo modo poteva essere lui a forgiare Narsil per Elendil, sempre per farselo amico, prendere lezioni da fabbro da Celebrimbor (che avrebbe mostrato tutte le sue abilità e non la sua totale incapacità come nella serie) e poi essere scoperto da Galadriel non come Sauron, ma come un impostore che faceva finta di essere re delle terre del sud, ma a quel punto gli elfi decisero di lasciarli quel titolo, perché serviva un nuovo re degli uomini per quelle terre così vicine e parte ormai di Mordor. Un colpo di scena che ci avrebbe fatto capire il personaggio, che tende a farsi i propri interessi personali e che è facile che non mantenga le promesse e lasci appunto in futuro, Elendil e gli altri, soli contro Sauron. Diventando la spada, simbolo del suo tradimento.

ELROND L’attore non mi piace, il personaggio per come è stato impostato invece nella serie si, l’ho trovato molto diplomatico, calmo e pacato e i suoi dialoghi abbastanza convincenti. Forse in questo caso più un errore di cast, non per colpa dell’attore, ma per le caratteristiche fisiche, lontane da quelle dell’immaginario degli elfi. Le scelte a riguardo possono anche rimanere quelle fatte nella serie, forse un po’ meno potere mistico al Mithryl, bello il rapporto con Durin IV anche lui giusto e adatto alla trama.

Questa serie è piena di personaggi, molto di essi si perdono nei meandri della trama ed è facile che non si capisca il loro vero carattere.

ELENDIL Forse uno degli attori più azzeccati, un bel personaggio da quando compare che man mano però perde potere e consistenza, mi sarebbe piaciuto di più un personaggio alla “Napoleone” un forte generale che già a Numenor avesse grande potere e seguaci e che da un momento all’altro avrebbe potuto prendere la città sotto il suo controllo e potere. Il resto delle caratteristiche mi sono piaciute, tranne la reazione un po’ “debole” per la possibile morte del figlio. Me lo aspettavo più autoritario e forte.

ISILDUR è uno di quei personaggi che si perde un po’ nella trama, difficile da capire, avrei sfruttato la sceneggiatura per far capire che è un personaggio che facilmente si fa tentare dal male, e avrei anche fatto intuire che ha sete di potere, invece che puntare sull’avventura e il ragazzo ribelle. Non avrei assolutamente fatto la finta morte dopo il vulcano, inutile e senza possibile illusione verso il pubblico. Volevo vedere più un ragazzo ambizioso e furbo tipo un venditore di trading online che invece un Maranza ribelle. Sarebbe stato bello che magari fosse lui a rubare uno dei sette Palantir e portarlo nella terra di mezzo.

TAR-MIRIEL Non mi ha convinto sotto molto aspetti, bello il lato autoritario e la sua forza, ma allo stesso tempo io mi voglio innamorare! il pubblico si vuole innamorare di certi personaggi, anche solo partendo dal loro lato estetico! Deve essere ammaliato e manipolato dalla bellezza e il potere di alcune donne. Fa parte del gioco da sempre, e non vedo perché annullare queste caratteristiche e fare per forza le donne guerriere. Non mi ha convinto nelle scelte e nei dialoghi, e non l’avrei fatta andare con l’esercito nelle terre di mezzo, esercito che avrei fatto molto, molto più grande e di impatto visivo. Non mi è piaciuta la parte delle navi che esplodo, alcuni personaggi che non danno nulla alla trama. Ovviamente se non andava in battaglia avrei tolto anche la parte in cui rimane ceca.

ARANDIR non mi è dispiaciuto, un personaggio per darci una visione nelle terre del sud, un po’ spoglie di persone, avrei preferito una città più articolata che quattro case, le scene con la sua presenza sono un po’ troppo acrobatiche, ma nel complesso non mi sono dispiaciute. La storia d’amore in cui è coinvolto non mi ha dato le giuste emozioni, dialoghi troppo banali e spenti.

ADAR mi è piaciuto, sia l’attore che la sua storia e le sue scelte, ben caratterizzato, coerente e le scene in cui lui è presente difficilmente sono stupide e banali. Un villain un po’ debole ok, ma anche ottimo stratega ed è uno dei personaggi di successo utile anche per la seconda stagione. Un’ottima idea che da un tocco in più alla storia, ottima la scelta dei tunnel e l’esplosione del vulcano. Sarebbe bello che in realtà lui è convinto di aver sconfitto Sauron, ma n’è diventato inconsciamente suo suddito.

NANI La parte dei nani non mi è dispiaciuta, ma ha perso troppo valore nel finale, volevo che gli anelli venissero forgiati grazie agli sforzi per estrarre il Mithryl e che ci sia di più un gioco di amicizia a corruzione alimentata sempre dietro alle quinte da Sauron.

L’UOMO METEORA essenzialmente comporta tutta una parte che non mi ha molto convinto e che ha un po’ spento il mio entusiasmo verso la serie, tutta la parte dei Pelo Piedi e noiosa e alquanto inutile, non da nulla alla trama e alla storia e vengono forse mostrati anche troppo. La coppia al femminile di Frodo e Sam non mi ha convinto e ogni volta i dialoghi erano davvero inutili e le scene non hanno portato a nulla. Bella l’idea di portare un Istar nella seconda era, è un po’ espediente per aggiungere un po’ di curiosità in più. Avrei tolto i Pelo Piedi, e gli avrei mostrati solo nel finale. Il mago l’avrei si fatto confuso nei primi episodi ma consapevole già del proprio obiettivo, che sarebbe stato bello quello di trovare le persone più vecchie della terra di mezzo per capire il suo ruolo e per cosa fosse stato mandato li. Mi sarebbe piaciuto fosse Saruman e non Gandalf, in modo di poter osservare il suo cambiamento verso il lato oscuro, come Anakin Skywalker, o come Walter White, storie che funzionano sempre, mostrare perché qualcuno diventa cattivo. Un viaggio che ci permetteva di vedere un po’ di luoghi e conoscere bene i territori di questo mondo. L’uomo meteora avrebbe viaggiato per le terre di mezzo chiedendo dove fosse il boscoverde e la vecchia foresta, per incontrare poi gli Ent e Tom Bombadil chi gli avrebbero dato una direzione per capire il suo ruolo, nel viaggio, sul finale della prima stagione avrebbe trovato nelle vicinanze dello sbarco dei Numeroniani con Galadriel un Palantir portato li da Isildur per colpa della sua bramosia e perso da lui stesso per colpa della sua distrazione da giovane guerriero figlio di Elendil. Questo avrebbe dato l’indizio che quello stregone potesse essere davvero Saruman.

SAURON è ovviamente il personaggio più iconico e quello su cui la serie ci ha giocato di più, lasciandoci nel mistero e creando un colpo di scena che purtroppo a mio modo di vedere non ha funzionato benissimo come già detto in altri articoli. Non mi è piaciuta la scelta di Halbrand e per come è andata la storia e una scelta senza senso, che ha accelerato solo nel finale, con delle palesi rivelazioni, non mi è piaciuta l’escalation con tempistiche strane. Troppo annunciato in un colpo di scena che visivamente è stato ben costruito ma che non ha stupito nessuno. Stesso difetto dell’uomo meteore, troppo banale e ovvio fosse Gandalf. Io avrei sfruttato un po’ di più la storia di Annatar, in questo modo avevi diversi su dubbi su chi potesse essere Sauron, tra Halbrand, l’uomo meteora e magari anche il figlio Ar-Pharazon che poteva essere creato in modo che sembrasse che condizionasse molto il padre e che magari aiutasse Isildur a rubare un Palantir. Avrei creato un altro personaggio, uno dalle sembianze elfiche, molto bello e affabile, un personaggio che si vedeva poco, ma che era sempre al fianco di Gil-Galad e Celebrimbor. Un personaggio inventato con un nome anch’esso non presente negli scritti di Tolkien, che si lasciava qualche indizio della sua possibile identità, ma che apparisse talmente poco e con poca importanza che i sospetti su di lui sarebbero stati pochi anche se magari evidenti. Un personaggio che rimane dietro le vie ma che già dal secondo episodio da l’idea di forgiare gli anelli. Nell’episodio finale quando Galadriel torna con Halbrand da Gil-Galad e Erlond, Halbrand stesso riconosce quell’elfo e lo chiama Annatar, perché conosciuto anni prima nelle terre del Sud e si faceva chiamare con quel nome. Sarà Annatar stesso a mettere il dubbio a Galadriel che Halbrand non è quello che dice, ma in realtà è un semplice fabbro. In questo modo i lettori di Tolkien scoprirebbero che quell’elfo misterioso è Sauron, mentre gli altri verrebbero magari aiutati da uno zoom sugli occhi dove in fondo alla pupilla si vede il famoso occhio di Sauron, una scena di effetto. In questo modo la prima stagione finisce con l’angoscia di sapere che Sauron è tra gli elfi e che gli porterà a forgiare gli anelli. Con loro ancora inconsapevoli della vera identità di Annatar.

FORGITURA ANELLI E MITHRYL Ovviamente anche queste scelte non mi sono piaciute e mi mettono un po’ di preoccupazione per le stagioni successive. Non mi è piaciuto che sono stati forgiati in fretta e furia e che solo gli elfi per adesso li hanno. Halbrand ha detto due cavolate e il grande fabbro Elfico Celebrimbor è apparso un po’ stupido e senza abilità. Non mi è piaciuta la scelta e ha penalizzato tutto ciò che è sembrato prima. La serie doveva essere formata da due fronti narrativi, quello di Erlond che riguardava la forgiatura degli anelli e quello di Galadriel che riguardava l’avanzata del male nelle terre di mezzo, con il finale che riuniva le due dinamiche. Il Mithryl troppo potente e nessuno sapeva come usarlo, non mi piace che sia la salvezza degli elfi, ma dovrebbe essere qualcosa di più generale, come un materiale che potrebbe aiutarli a sconfiggere il male.

Mi sarebbe piaciuto di più così, Gil-Galad, Celebrimbor e Erlond sono a colloquio, inconsapevoli che Galadriel sia a Numenor. Essi sono molto preoccupati, perché sembra che il male stia tornando e lo percepiscono con grande forza sembra che il male sia molto vicino a loro. Spinti dalla paura sanno che devono fare qualcosa al più presto. Annatar che viene chiamato Valomir alimenta la paura con la sua ansia, appare come un elfo molto spaventato dalle forze del male e sottolinea che Galadriel aveva ragione, in più fa capire che delle volte la miglior arma di difesa siano le armi e la guerra, muoversi prima del nemico. Per un po’ lui non si vedrà più. Erlond parte con un gruppo di Elfi alla volta di Kazad-dum per incontrare Durin IV e chiedergli aiuto per una possibile alleanza tra nani e Elfi nella lotta contro il male. Come nella serie Durin gli mostra il Mithryl e Erlond intuisce che potrebbe essere un materiale molto utile per la lotta contro il male. Celebrimbor spinto segretamente da Valomir (Annatar) vuole quel materiale perché crede che forgiato con altri metalli potrebbe avere dei poteri davvero utili e sconfinati. La forte paura degli elfi che il male si stia avvicinando inizia a creare in loro una forte voglia di proteggersi. Mentre Erlond fatica a prendere il Mithryl dall’amico nano, inizia a notare che il materiale corrompe le persone e lo vede nella bramia dei nani di scavare per trovarne altro, a differenza della serie il re Durin III vuole scavare ma lo vuole tutto per se, per difendersi da tutti i nemici che vogliono distruggere i nani. Erlond convince Gil-Galad a desistere, mentre Celebrimbor spinto da Valomir fa dei piccoli esperimenti già con la scaglia ricevuta da Erlond a sua insaputa. I nani estraggono altro Mithryl, ma alcuni di loro sembrano diversi, tra cui re Durin. Gli elfi pensano che dietro a questa corruzione ci sia Sauron e non il materiale stesso e grazie a Durin IV, grande amico di Erlond riescono a far uscire una piccola quantità di Mithryl dalle miniere. Spinto da Celebrimbor a meno cosi sembra, Valomir convince Gil-Galad e Erlond che la soluzione migliore sia creare qualcosa in dono ai capi delle diverse fazioni, per avere tutti potere e allearsi poi contro il male. Ma gli elfi vorrebbero creare un solo oggetto una grande corona come simbolo di potere e custode del bene nelle terre di mezzo. Galadriel arriva a Eregion con Halbrand e raccontando ciò che è successo non fa altro che alimentare la fretta e la voglia di muoversi in fretta per contrastare l’ascesa del male. Valomir ormai conosciuto come Annatar convince Galadriel e gli altri a forgiare gli anelli del potere in modo da unire tutti i popoli contro un unico male. Mentre incanta tutti con le sue parole Annatar prende del Mithryl che solo agli occhi più attenti si vede sparire nelle sue tasche. La serie finisce con l’inizio della forgiatura degli anelli. Con Annatar tra gli elfi e con Gil-Galad che inizia a sospettare di lui e che sembra l’unico a non essere contaminato dalla corruzione del Mithryl.

LE TRE SACERDOTESSE forse sono i personaggi più inutili della serie, veramente un mistero del perché siano state collocate all’interno della trama, ne prendo spunto per creare un personaggio che poteva avere più un senso, un uomo dalla magia nera, alto con gli occhi grigi e capelli chiari, un uomo del nord di discendenza Dunenain ma che era stato corrotto da Sauron. Questo personaggio, scortato dalle due sacerdotesse sarebbe stato come nella serie all’inseguimento dell’uomo meteora, in modo da distruggerlo prima che i suoi poteri crescano. Nello scontro finale si vede che Saruman è un po’ affascinato dai loro poteri oscuri, ma grazie ai suoi poteri e grazie alle rivelazioni del Palantir ritrovato, riesce a distruggere le due sacerdotesse e rovinare il viso e la pelle del suo nemico. Esso si intuisce che sarà il re stregone.

AR-PHARAZON Non mi ha convinto molto, però è un personaggio abbastanza strutturato e si capiscono le sue intenzioni e la voglia di potere su Numenor, avrei lavorato di più sul figlio, sul suo carattere e sulla sua voglia di potere, tanto da corrompere anche il padre a prendere determinate scelte. In modo da poter illudere il pubblico che sia Sauron, per scoprire che era corrotto da lui, tramite il Palantir che si trova nella torre. Anche da lontano Annatar, cioè Sauron inizia ad influire su Numenor.

I DETTAGLI Nel corso della serie ci sono altre piccole cose che non mi hanno convinto ovviamente, mi è piaciuta la stesura generale ma alcune scelte proprio non le ho capito, hanno ridicolizzato un sacco di personaggi. Anche nell’esplosione del vulcano sarebbe stato più idoneo che qualcuno si accorgesse dello scambio tra la spada/chiave e l’accetta, magari con Galdriel che cavalca, ma che non fa in tempo ad arriva alla torre e a evitare la tragedia, magari con Halbrand che intanto cerca in qualche modo di salvare il proprio popolo ma involontariamente non sapendo cosa sta per accadere fa morire più persone. Dettagli che caratterizzano di più i personaggi. La voglia di Galdriel di salvare tutti andando incontro alla diga anche se sa che ormai è impossibile, e Halbrand che vuole diventare un leader, un re, ma che fallisce nel proteggere il suo popolo e fa salire il sospetto nei suoi confronti. Elendil che magari in un gesto eroico invece si dimostra un vero leader, mentre il figlio Isildur che magari pensa più a se stesso e da egoista si mette in salvo. Piccoli gesti in un due minuti di scena che avrebbero caratterizzato e non poco i personaggi. Magari la mamma di Theo che muore e crea in lui una forte sete di vendetta contro Adar, per poi diventare in futuro un Nazkul. Piccolezze ma che potrebbero aiutare la trama ad avere sprint diversi anche per le stagioni successive.

Non dico che le mie idee siano perfette, sono piene di difetti, ma penso che diano più un senso di trama concreta, meno fantasiosa, più sulle onde di Tolkien con ovviamente qualche cosa non Canonica, una trama che usi si il chi è Sauron, ma che ci crei un senso di forte curiosità anche per la seconda stagione, con gli anelli che devono essere forgiati con lui li tra gli elfi, con Halbrand che comunque ha ingannato Galadriel e se può lui potrebbe farlo anche Sauron con tutti come sta facendo. Con la corruzione del Mithryl che inizia a farsi sentire e il potere di Sauron che cresce, con il viaggio di Saruman per capirne la sua evoluzione, con un possibile re stregone. Con il figlio del futuro re di Numenor che è già corrotto dai piani di Sauron e con Erlond che con la pace come obiettivo ha spinto anche lui per la creazione degli anelli. Il senso di colpa che affligge tutti e nessuno non è colpevole, ma lo sono tutti in piccola parte.

La serie invece a buttato tutto su Galdriel, annullato parecchi personaggi, e dato peso ad altri che non hanno portato nulla alla trama, poche battaglie, poca guerra, con un budget cosi non me l’aspettavo, ci stanno le citazioni, ma almeno non dire che non c’entrano nulla dai film di Jackson. Il finale non mi ha convinto e ho paure che per le premesse, anche le altre stagioni non riusciranno a riscattarsi. Anche se ho ancora fiducia nella serie e non essendo uno che sa tutto dei libri, non so in diretta cosa è canonico o cosa non lo è, forse questo mi pesa meno nella valutazione.

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Recensioni nel tempo di un caffè

IL SIGNORE DEGLI ANELLI – GLI ANELLI DEL POTERE: RECENSIONE COMPLETA DELLA PRIMA STAGIONE E DELL’EPISODIO 8

Recensione nel tempo di un caffè

Per questa recensione molto probabilmente il caffè non sarà espresso, ma servirà un caffè americano, bello lungo e bello caldo.

Il signore degli Anelli – Gli anelli del potere è un serie di Amazon prime video del 2022, ispirata agli scritti di Tolkien pur non possedendo del tutto i diritti. Una delle serie Tv più pubblicizzata, costosa e attesa di sempre. La serie si divide in 8 episodi da circa un’ora e per chi conosce a grandi linee il mondo della terra di mezzo, è ambientato nella seconda era, migliaia di anni prima delle vicende de Lo Hobbit.

Una serie che si è prestata perfettamente ad essere vista settimana dopo settimana, in modo da far parlare di sé, nel bene o nel male. Molti Creator di internet non si sono tirati indietro da esprimere il giudizio verso questa serie che ha spaccato in due il pubblico, tra i fan di Tolkien e i neofiti di questo splendido universo fantasy.

La serie ovviamente è stata massacrata, soprattutto per il suo essere non canonica in molti suoi aspetti, cosa più che normale non essendo una trasposizione dei libri, però alcuni difetti erano evitabili e molto evidenti e poco accettati visto la spesa complessiva del prodotto. A fine prima stagione si può dire che non è una serie da 500 milioni di dollari, a parte un’ottima CGI a livello altissimo per una serie tv, ci sono delle grosse pecche nella sua esecuzione e anche se a livello visivo è spettacolare, ci ritroviamo spesso in location spoglie e povere.

La quantità di storie e personaggi da gestire e molta e spesso ci si dimentica di qualcuno, i tempi sono spesso sbagliati e i dialoghi scritti male per quasi tutta la prima stagione. Abbiamo sempre un grande impatto visivo, ma effettivamente non ci sono personaggi a cui è facile affezionarsi, sembrano tutti molto superficiali e pieni di difetti, una su tutti Galadriel.

Ci sono degli alti e bassi non indifferenti e un tentativo di venire incontro a più pubblico possibile, in questo modo appare troppo moderno a tratti allontanandosi un po’ dallo stile medievale, sembrano tutti un po’ troppo moderni, sia nei dialoghi che negli atteggiamenti, fino al combattimento che ha volte sembra più acrobatico che efficace, Arondir su tutti.

La trama è complicata, piena di personaggi e storie, ma nel complesso può anche funzionare, discutibili molte scelte di sceneggiatura nei singoli episodi e gli alti e bassi di regia a seconda del regista e dell’episodio sono abbastanza evidenti. Un grande picco di regia nel sesto episodio con una battaglia gestita davvero bene, forse l’episodio migliore della prima stagione. Ovviamente ci si aspettava qualcosa di più ma essendo una prima stagione di cinque già pensate e programmate, è nomale che molti aspetti siano solo introduttivi. Sinceramente sconcerta un po’ l’aspetto temporale, confuso e incostante con la trama che accelera e rallenta in modo casuale e spiazzante, l’ultimo episodio e un po’ l’emblema di questa strana dinamica.

ULTIMO EPISODIO… SPOILER

L’ultimo episodio accelera all’improvviso e succedono molte cose in poco tempo, le rivelazioni più importanti vengono fatte, ma la sceneggiatura e la regia non convince per nulla, se non nella scena finale molto significativa. La scelta di mostrarci Sauron è totalmente sbagliata a livello di sceneggiatura, non c’è un colpo di scena vero e proprio ma una ovvietà che ci viene mostrata in una veloce escalation di indizi che fanno capire che Halbrand è Sauron. Anche la finta di far credere che l’uomo meteora sia Sauron non funziona per nulla e non da assolutamente nessuna suspense all’episodio, ci viene rivelato praticamente subito e non rispettando alcuna tecnica di sceneggiatura a favorire il colpo di scena, anzi incasinando tutto con una scena lunga e a tratti inutile con il confronto tra Galadriel e un Sauron infatuato.

L’uomo meteora è quasi ufficialmente Gandalf ed è sicuramente il personaggio che è cresciuto di più nell’episodio, questo è ciò che allontana di più la serie dei libri di Tolkien, come la scelta di far forgiare subito i tre anelli degli elfi, così nel finale in tutta fretta senza creare nessun tipo di passione, se non mille dubbi sul futuro della trama. Bello invece come il Mithryl esprima già il suo potere di bramosia e voglia di potere assoluto, proprio come l’anello di Sauron nel film. Tutti sono già condizionati dal suo potere.

Con il finale di stagione, gli anelli del potere, esce quasi totalmente dal legame che aveva con Tolkien per farne un prodotto che si ispira solo ad essi, come già annunciato da tempo dalla produzione. Una scelta coraggiosa, che farà arrabbiare i fan, ma che allo stesso tempo ti permette di creare dei colpi di scena, magari gestiti meglio di quelli di questa stagione.

Nel complesso comunque una serie di successo, che coinvolge molto e che fa parlare molto di sé, il fascino di questo mondo fantasy non perde mai il suo potere, come se il signore degli anelli ha potere dell’anello stesso di intrappolarci tutti nella sua trama e storia, cosa che nel bene o nel male e riuscita anche a questa serie.

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Controcorrente Quattro Chiacchiere

DISA LA MOGLIE DI DURIN IV È SAURON IN “GLI ANELLI DEL POTERE”

QUATTRO CHIACCHIERE: La mia teoria folle e provocatoria su chi sia il vero Sauron nella serie Amazon del “signore degli anelli – gli anelli del potere”

Una cosa che sicuramente caratterizza la serie Gli Anelli del Potere, sono le teorie che riguardano Sauron, chi è Sauron? Dove si nasconde?

Internet è davvero piena di video di questo tipo, in cui ogni utente fa giustamente le proprie teorie, portando avanti a volte delle prove molto convincenti. Ovviamente che non ha ancora visto la serie non può comprendere di cosa io stia parlando e potrebbe imbattersi in qualche spoiler. Una delle cose che sicuramente appassiona di più è il mistero e il colpo di scena, solitamente in sceneggiatura vengono utilizzati dei Plot Twist e dei Plot point, che sono entrambi dei colpi di scena, solitamente nel finale ma che nel primo caso cambiano la percezione di tutta la trama, mentre nel secondo non cambia la trama, ma semplicemente ci lascia a bocca aperta con qualcosa che non ci aspettavamo.

Nel caso degli anelli del potere siamo in bilico da queste due tipi di rivelazioni, la teoria che ha più successo ovviamente è quella del plot twist, cioè che Sauron sia uno dei personaggi già presentati all’interno della serie, e il fatto che lui sia stato tutto il tempo all’interno della trama, sapere che è sempre stato Sauron cambierebbe la percezione rispetto alla storia. Tutti sono propensi a questa teoria che sarebbe sicuramente più di effetto che un’apparizione sul finale di un nuovo personaggio che sappiamo essere subito Sauron. Annatar è la versione di Sauron in mezzo agli elfi, almeno seguendo la canonicità degli scritti, ma prima non si sa poco o nulla e nella serie potrebbe essere chiunque.

Il più gettonato è ovviamente Halbrand, eletto da quattro scappati di casa con quattro capanne, re delle terre del sud, il Giuseppe Conte degli anelli del potere. Halbrand effettivamente ha un sacco di elementi a suo favore, nonché forse quello che sarebbe il colpo di scena più clamoroso, il plot twist più potente sicuramente. Sappiamo poco del suo passato, ha chiesto ad Adar se si ricordasse di lui, rimane lì vicino a Galadriel, ora sta andando dagli Elfi, è abile in battaglia, è misterioso, ha mostrato qualche piccolo gesto di violenza. Ha tutto è niente per essere accostato a Sauron, potrebbe essere davvero lui, ma sembra una trappola per tutti.

Seguendo lo stile di sceneggiatura visto fino ad adesso e dopo gli ultimi colpi di scena che ho visto in serie e film recenti, ho il presentimento che Sauron debba essere qualcuno di completamente inaspettato qualcosa di estremamente forzato che anche se lascia qualche indizio, non avrebbe senso che fosse davvero lui il personaggio misterioso. Essenzialmente per come sta andando questa serie, penso che vogliono si un colpo di scena, ma vogliono creare anche un sacco di polemica, fare arrabbiare le persone, e far sorridere chi invece aveva scommesso su altro. Come quelle risposte beffarde nell’ultimo gioco dei quiz che sembra che gli autori truffino e ci prendano in giro. Io mi aspetto una cosa così, clamorosa, stupida e inaspettata, totalmente inaspettata.

Prima che uscisse la serie, tutti erano convinti che Sauron sarebbe stato questo personaggio qui sopra, dalla dubbia sessualità, c’è chi dice siano tre sacerdotesse e chi dice che lui sia un uomo e che sia appunto Sauron. Non ha ancora detto una parola, si vede pochissimo e vaga all’inseguimento molto molto lento dello stregone caduto dal cielo, nonché altro candidato ad un possibile Sauron. Tutto si contorce in strane teorie e possibilità, ma questo ci fa capire che effettivamente in nostro amato villain del signore degli anelli, può essere davvero chiunque e si balla tra plot point e plot twist, perché ormai il colpo di scena è garantito.

Disa è Sauron!

Adesso voglio spiegare questa mia folle teoria, una teoria un po’ provocatoria, ma secondo me comunque affascinante, la metto come segna libro, visto che oggi è il 13/10/22 e molto probabilmente domani la mia teoria verrà subito smentita dall’ultimo episodio de gli anelli del potere. Sicuramente non è così, ma ho visto talmente tante teorie che mi piace questa così estrema e che porterebbe con sé davvero un mare immenso di polemiche.

Per questa folle teoria sono partito da un punto fondamentale, Sauron deve fare in modo che gli anelli vengano creati!

In questo momento non ci sono molti personaggi non canonici che abbiamo fatto qualcosa per cui ciò accadesse, forse perché la loro forgiatura è ancora lontana nella trama, ma effettivamente, nessuno dei personaggi esposti nelle teorie, si è mosso in quella direzione e non ha fatto nulla per permettere che siano forgiati. Sauron deve ammaliare e convincere gli elfi a far sì che i nani estraggano il Mithril e che Celebrimbor forgi gli anelli.

Lo so Sauron dovrebbe per forza apparire, non dovrebbe avere un passato ben definito, e dovrebbe essere uomo, ma nel corso della storia, il personaggio non canonico che ha permesso più di tutti che gli anelli possano essere forgiati è sicuramente Disa.

Disa è la moglie di Durin IV, una donna nana molto forte, con un carattere autoritario e che non si fa mettere i piedi in testa da nessuno, molto amorevole ma che nell’episodio 7 ci ha mostrato anche un lato molto cinico e ambizioso. Nel corso della trama, se vedeva che qualcosa non andava come voleva lei, si alterava e iniziava a far sentire la sua forza e autorità. Lei ha permesso che Durin e Elrond facessero pace, ha convinto Durin ad andare contro le volontà del padre e sta continuando ad insistere che devono scavare per prendere il Mithril. Ipnotica e sa persuadere chiunque fino a questo momento, tutto ciò che ha fatto sta causando una possibile forgiatura degli anelli, tolta lei dalla trama, non ci sarebbe mai stata una pace e un accordo tra il principe Durin e gli elfi e quindi niente Mithril per loro e niente anelli per Sauron.

Il fatto che Sauron sia di sesso femminile è in perfetto allineamento con i tempi moderni, un villain query che può essere chiunque in qualsiasi momento, che non si definisce prettamente in un essere o in un sesso ben preciso. Poi sinceramente le caratteristiche di Sauron di una parte della seconda era si prestano più ad un personaggio femminile, ammaliante e incantatore che riesce a fare agli altri tutto ciò che vuole, come con quel canto ipnotico di Disa che ha “salvato” i nani nel crollo della grotta. Sarebbe un colpo di scena in linea con alcune scelte discutibili viste nel corso della serie, non se lo aspetterebbe nessuno, ma allo stesso tempo qualche indizio c’è stato.

Diciamo che ovviamente è una teoria totalmente folle e sicuramente non sarà così, ma anch’io avevo voglia di provare a estrapolare una folla idea su chi potesse essere il fantomatico Sauron. Così ho puntato sul personaggio non canonico che con le sue scelte sta portando di più la storia verso la creazione degli anelli del potere.

Diamo una collocazione anche ad Halbrand e “l’uomo meteora”.

L’uomo meteora, così viene chiamato, è un personaggio molto misterioso, è arrivato dal cielo e molti sostengono possa essere Sauron, più che altro per il mistero che lo avvolge e perché quando atterrato si è creata una sorta di occhio simile a quello del signore degli anelli. Molti sostengono che sia Gandalf più che altro per avere un personaggio molto importante e conosciuto dei film, anche se il suo arrivo nella seconda era non sarebbe canonico. Adesso però voglio scrivo un estratto della descrizione di un personaggio presente nel signore degli anelli.

Aveva un viso lungo, dalla fronte alta, ove due occhi profondi, ch’era impossibile scandagliare, parevano ora gravi e benevoli, e un po’ stanchi. Capelli e barba erano bianchi, ma intorno alle labbra e alle orecchie si scorgeva ancora qualche ciocca nera.

Questa è la descrizione di Saruman la prima volta che appare nel signore degli anelli, a parte la il colore dei capelli, la parte del viso e degli occhi coincide perfettamente, ma proprio perfettamente con l’attore scelto per gli anelli del potere. Nemmeno Saruman appare nella seconda era, ma ha un aspetto importante che lo accomuna con l’uomo meteora. Molto spesso fa del male, volendo fare del bene. Saruman era un grande studioso delle arti oscure del nemico, fece una ricerca incessante dell’anello perso da Isildur perché lo voleva per sé, per sfruttare il suo potere e sconfiggere Sauron. Purtroppo vinse il male e fu corrotto dal nemico contro cui combatteva. In questo momento secondo me è il personaggio che coincide di più con le caratteristiche dell’uomo meteora.

Come già detto prima, Halbrand è il candidato numero uno per essere Sauron, anche perché sicuramente farà qualcosa con Galadriel (in produzione avevano dichiarato che ci sarebbero state scene di sesso se non ricordo male) e sarebbe il plot twist più efficace e di impatto, ma siccome devo portare avanti la folle teoria che Disa sia Sauron, Halbrand potrebbe essere ad esempio il re stregone di Angmar anche a sostegno di questa teoria ci sono prove importanti.

La teoria che mi piace di più però è quella secondo cui Halbrand potrebbe essere il futuro re dei morti, un re del sud che tradì Isildur e non partecipò alla battaglia per combattere Sauron perché non voleva perdere il suo esercito in una causa persa, maledetto per sempre solo nel signore degli anelli riesce a redimere i suoi peccati grazie ad Aragorn.

Né il signore degli anelli, Elrond sembra conoscere il re dei morti quando ne parla con Aragorn dopo che gli ha consegnato la famosa spada Anduril. Qui nasce la mia teoria strampalata e folle, come tutto questo articolo. Elrond tra poco conoscerà Halbrand quasi sicuramente e nel signore degli anelli, Aragorn tira fuori la spada come segno di rispetto e simbolo del debito che il re dei morti ha con i discendenti di Isildur. In una scena de gli anelli del potere si intuisce che Halbrand non è solo un ottimo combattente ma anche un ottimo fabbro, tipo William Turner in pirati dei caraibi. Siccome a livello canonico la storia della spada di Elendil, utilizzata da Isildur e ricostruita per Aragorn non è molto affascinante, sarà proprio Halbrand a forgiare la spada Narsil originale e a donarla a Elendil come simbolo dell’Alleanza tra i due popoli ecco perché nel signore degli anelli è così colpito di rivedere la spada da lui forgiata, ormai emblema del suo tradimento verso i discendenti di Isildur Tra l’altro come visto nella serie, abbiamo conosciuto Halbrand come uno che fuggiva dalle proprie responsabilità.

Come detto in precedenza, ci sono loro le tre streghe, cosi vengono chiamate, dalle sembianze e dall’atteggiamento sembrano dei guardiani. Personaggi che controllano il tempo e il suo scorrere e che fanno in modo che ogni cosa segua il suo destino, non sono presenti negli scritti di Tolkien, ma ricordano molto quelli visti in Fringe e il film appunto i guardiani del destino. Prendendo spunto da quelli potrebbe essere che sia dei guardiani di Sauron, dei suoi sudditi, che in mancanza del loro padrone stanno inseguendo lo stregone venuto dal cielo, che potrebbe essere una minaccia per i piani di Sauron.

Come fatto prima vi porto un estratto della possibile descrizione di un personaggio, in particolare del Re stregone di Angmar.

Dalle descrizioni rinvenute ne Il Signore degli Anelli e nei volumi di The History of the Middle Earth, si può presumere che prima di diventare uno spettro maligno egli fosse in realtà un Dúnedain: infatti è descritto come molto alto e dagli occhi grigi, caratteristiche tipiche del popolo dellOvesturia.

Nel libro appare come un’inquietante e maestosa figura nera, avvolto da un mantello ugualmente nero, ma il suo volto e il suo corpo, a meno che non siano coperti da vestiti, non sono visibili agli occhi dei mortali e l’unica cosa chiara alla vista di questi sono i suoi occhi rossi fiammeggianti.

Frodo lo vide quando entrò nel loro mondo grazie al potere dellAnello e poté osservare come la sua pelle fosse bianca e i capelli ugualmente bianchi.

L’estratto è stato preso dal sito LOTR.FANDOM.COM dove ci sono altri link utili per capire al meglio gli scritti di Tolkien e tutto il mondo narrativo da lui creato.

Leggendo la descrizione è evidente che ci sono delle clamorose somiglianze con i personaggi in questione, soprattutto quello che sembra essere il leader di queste strane streghe dalla dubbia sessualità, ovviamente è interpretato da una donna Bridie Sisson, ma se Disa è Sauron, perché quello definito the Dweller nella serie, non potrebbe essere il Re stregone? Quando Frodo lo vide poté osservare che la sua pelle fosse bianca e i capelli ugualmente bianchi, occhi grigi, alti e ci hanno mostrato che sanno utilizzare le magie oscuro dando fuoco alle carovane dei pelopiedi.

Anche in questo caso non è molto canonica come cosa, non rispecchia nulla degli scritti di Tolkien, ma la descrizione fisica, a parte il sesso della persona in questione, coincide perfettamente e non si hanno molti indizi sul vero passato del Re Stregone, non abbastanza per affermare che nella seconda era non possa già essere stato corrotto dal potere di Sauron, prima ancora della creazione degli anelli. L’inseguimento che sta facendo verso l’uomo meteora mi ricorda molto quello presente nei film nei riguardi di Frodo, lento ma sempre presente.

Si lo so siamo un po’ tutti come Elendil in questa foto dopo queste mie scottanti rivelazioni, per farle ho usato un approccio diverso dagli altri, sono partito dalle descrizioni e nel caso di Sauron, dal suo obiettivo. Non che sia la tecnica migliore visto che molti personaggi non solo sono diversi da quelli canonici ma non sono nemmeno simili a quelli dei famosi film di Peter Jackson, vedi ad esempio Elrond in formato 16:9. Eppure alcune coincidenze sono particolari, folli, ma che stuzzicano la fantasia tanto quanto le altre teorie che stanno invadendo YouTube e altri canali. Non ci resta che aspettare, già domani potrà essere tutto smentito.

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IL SIGNORE DEGLI ANELLI – GLI ANELLI DEL POTERE: RECENSIONE DEL QUINTO EPISODIO

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Il Signore degli Anelli – Gli anelli del potere, è sicuramente la serie più discussa del momento, il web è letteralmente invaso da dialoghi e recensioni a riguardo. Questa è una breve sintesi senza spoiler del quinto episodio, un leggero punto di vista sulla serie dell’anno.

Un quinto episodio che delinea un po’ di più le caratteristiche di alcuni personaggi e che vede una Galadriel più diplomatica e gentile del solito. Il suo personaggio continua a lasciare qualche dubbio, appare troppo come una ragazzina ribelle e non come un elfo che ha 4 mila anni. La trama va avanti sempre un po’ a rilento, ma nella sua lentezza ci viene mostrato molto o comunque si fanno dei passi avanti. Lo scontro è sempre più vicino e gli eserciti iniziano a muoversi.

Uno dei difetti più grossi della serie, è che non si capisce mai quanto tempo trascorre da un evento all’altro e la linea temporale rimane alquanto confusa. In questo episodio ci vengono mostrate diverse situazioni e tutte ci offrono spunti interessanti, con un nuovo mistero all’orizzonte.

La serie non è ancora decollata del tutto è mancano solo tre episodi alla fine della stagione, molto positivo il fatto che esca un episodio a settimana, in modo da poter fare sfogare i fan con recensioni e discussioni, per lo più purtroppo negative. I personaggi non convincono del tutto, forse i migliori sono quelli scritti da zero senza alcun riferimento, il resto rimane ancora tutto troppo piatto e inconcludente.

Ritengo che sia un’ottima serie, che non smette di stupire a livello visivo e con una certa cura nei dettagli, un livello davvero alto nelle scenografie, un po’ meno nei dialoghi e in alcune scelte nelle situazioni. Gli scontri e i toni epici che accompagnano la serie, mi piacciono, gli danno un tono in più e si adeguano un po’ alla modernità. Permettono di prendere e conquistare un pubblico più vasto. Per la prima volta sembra che davvero il signore degli anelli non sia più un prodotto di nicchia per soli esperti che si offendono se sbagli un nome, ma sia diventato più commerciale e alla portata di tutti, per alcuni può essere un difetto, ma vista dal punto di vista commerciale è certamente un pregio.

In questo episodio appare un nuovo personaggio, molto misterioso, potrebbe essere Sauron, ma le teorie sono moltissime e molto variegate, solo per il fatto che ci siano così tanto seguito, che siano positive o negative le opinioni, vuol dire che in qualche modo la serie sta funzionando. Sicuramente le manca uno spunto in più, le manca un personaggio che sappia coinvolgere davvero, un personaggio al livello della compagnia dell’anello.

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IL SIGNORE DEGLI ANELLI – GLI ANELLI DEL POTERE: RECENSIONE TERZO EPISODIO

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Ogni venerdì su Prime Video esce un nuovo episodio della serie del momento, il signore degli anelli – gli anelli del potere. I primi due episodi di esordio hanno completamente spaccato il pubblico in due, tanto che non si capisce quale sia il vero valore della serie guardando le recensioni.

Siamo tutti comunque d’accordo che visivamente è qualcosa di unico e spettacolare, in questo episodio ci viene mostrata Nùmenor città magnifica e raggiante di essere umani speciali che avevano legami profondi con gli elfi. La bellezza visiva è protagonista della scena, la cura dei dettagli, le armature, tutto molto spettacolare. I momenti di azione sono davvero ben fatti con duelli davvero spettacolari. Si inizia a capire meglio i personaggi e a capirne le loro caratteristiche, anche se serve una “bibbia” del signore degli anelli a portata di mano per capire bene la collocazione dei personaggi.

La serie è epica e tremendamente ben fatta, eppure non sembra convincere ancora del tutto, manca un vero nemico, e l’utilizzo di Sauron come solo una presenza maligna non funziona come nei film, c’è bisogno di una svolta, la serie deve iniziare a prendere un ritmo più deciso e incalzante e ciò non è ancora successo. Il mistero “dell’uomo” meteora non è ancora stato risolto e ho il presentimento chi ci vorrà ancora molto per sapere chi è realmente.

Un episodio che vede ancor più protagonista Galadriel, che mostra altri lati di sé, rimanendo sempre molto “nervosa” e ribelle. Facciamo la conoscenza di un personaggio importante come Elendil e il primo impatto è più che positivo. Sauron è arrivo e spero che arriverà presto, sicuramente, per adesso, la parte più interessante e movimentata e quella che riguarda Arondir, un po’ inaspettata in realtà, ma la sua parte di storia è la più bella di questi tre episodi, soprattutto nel terzo.

Una serie che ha sicuramente bisogno di uno spunto in più di una evoluzione più immediata e di impatto, ma che per adesso si sta muovendo nel complesso bene. Lato visivo pazzesco e una curiosità sempre attiva grazie alla vastità e bellezza dell’universo creato da Tolkien. Nulla è banale, tutto è curato e ben fatto, forse un po’ lento e i dialoghi un po’ spenti, ma per il resto davvero un ottimo episodio che potrebbe equilibrare il giudizio del pubblico.

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IL SIGNORE DEGLI ANELLI – GLI ANELLI DEL POTERE: RECENSIONE PRIMI DUE EPISODI

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Il signore degli anelli – gli anelli del potere è una serie di amazon prime video del 2022, che prende spunto dai libri di J.R. Tolkien e che ha come showrunner J.D. Payne e Patrick Mckay. Una delle serie più attese dell’anno che ha fatto il suo esordio il 2 settembre con i suoi primi due episodi.

Le pagine web, i blog e anche YouTube si stanno riempendo rapidamente della recensione di questa serie tanto attesa, una serie che coinvolge un gruppo di fan molto legati ai libri originali e hai primi film di Peter Jackson. Gli eventi della serie si svolgono migliaia di anni prima della storia più famosa del signore degli anelli. Nei primi episodi ci viene fatto un riassunto velocissimo del prima era, forse fin troppo veloce e poco approfondito, un po’ una delusione rispetto alle aspettative. Veniamo immersi nel mondo forse troppo velocemente e la prima parte, oltre ad un aspetto visivo molto particolare, non offre nulla di troppo emozionante e coinvolgente. Ci viene solo mostrata la voglia di vendetta di Galadriel, ma a primo impatto ci sembra un personaggio davvero troppo distante da quello visto nel film. Anche per chi non ha letto i libri ci sembra un personaggio staccato da quel mondo, forse troppo moderno nei modi e negli atteggiamenti, troppo diverso dagli altri elfi, eleganti e sinuosi sia nelle parole che nei movimenti.

Nei due primi episodi ci spostiamo lungo la terra di mezzo, da un lato all’altro e ci vengono introdotti diversi personaggi, nonostante tutto si mantiene un buon ordine e la trama è facile da seguire e in questo modo non risulta noiosa. I personaggi non sono del tutto caratterizzati e alcuni sono un po’ difficili da comprendere, ci sono tante comparse e questo può creare un po’ di confusione. Elrond invece sembra un personaggio più centrato, diplomatico e più simile a quello visto nei film.

Il lato più potente è evidente dei primi episodi, è sicuramente l’aspetto visivo sempre molto maestoso e molto bello, con una qualità di fotografia e scenografia elevatissime, quasi da farti dimenticare che è una serie su un canale streaming. La qualità è elevatissima e ci sono scene che mostrano l’elevato budget sia per la CGI che per le scene reali, con costumi e dettagli davvero ben studiati. Qualche spezzone di battaglia, qualche piccolo scontro, tutto davvero ben fatto anche a livello di regia, firmata tra l’altro da J.A. Bayona che in certe scene riesce a metterci un po’ il suo classico tocco horror.

Nel complesso dei primi due episodi ci si aspettava di più, bella visivamente, ma una trama un po’ troppo debole e non del tutto coinvolgente, il mondo e talmente ampio che è difficile trovare un personaggio cardine che piace un po’ a tutti. Alcune scene se pur molto belle sono solo scenografiche ma non portano molto ai fini della trama. Ci sono aspetti di debolezza anche nei dialoghi a volti troppo poetici e a volte davvero troppo banali. La minaccia è troppo lontana e poco concreta almeno per i primi episodi e l’assenza di un vero nemico e di un vero obiettivo rende il tutto un po’ poco inciso e coinvolgente. Si è vero sono due episodi introduttivi ma mi aspettavo qualcosa di più, una minaccia più evidente o almeno meglio raccontata. Penso che questi primi due episodi spaccheranno in due il giudizio, fan delusi sicuramente, quelli ci saranno sempre e poi un giudizio diviso tra aspetto visivo e trama. Una serie complessa, ampia e sicuramente di impatto ma che per questi due episodi, lascia lo spettatore un po’ perplesso, non sicuramente entusiasmato come vorrebbe e con la speranza di vedere qualcosa in più negli episodi successivi.

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CONTROCORRENTE: LA SAGA CINEMATOGRAFICA DE IL SIGNORE DEGLI ANELLI E’ MIGLIORE DI QUELLA DI HARRY POTTER

Una sfida epica, per due saghe tanto simili quanto differenti. Paragone difficile da fare ma che a livello cinematografico va fatto.

Sono due delle saghe Fantasy più amate e più conosciute di sempre, sia a livello cinematografico che a livello di libri, due generazioni diverse, due tempi differenti, con Harry Potter che è sicuramente più collocato nei giorni nostri, mentre il signore degli anelli è più antico nella sua esposizione essendo stato scritto anni prima.

La saga di Harry Potter è composta da 8 film, compreso il film finale diviso in due parti, per questione di marketing, ben 8 film che vanno dal 2001 all’ultimo uscito nel 2011, quindi dieci anni di produzione, con davvero delle piccole pause, un progetto cinematografico clamoroso e imponente.

La saga de il signore degli anelli è composta da tre film, che vanno dal 2001 al 2003, tutti girati in Nuova Zelanda, con un gigantesca produzione che ha coinvolto un sacco di lavoratori per molti anni, includiamo pure “Lo Hobbit”, composto da tre film dal 2012 al 2014, anche questo davvero imponente. Nel complesso quindi 6 lunghissimi film.

La cosa che lega queste due saghe è sicuramente la parte Fantasy, molto più rimarcata ne il signore degli anelli, ma che trova delle ottime basi anche in Harry Potter, sicuramente visto in chiave moderna.

Sono usciti più o meno negli stessi anni, almeno per quanto riguarda i “primi passi”, conquistando più o meno la stessa fetta di pubblico, anche se il signore degli anelli aveva una “fanbase” costruita negli anni grazie ai libri di Tolkien, mentre Harry Potter era ancora in piena crescita.

Non so perchè succede, ma capita spesso che queste due saghe vengono paragonate, non so se per il loro genere, o perchè il primo episodio è uscito lo stesso anno.

Ho visto “battaglie e scontri” su questo argomento, e penso che in fondo il discorso finisca sempre con il 50% dei consensi, da qualsiasi parte decidi di stare, l’equilibrio è quasi perfetto.

Voglio essere scorretto e partire subito pesante parlando del confronto con gli Oscar, il signore degli anelli con soli tre film ha vinto ben 17 premi Oscar, mentre Harry Potter con ben otto film ne ha vinti zero!

Questo ci fa subito capire la differenza abissale tra le due produzioni cinematografiche, che vedendo questi numeri vien quasi difficile paragonare, il signore degli anelli, a livello prettamente cinematografico è nettamente migliore di Harry Potter e forse di qualsiasi altra saga.

La fortuna di questi film sono stati i modi in cui sono stati sviluppati, con un ampio Budget di partenza e con un regista che ha messo tutto se stesso in questi lavori, perchè Peter Jackson nella sua carriera ha fatto praticamente solo il signore degli anelli e Lo Hobbit, quindi per adesso la sua carriera è stata dedicata a quei film.

Aver girato tutti i tre film insieme a mantenuto la qualità alta rendendo un film più bello dell’altro raggiungendo l’apice della perfezione con l’ultimo capitolo della prima trilogia, il ritorno del re.

Se la consideriamo come saga e ci vogliamo mettere anche “Lo Hobbit”, qui perde sicuramente punti, tanto che a mio parere, è un prodotto migliore il terzo capitolo di Harry Potter, il prigioniero di Azkaban piuttosto che questa Trilogia, che non raggiunge mai gli apici della prima.

Harry Potter, purtroppo e per necessità ha avuto molti cambi al timone, e molti cambi anche nello staff di produzione e di lavoro compromettendo la completezza e la bellezza del prodotto finale anche se di ottimo livello non può essere considerato migliore de il signore degli anelli.

Il soggetto di Harry Potter rimane molto infantile e per ragazzini, mentre quello de il signore degli anelli è molto più per diverse età e generazione e da la possibilità al regista e allo sceneggiatore di produrre davvero qualcosa di epico.

Anche su i personaggi, tranne forse sul villain, il signore degli anelli è un gradino sopra Harry Potter, con caratterizzazioni più importanti e precise e con una recitazione sempre di altissimo livello, i personaggi si sentivo davvero parte della storia.

Hanno in comune l’utilizzo della miniature, ma il lavoro che c’è dietro al signore degli anelli è davvero colossale ed è difficile paragonarlo con altri film, nonostante sia un film 2001 è invecchiato benissimo, e lo stesso Gollum non sfigura con la CGI dei giorni nostri.

Le battaglie sono sia a livello registico che stilistico qualcosa di incredibile e difficili da emulare, lo stesso Peter Jackson non c’è più riuscito ad avere quella qualità, rendendo il paragone tra le sue due trilogie quasi ridocolo.

La fotografia è sempre un opera d’arte nel signore degli anelli, mentre nella saga di Harry Potter ha degli alti e bassi, nei costumi una saga è avvantaggiata rispetto all’altra perchè può portare con se tutto il fascino del medioevo.

L’unico paragone fattibile forse, è il villain, il nemico dei protagonisti, anche qui preferisco Sauron perchè più complesso, misterioso e intrinseco della storia, ma devo ammettere che Voldemort, mi ha sempre molto affascinato fin da bambino.

Un punto a sfavore di Harry Potter è anche il fatto che di base doveva essere un film per bambini recitato principalmente da bambini, questo rende tutto più difficile e più complesso e rende la qualità del film inferiore a quella del libro stesso e rispetto a quella del signore degli anelli.

Personalmente credo che Harry Potter vinca sotto l’aspetto affettivo e dei sentimenti, più coinvolgenti e che catturano gli spettatori in uno strano incantesimo di fanatismo quasi estremo.

Harry Potter ha avuto una capacità immediata di conquistare il pubblico che la saga de il signore degli anelli, non ha mai avuto e forse non avrà mai, ecco perchè nasce sempre il confronto tra queste due saghe.

Il signore degli anelli è una saga che spaventa, perchè sembra complessa, solo per pochi e solo per chi è appassionato del genere, Harry Potter invece ti accoglie e cerca di prendere più pubblico possibile come un film Marvel.

Il signore degli anelli è una parte fondamentale della storia del cinema, è un prodotto che non può essere paragonato a nulla, qualcosa che tecnicamente sembra quasi trascendere dal cinema e che ha creato un mondo a se.

Harry Potter è una grandissima operazione di marketing, di fanatismo e di passione da far invidia a qualsiasi prodotto della Disney, è quello che ha fatto resistere la Warner Bros. alla grande concorrenza che si stava formando intorno a lei.

Voglio essere breve perchè mi sono reso conto che più ne parlo e più non c’è storia a livello cinematografico tra le due saghe, sono troppo diverse tra di loro, e il livello tecnico e artistico del signore degli anelli è davvero troppo elevato.

Come sempre invito tutti a leggere, commentare e a discutere con me di questa mia opinione, di questo mio pensiero controcorrente.