QUATTRO CHIACCHIERE: Sony fa diventare serie tv i suoi prodotti esclusivi, per far conoscere al mondo i propri videogiochi.

Dopo il successo, almeno dal punto di vista commerciale del film Uncharted e dopo il clamore all’annuncio della serie “The Last of Us“, Sony non si vuole fermare e ha in programma nuove serie tv. Una mossa strategica per trasformare i propri contenuti originali in prodotti fruibili anche per i non videogiocatori, distribuendoli tra la l’altro su tutte le piattaforme.
Da Uncharted che punta ai film, per poi passare alla HBO con The Last Of Us, God of War su Amazon video e Horizons su Netflix, mentre Gran Turismo è ancora in trattativa. Sony invade il mondo delle serie tv come non aveva mai fatto, partendo dalla completezza e la bellezza dei “suoi” soggetti. Storie già perfette per film e serie tv ma che facilmente deludono i fan ma che hanno sempre un gran successo a livello di pubblico, che spinto dalla curiosità guarda il prodotto.
Una scelta abbastanza logica, ben congeniata, con livelli e stili di produzioni differenti che permettono alla Sony di avere più possibilità di fare almeno una serie di qualità. Molte di esse sono parte di soggetti molto complessi, dalle trasposizioni complicate.
Di God Of War ho già parlato, ma se andiamo analizzare anche solo un videogioco come Horizons zero dawn, ci rendiamo conto che Netflix avrà davvero un compito davvero arduo e costoso da affrontare se vuole avere un prodotto finale di qualità. Non tanto per la trama in sé, davvero bella, classica ma che riesce a mixare perfettamente mistero e avventura, Sarà un compito complicato, più che altro per gli effetti visivi e la scenografia davvero singolare e complessa. Non mi stupirei se Netflix magari optasse per una live-action anime e animata. Vero anche che il risultato con The Witcher è stato davvero ottimo e potrebbero ripetersi.
Proprio come in questo articolo pieno di link interni al mio sito, la collaborazione tra Sony e le piattaforme streaming funziona più o meno allo stesso modo, con una catena di pubblicità che si fanno a vicenda, il clamore che porta l’annuncio alla serie, e l’avvicinamento delle persone al videogioco, esattamente come successo con The Witcher, una pubblicità perfetta per entrambi. Anche nel caso la serie tv non esce bene, il processo di attirare l’attenzione è già compiuto, come spesso succede con i film prodotti basandosi su libri famosi.
La curiosità è sempre ad alti livelli, anche Xbox si sta muovendo sulle proprie esclusive, con le serie tv, è un processo ormai avviato da qualche anno e sembra che almeno a livello commerciale stia funzionando come dovrebbe a livello puramente artistico un po’, con serie e film che deludono molto spesso i fan dei videogiochi e non solo.
Horizons in questo caso, mi incuriosisce un sacco, dal primo giorno che ci ho giocato ho sempre immaginato che sarebbe davvero bello e interessante vedere un film o una serie tv tratto da quella storia. Una storia davvero affascinante, con un’eroina come protagonista che potrebbe ricalcare l’onda di Hunger games o Divergent. Una bella opportunità per creare davvero una serie di successo e dare una direzione a Netflix che saprà in futuro di poter puntare sui videogiochi.
Gran Turismo è l’esempio più evidente di mossa pubblicitaria, perché essenzialmente è un videogioco con una storia non precisa, che non ha una trama, ma che negli anni si è fatto un nome riconosciuto da tutti. Un po’ come il film tratto da “Need For Speed”, Gran Turismo sfrutterà il nome per creare una serie da zero, un nuovo soggetto che ovviamente riguarderà il mondo delle automobili.
Non ci resta che attendere, la prima serie in arrivo è The last of Us, per il resto ci sarà ancora da aspettare molto.