QUATTRO CHIACCHIERE: Forse il primo e vero universo horror, con spin-off e prequel, con i Warren come spunto narrativo.
The Conjuring Universe ha rivoluzionato un po’ il mondo dell’horror e lasciato una traccia importante nel genere, rendendolo più accessibile a tutti e creando una grossa curiosità nelle sue storie, grazie alla storia vera dei Warren.
Tutto è partito con il primo film del 2013, un film dalla storia classica di esorcismo, ma che attirò molto la curiosità del pubblico essendo tratto in parte da una storia vera, qui si viene a conoscenza di Ed Warren e sua moglie Lorraine due famosi demonologi che hanno passato la loro vita alla ricerca di forza oscure e di possessioni. Nella loro casa è presente una stanza piena di oggetti posseduti che hanno trovato durante le loro esperienze paranormali. La forza di questo franchise è stata quella di puntare su di loro e non sulle storie che raccontano. Il primo film racconta dei Perron una famiglia che ha subito eventi inspiegabili appena si sono trasferiti in una casa del Rhode Island.
L’evocazione è il classico esorcismo, ma con una cura dei dettagli e della regia davvero degna di nota, con unJames Wan che conquista tutti con il suo stile, l’Horror fa un passo in più e finalmente dopo anni dal film più iconico di sempre nel suo genere “L’esorcista”, un film horror non viene più considerato film di seconda categoria. The Conjuring non è solo paura, tensione e grossi balzi sul divano, ma anche un film con una trama che mette grande curiosità e che ti innesta la necessità di sapere altro sui Warren.
Tutto si evolve velocemente, viene prodotto uno spin-off sulla bambola posseduta vista nel primo film, Annabelle, che però non riscuote delle recensioni positive, ma il franchise non si ferma e mette in produzione altri progetti. Il vero film di questo universo è sicuramente The Conjuring 2 – Il caso Enfield, una storia che molti già conoscevano e che non vedevano l’ora di vedere sul grande schermo in un film. Questo è un film che viaggia da solo anche senza la presenza dell’horror, un thriller a tutti gli effetti, con una grossa traccia di vero paranormale solo nel finale. Come nella storia vera rimane il dubbio tra realtà e finzione, sembra quasi sia la bambina a fare tutto. Nonostante sia un film Horror il dubbio si insinua nel pubblico anche se è consapevole di ciò che lo aspetta. Anche qui i Warren sono i grandi protagonisti, portano amore e mistero nella trama. C’è un bellissimo mix di canzoni, si passa dai The Clash con un bellissimo spaccato della Londra anni 70′ ad un momento di pace e amore con la canzone di Elvis Presley cantata dai protagonisti.
Veniamo a conoscenza del demone Valak, una suora demoniaca di cui ci viene mostrata la storia nel “The Nun“.
Il sistema funziona, si parte con un film che si avvicina alle storie dei Warren, per poi farne un prequel per spiegare l’origine di quel male e di quell’oggetto indemoniato. Un sistema che permette di creare un universo cinematico horror senza precedenti. I due veri film di livello sono i primi due The Conjuring, forti di essere tratti da storie vere, di cui è possibile leggere le storie online. Anche gli altri seguono lo stile ben preciso, ma si perdono facilmente in cliché classici del genere con lo sforzo di dover far paura a tutti i costi.
Uno stile ben preciso, segnato nel profondo da James Wan e dagli sceneggiatori dei primi due film. La capacità di portare il cinema nell’horror e non viceversa, con piani sequenza davvero molto interessanti e con la fotografia che supera l’obiettivo unico e solo di spaventare lo spettatore. Con questa saga, l’utente non si ferma al film, ma può fare ricerche, confrontare il cinema con le storie vere e alimentare la sua paura verso il paranormale. La storia dei Warren ha il suo fascino e ha un fascino estremamente cinematografico. Sono storie che valgono la pena di essere narrate, che spesso hanno un lieto fine e che si prestano molto ad una sceneggiatura, ovviamente con molte aggiunte di fantasia.
L’obiettivo, come nell’esorcista, non è solo quello di creare paura con la scena in se, ma con tutto il contesto, insistendo con il fatto che siano degli eventi realmente accaduti, le foto reali nel finale non sono altro che una preparazione al film successivo e ci predispongono ad avere più ansia e paura prima ancora di vedere un film della saga. The Conjuring Universe si basa su tutto ciò che ha prodotto, guardi The Nun con la curiosità di sapere chi è il demone Valak e con l’illusione che ciò che stai guardando potrebbe essere successo veramente. Nessuno potrà mai battere il fascino intrinseco che ha un film tratto da una storia vera e non potendolo fare per tutti i film, il franchise sfrutta i Warren proprio per trasmettere questa sensazione e fascino.
The Conjuring poi, porta nel mondo dell’horror la figura cinematografica e narrativa del Villain, non si combatte più con spiriti ed entità astratte, ma con qualcosa di più concreto che ha una forma e delle caratteristiche precise. Si sono visti già in altri film del genere, ma in questi c’è un’evoluzione, una cura dei dettagli e degli spin-off creati per rafforzare le caratteristiche. Annabelle ha un aspetto fin da subito terrificante, inquietante e al tempo stesso che crea curiosità, tanto da avere tre spin-off comunque di alto livello. The Nun ci mostra Valak, anch’essa da subito iconica, questa suora demoniaca che ci mette soggezione fin dal primo istante in cui la vediamo e da subito sentiamo il bisogno di saperne di più sulle sue origini.
The Conjuring Universe ha una grande capacità di creare curiosità ed è stato perfettamente ideato per questo, prima della paura viene la sete di sapere di conoscere e di informarsi e poi quando siamo già belle pronti e condizionati arriva lo spavento alimentato da ciò che sappiamo, da ciò che ancora non sappiamo e dall’esperienze dei film precedenti. Come tutti gli universi narrativi funziona man mano che si vedono i film nell’ordine in cui sono usciti.
L’obiettivo finale non è solo quello di darti il film in se da vedere ma di darti qualcosa di più, una storia vera, la curiosità sui Warren e sul mondo di cui trattano, un Villain e una regia e fotografia sempre di ottimo livello in modo da essere appagato anche a livello visivo, portando il mondo dell’horror ad un livello superiore.
QUATTRO CHIACCHIERE: Il Gossip che non ti aspetti, avrebbe potuto cambiare le sorti della serie?
Con la serie House Of Dragon, ritorna in grande Hype il mondo si Sherk, no scusate, il mondo del Trono di Spade, che ha lasciato dentro di noi un enorme ferita per colpa delle due stagioni finali. Una serie tra le più iconiche di sempre rovinata da quel maledetto finale che ha destabilizzato i fan di tutto il mondo ancora molto delusi e amareggiati.
Il caro buon vecchio George, se ne sta bello sereno e tranquillo ad osservare e a fatturare con gli spin-off, del libro non c’è ancora traccia e lui è terrorizzato di sbagliare e di deludere i fan, oppure di scrivere qualcosa di talmente assurdo e opposto alla serie da uscire ancora peggio. L’importante e non fa come la serie e non perdere le proprie caratteristiche che hanno reso famoso si suoi libri, non perdersi nel finale, rompendo tutte le regole di cinismo e sadismo alla George Martin.
Uno dei tanti elementi che ha dato una svolta negativa nella serie è la relazione amorosa tra Daenerys e Jon Snow, i due personaggi preferiti dal pubblico della serie, che poi si scoprirà essere parenti e rendere così il colpo di scena ancor più clamoroso, tipo il film Old Boy. Eppure ha fatto un effetto opposto, telefonato, fan service per nulla in stile trono di spade in quel momento. Ok la resurrezione in stile Gesù, però dopo si è puntato più a fare Beautiful che altro, con la necessità di far vedere il culo di Jon Snow.
Non c’erano più le morti improvvise, violente e clamoroso, ormai i protagonisti erano imbattibili ed è tutto partito dal quella maledetta storia d’amore, anche se la serie stava già andando verso il basso. Ma questo penso sia già stato detto e ridetto, con la ferita ancora aperta in molti di noi. Daenerys doveva continuare il suo dominio, la sua forza di dominare lei sugli uomini, doveva avere un cuore di ghiaccio, e non innamorarsi di Jon Snow, magari usarlo per i suoi scopi si, ma non ci voleva una storia di amore.
Secondo qualche indiscrezione, forse creata per attirare l’attenzione sui libri, sembrerebbe che nelle prime intenzioni degli autori del trono di spade, Jon Snow avrebbe si dovuto avere una storia d’amore, ma non con Danerys, bensì con la sorellastra Arya Stark. Questo sarebbe stato abbastanza scioccante e inquietante come altri aspetti delle prime stagioni, dove dopo un incesto Jamie butta giù un bambino dalla torre. La gente vuole quello stile li, e per quanto assurda la teoria di incesto tra Arya e Jon, avrebbe avuto un effetto e un impatto diverso nella serie.
Per il pubblico era ancora più disturbante, perché l’attrice che interpreta Arya è molto piccola, bassa e sembra essere molto più giovane di quello che è realmente, poi fin dall’inizio con Jon c’era un vero e proprio affetto fraterno, avrebbe fatto davvero uno strano effetto. Ma sarebbe stato in un certo senso più canonico e idoneo allo stile del resto della serie. Questo ovviamente poi avrebbe cambiato di molto la trama, rendendola forse ancora più complessa e dalla difficile soluzione finale. Non vorrei essere nei panni di Martin, sincero.
Affascinante come a distanza di anni escano fuori rivelazioni di questo tipo, forse lo fanno per ricordare a tutti il nostro dolore verso il mal riuscito finale di stagione, o forse lo fanno appunto per attirare l’attenzione sui libri in uscita e sulle future serie spin-off che hanno in programma. Sicuramente House Of Dragon sta riscuotendo successo, questo vuol dire che con il giusto stile e dinamiche, il format Trono di spade funziona alla grande.
Quindi dopo la rivelazione Jon Snow doveva avere una storia d’amore con Arya Stark, aspettiamoci altre rivelazioni sconcertanti. Un Gossip nel fantasy di cui non avevamo bisogno, ma che evidentemente va tanto di moda.
GLI ANELLI DEL POTERE, così avrebbe dovuto chiamarsi se veramente non avesse nessun collegamento con i film di Peter Jackson com’era dichiarato dai produttori prima dell’uscita della serie. Invece le citazioni sono tante i collegamenti molti ed un mix tra cosa canoniche dei libri e cose nuove e totalmente inventate. Invece nel titolo c’è “Il signore degli anelli”, per dargli una collocazione, per far capire al pubblico di cosa si tratta e a cosa è collegata.
Una lotta di diritti che ha portato questa serie ad avere i diritti per il signore degli anelli e non per il Silmallirion, libro fondamentale di Tolkien se si vuole parlare della prima e seconda era del mondo da lui creato. In questa serie ne esce fuori un mix pericoloso, tra elementi canonici, collegamenti al film e citazioni e elementi e personaggi totalmente inventati.
Si fa una grande confusione e la voglia di soddisfare tutti ha fatto si che la serie viene molto criticata per la sua storia, per gli elementi di fantasia e per i dialoghi davvero poveri e che non portano a nulla. Questa non scelta, di prendere una determinata posizione, ha reso parti della sceneggiatura molto spoglie e senza un chiaro obiettivo, rendendo i colpi di scena molto deboli e di poco effetto. La verità è che chi non ha letto i libri si sarebbe stupito comunque, ma chi gli ha letti, se tutto fosse stato canonico si sarebbe annoiato. Niente teorie su internet e niente commenti negativi sulla trama, nessuno avrebbe parlato di questa serie e Amazon non avrebbe ottenuto pubblicità.
Quindi la scenografia serve per meravigliare e conquistare tutti, per mettere d’accordo esperti e non esperti del mondo di Tolkien, mentre la trama e la sceneggiatura vengono proposte per far discutere di sé, per muovere il pubblico sui social e sui siti di recensioni. Tutta una grossa operazione di Marketing. Mi immagino il putiferio che avrebbe creato il signore degli anelli fatto adesso, poco inclusivo, poche donne, e poi l’assenza di Tom Bombadil sostituito in pratico dalla donna elfica figlia di Steve Tyler che fino a quel momento aveva visto solo il meteorite di Armageddon. Sarebbe stato distrutto dai fan stessi, come in effetti successe, ma internet non aveva la potenza che ha adesso e nessuno ci fece caso. Non che voglio paragonare i due prodotti, ma è solo uno spunto di riflessione.
Fatta la premessa del perché di alcune scelte di sceneggiatura, passo nello specifico a parlare di ciò che secondo me poteva essere fatto meglio e migliorato.
GALADRIEL Lei è sicuramente uno dei personaggi che ha fatto più discutere, in negativo, fin da subito molto forzata in un ambiente simile che discosta non solo dagli Elfi di Tolkien ma dagli elfi di tutti i mondi Fantasy, rendendola una “Katniss Everdeen de Fregene”. Sempre indisposta, aggressiva, spavalda un girl power potentissimo e attualmente inutile ai fini della trama. Una Giovanna D’Arco ma con una sete di vendetta inarrestabile e a volte davvero senza senso. Lei doveva essere il cardine della sapienza e pacatezza degli Elfi, si un leader, magari anche brava in battaglia, ma le scelte dovevano avere un senso differente. A partire dall’inizio. Una Galadriel sì in cerca di vendetta, ma più preoccupata per le soldi della terra di mezzo, più riflessiva e meno impulsiva, sensuale e delicata che ammalia le persone grazie ai suoi poteri e alla sua conoscenza e forte in battaglia quando serve. Non una ragazzina, ma una donna che sa praticamente tutto di ciò che la circonda.
La parte iniziale sarebbe stata bella un po’ più lunga, un più di spiegazioni per inserirci in questo mondo con qualche conoscenza di base in più. Poi avrei evitato la parte della cascata, la lotta con il troll e sarei passato subito ad una Galadriel malinconica, pronta a salire sulla nave e cambiare vita, un dialogo con Elrond (attore sbagliato) in cui le spiegava le sue perplessità e la sua convinzione che Sauron fosse ancora vivo. L’incontro con Halbrand l’avrei fatto un po’ più credibile (?). Sarebbe stato bello un confronto in mare tra uomini ed Elfi, con la barca di Halbrand distrutta, con lui e gli altri che chiedono aiuto perché stanno fuggendo da un attacco di orchi nella loro terra del sud. Qui Galadriel capisce che non può lasciare la terra di mezzo perché Sauron è ancora vivo, si butta in acqua e raggiunge la barca mezza distrutta di Halbrand e altri uomini. Toglierei la parte del mostro marino, inutile e senza senso e farei una scena di dialogo tra Galadriel e Halbrand in cui si vede che l’atteggiamento di Halbrand cambia totalmente quando capisce chi è Galadriel. I due si imbattono in una nave Numeroniana con a capo Elendil proprio come nella serie.
HALBRAND a parte il finale, il personaggio, mi è piaciuto molto, forse uno di quelli che ha fatto i dialoghi più sensati e che hanno caratterizzato il suo personaggio, mi è piaciuta anche la serie di indizi che lui fosse Sauron, ma allo stesso tempo speravo che fosse un inganno per il pubblico e che lui non lo fosse davvero. Avrei sfruttato di più le caratteristiche da Sauron per renderlo un uomo dai facili inganni, persuasivo e traditore. Arrivato a Numenor intuisce la sua occasione e pur non essendo il vero re delle terre del sud, inganna Galadriel e le fa credere di esserlo per prendere potere e avere una vita migliore da quella di un semplice fabbro. Come già detto in un altro articolo, mi sarebbe piaciuto molto se lui fosse stato il re dei morti presente nel signore degli anelli. In questo modo poteva essere lui a forgiare Narsil per Elendil, sempre per farselo amico, prendere lezioni da fabbro da Celebrimbor (che avrebbe mostrato tutte le sue abilità e non la sua totale incapacità come nella serie) e poi essere scoperto da Galadriel non come Sauron, ma come un impostore che faceva finta di essere re delle terre del sud, ma a quel punto gli elfi decisero di lasciarli quel titolo, perché serviva un nuovo re degli uomini per quelle terre così vicine e parte ormai di Mordor. Un colpo di scena che ci avrebbe fatto capire il personaggio, che tende a farsi i propri interessi personali e che è facile che non mantenga le promesse e lasci appunto in futuro, Elendil e gli altri, soli contro Sauron. Diventando la spada, simbolo del suo tradimento.
ELROND L’attore non mi piace, il personaggio per come è stato impostato invece nella serie si, l’ho trovato molto diplomatico, calmo e pacato e i suoi dialoghi abbastanza convincenti. Forse in questo caso più un errore di cast, non per colpa dell’attore, ma per le caratteristiche fisiche, lontane da quelle dell’immaginario degli elfi. Le scelte a riguardo possono anche rimanere quelle fatte nella serie, forse un po’ meno potere mistico al Mithryl, bello il rapporto con Durin IV anche lui giusto e adatto alla trama.
Questa serie è piena di personaggi, molto di essi si perdono nei meandri della trama ed è facile che non si capisca il loro vero carattere.
ELENDIL Forse uno degli attori più azzeccati, un bel personaggio da quando compare che man mano però perde potere e consistenza, mi sarebbe piaciuto di più un personaggio alla “Napoleone” un forte generale che già a Numenor avesse grande potere e seguaci e che da un momento all’altro avrebbe potuto prendere la città sotto il suo controllo e potere. Il resto delle caratteristiche mi sono piaciute, tranne la reazione un po’ “debole” per la possibile morte del figlio. Me lo aspettavo più autoritario e forte.
ISILDUR è uno di quei personaggi che si perde un po’ nella trama, difficile da capire, avrei sfruttato la sceneggiatura per far capire che è un personaggio che facilmente si fa tentare dal male, e avrei anche fatto intuire che ha sete di potere, invece che puntare sull’avventura e il ragazzo ribelle. Non avrei assolutamente fatto la finta morte dopo il vulcano, inutile e senza possibile illusione verso il pubblico. Volevo vedere più un ragazzo ambizioso e furbo tipo un venditore di trading online che invece un Maranza ribelle. Sarebbe stato bello che magari fosse lui a rubare uno dei sette Palantir e portarlo nella terra di mezzo.
TAR-MIRIEL Non mi ha convinto sotto molto aspetti, bello il lato autoritario e la sua forza, ma allo stesso tempo io mi voglio innamorare! il pubblico si vuole innamorare di certi personaggi, anche solo partendo dal loro lato estetico! Deve essere ammaliato e manipolato dalla bellezza e il potere di alcune donne. Fa parte del gioco da sempre, e non vedo perché annullare queste caratteristiche e fare per forza le donne guerriere. Non mi ha convinto nelle scelte e nei dialoghi, e non l’avrei fatta andare con l’esercito nelle terre di mezzo, esercito che avrei fatto molto, molto più grande e di impatto visivo. Non mi è piaciuta la parte delle navi che esplodo, alcuni personaggi che non danno nulla alla trama. Ovviamente se non andava in battaglia avrei tolto anche la parte in cui rimane ceca.
ARANDIR non mi è dispiaciuto, un personaggio per darci una visione nelle terre del sud, un po’ spoglie di persone, avrei preferito una città più articolata che quattro case, le scene con la sua presenza sono un po’ troppo acrobatiche, ma nel complesso non mi sono dispiaciute. La storia d’amore in cui è coinvolto non mi ha dato le giuste emozioni, dialoghi troppo banali e spenti.
ADAR mi è piaciuto, sia l’attore che la sua storia e le sue scelte, ben caratterizzato, coerente e le scene in cui lui è presente difficilmente sono stupide e banali. Un villain un po’ debole ok, ma anche ottimo stratega ed è uno dei personaggi di successo utile anche per la seconda stagione. Un’ottima idea che da un tocco in più alla storia, ottima la scelta dei tunnel e l’esplosione del vulcano. Sarebbe bello che in realtà lui è convinto di aver sconfitto Sauron, ma n’è diventato inconsciamente suo suddito.
NANI La parte dei nani non mi è dispiaciuta, ma ha perso troppo valore nel finale, volevo che gli anelli venissero forgiati grazie agli sforzi per estrarre il Mithryl e che ci sia di più un gioco di amicizia a corruzione alimentata sempre dietro alle quinte da Sauron.
L’UOMO METEORA essenzialmente comporta tutta una parte che non mi ha molto convinto e che ha un po’ spento il mio entusiasmo verso la serie, tutta la parte dei Pelo Piedi e noiosa e alquanto inutile, non da nulla alla trama e alla storia e vengono forse mostrati anche troppo. La coppia al femminile di Frodo e Sam non mi ha convinto e ogni volta i dialoghi erano davvero inutili e le scene non hanno portato a nulla. Bella l’idea di portare un Istar nella seconda era, è un po’ espediente per aggiungere un po’ di curiosità in più. Avrei tolto i Pelo Piedi, e gli avrei mostrati solo nel finale. Il mago l’avrei si fatto confuso nei primi episodi ma consapevole già del proprio obiettivo, che sarebbe stato bello quello di trovare le persone più vecchie della terra di mezzo per capire il suo ruolo e per cosa fosse stato mandato li. Mi sarebbe piaciuto fosse Saruman e non Gandalf, in modo di poter osservare il suo cambiamento verso il lato oscuro, come Anakin Skywalker, o come Walter White, storie che funzionano sempre, mostrare perché qualcuno diventa cattivo. Un viaggio che ci permetteva di vedere un po’ di luoghi e conoscere bene i territori di questo mondo. L’uomo meteora avrebbe viaggiato per le terre di mezzo chiedendo dove fosse il boscoverde e la vecchia foresta, per incontrare poi gli Ent e Tom Bombadil chi gli avrebbero dato una direzione per capire il suo ruolo, nel viaggio, sul finale della prima stagione avrebbe trovato nelle vicinanze dello sbarco dei Numeroniani con Galadriel un Palantir portato li da Isildur per colpa della sua bramosia e perso da lui stesso per colpa della sua distrazione da giovane guerriero figlio di Elendil. Questo avrebbe dato l’indizio che quello stregone potesse essere davvero Saruman.
SAURON è ovviamente il personaggio più iconico e quello su cui la serie ci ha giocato di più, lasciandoci nel mistero e creando un colpo di scena che purtroppo a mio modo di vedere non ha funzionato benissimo come già detto in altri articoli. Non mi è piaciuta la scelta di Halbrand e per come è andata la storia e una scelta senza senso, che ha accelerato solo nel finale, con delle palesi rivelazioni, non mi è piaciuta l’escalation con tempistiche strane. Troppo annunciato in un colpo di scena che visivamente è stato ben costruito ma che non ha stupito nessuno. Stesso difetto dell’uomo meteore, troppo banale e ovvio fosse Gandalf. Io avrei sfruttato un po’ di più la storia di Annatar, in questo modo avevi diversi su dubbi su chi potesse essere Sauron, tra Halbrand, l’uomo meteora e magari anche il figlio Ar-Pharazon che poteva essere creato in modo che sembrasse che condizionasse molto il padre e che magari aiutasse Isildur a rubare un Palantir. Avrei creato un altro personaggio, uno dalle sembianze elfiche, molto bello e affabile, un personaggio che si vedeva poco, ma che era sempre al fianco di Gil-Galad e Celebrimbor. Un personaggio inventato con un nome anch’esso non presente negli scritti di Tolkien, che si lasciava qualche indizio della sua possibile identità, ma che apparisse talmente poco e con poca importanza che i sospetti su di lui sarebbero stati pochi anche se magari evidenti. Un personaggio che rimane dietro le vie ma che già dal secondo episodio da l’idea di forgiare gli anelli. Nell’episodio finale quando Galadriel torna con Halbrand da Gil-Galad e Erlond, Halbrand stesso riconosce quell’elfo e lo chiama Annatar, perché conosciuto anni prima nelle terre del Sud e si faceva chiamare con quel nome. Sarà Annatar stesso a mettere il dubbio a Galadriel che Halbrand non è quello che dice, ma in realtà è un semplice fabbro. In questo modo i lettori di Tolkien scoprirebbero che quell’elfo misterioso è Sauron, mentre gli altri verrebbero magari aiutati da uno zoom sugli occhi dove in fondo alla pupilla si vede il famoso occhio di Sauron, una scena di effetto. In questo modo la prima stagione finisce con l’angoscia di sapere che Sauron è tra gli elfi e che gli porterà a forgiare gli anelli. Con loro ancora inconsapevoli della vera identità di Annatar.
FORGITURA ANELLI E MITHRYL Ovviamente anche queste scelte non mi sono piaciute e mi mettono un po’ di preoccupazione per le stagioni successive. Non mi è piaciuto che sono stati forgiati in fretta e furia e che solo gli elfi per adesso li hanno. Halbrand ha detto due cavolate e il grande fabbro Elfico Celebrimbor è apparso un po’ stupido e senza abilità. Non mi è piaciuta la scelta e ha penalizzato tutto ciò che è sembrato prima. La serie doveva essere formata da due fronti narrativi, quello di Erlond che riguardava la forgiatura degli anelli e quello di Galadriel che riguardava l’avanzata del male nelle terre di mezzo, con il finale che riuniva le due dinamiche. Il Mithryl troppo potente e nessuno sapeva come usarlo, non mi piace che sia la salvezza degli elfi, ma dovrebbe essere qualcosa di più generale, come un materiale che potrebbe aiutarli a sconfiggere il male.
Mi sarebbe piaciuto di più così, Gil-Galad, Celebrimbor e Erlond sono a colloquio, inconsapevoli che Galadriel sia a Numenor. Essi sono molto preoccupati, perché sembra che il male stia tornando e lo percepiscono con grande forza sembra che il male sia molto vicino a loro. Spinti dalla paura sanno che devono fare qualcosa al più presto. Annatar che viene chiamato Valomir alimenta la paura con la sua ansia, appare come un elfo molto spaventato dalle forze del male e sottolinea che Galadriel aveva ragione, in più fa capire che delle volte la miglior arma di difesa siano le armi e la guerra, muoversi prima del nemico. Per un po’ lui non si vedrà più. Erlond parte con un gruppo di Elfi alla volta di Kazad-dum per incontrare Durin IV e chiedergli aiuto per una possibile alleanza tra nani e Elfi nella lotta contro il male. Come nella serie Durin gli mostra il Mithryl e Erlond intuisce che potrebbe essere un materiale molto utile per la lotta contro il male. Celebrimbor spinto segretamente da Valomir (Annatar) vuole quel materiale perché crede che forgiato con altri metalli potrebbe avere dei poteri davvero utili e sconfinati. La forte paura degli elfi che il male si stia avvicinando inizia a creare in loro una forte voglia di proteggersi. Mentre Erlond fatica a prendere il Mithryl dall’amico nano, inizia a notare che il materiale corrompe le persone e lo vede nella bramia dei nani di scavare per trovarne altro, a differenza della serie il re Durin III vuole scavare ma lo vuole tutto per se, per difendersi da tutti i nemici che vogliono distruggere i nani. Erlond convince Gil-Galad a desistere, mentre Celebrimbor spinto da Valomir fa dei piccoli esperimenti già con la scaglia ricevuta da Erlond a sua insaputa. I nani estraggono altro Mithryl, ma alcuni di loro sembrano diversi, tra cui re Durin. Gli elfi pensano che dietro a questa corruzione ci sia Sauron e non il materiale stesso e grazie a Durin IV, grande amico di Erlond riescono a far uscire una piccola quantità di Mithryl dalle miniere. Spinto da Celebrimbor a meno cosi sembra, Valomir convince Gil-Galad e Erlond che la soluzione migliore sia creare qualcosa in dono ai capi delle diverse fazioni, per avere tutti potere e allearsi poi contro il male. Ma gli elfi vorrebbero creare un solo oggetto una grande corona come simbolo di potere e custode del bene nelle terre di mezzo. Galadriel arriva a Eregion con Halbrand e raccontando ciò che è successo non fa altro che alimentare la fretta e la voglia di muoversi in fretta per contrastare l’ascesa del male. Valomir ormai conosciuto come Annatar convince Galadriel e gli altri a forgiare gli anelli del potere in modo da unire tutti i popoli contro un unico male. Mentre incanta tutti con le sue parole Annatar prende del Mithryl che solo agli occhi più attenti si vede sparire nelle sue tasche. La serie finisce con l’inizio della forgiatura degli anelli. Con Annatar tra gli elfi e con Gil-Galad che inizia a sospettare di lui e che sembra l’unico a non essere contaminato dalla corruzione del Mithryl.
LE TRE SACERDOTESSE forse sono i personaggi più inutili della serie, veramente un mistero del perché siano state collocate all’interno della trama, ne prendo spunto per creare un personaggio che poteva avere più un senso, un uomo dalla magia nera, alto con gli occhi grigi e capelli chiari, un uomo del nord di discendenza Dunenain ma che era stato corrotto da Sauron. Questo personaggio, scortato dalle due sacerdotesse sarebbe stato come nella serie all’inseguimento dell’uomo meteora, in modo da distruggerlo prima che i suoi poteri crescano. Nello scontro finale si vede che Saruman è un po’ affascinato dai loro poteri oscuri, ma grazie ai suoi poteri e grazie alle rivelazioni del Palantir ritrovato, riesce a distruggere le due sacerdotesse e rovinare il viso e la pelle del suo nemico. Esso si intuisce che sarà il re stregone.
AR-PHARAZON Non mi ha convinto molto, però è un personaggio abbastanza strutturato e si capiscono le sue intenzioni e la voglia di potere su Numenor, avrei lavorato di più sul figlio, sul suo carattere e sulla sua voglia di potere, tanto da corrompere anche il padre a prendere determinate scelte. In modo da poter illudere il pubblico che sia Sauron, per scoprire che era corrotto da lui, tramite il Palantir che si trova nella torre. Anche da lontano Annatar, cioè Sauron inizia ad influire su Numenor.
I DETTAGLI Nel corso della serie ci sono altre piccole cose che non mi hanno convinto ovviamente, mi è piaciuta la stesura generale ma alcune scelte proprio non le ho capito, hanno ridicolizzato un sacco di personaggi. Anche nell’esplosione del vulcano sarebbe stato più idoneo che qualcuno si accorgesse dello scambio tra la spada/chiave e l’accetta, magari con Galdriel che cavalca, ma che non fa in tempo ad arriva alla torre e a evitare la tragedia, magari con Halbrand che intanto cerca in qualche modo di salvare il proprio popolo ma involontariamente non sapendo cosa sta per accadere fa morire più persone. Dettagli che caratterizzano di più i personaggi. La voglia di Galdriel di salvare tutti andando incontro alla diga anche se sa che ormai è impossibile, e Halbrand che vuole diventare un leader, un re, ma che fallisce nel proteggere il suo popolo e fa salire il sospetto nei suoi confronti. Elendil che magari in un gesto eroico invece si dimostra un vero leader, mentre il figlio Isildur che magari pensa più a se stesso e da egoista si mette in salvo. Piccoli gesti in un due minuti di scena che avrebbero caratterizzato e non poco i personaggi. Magari la mamma di Theo che muore e crea in lui una forte sete di vendetta contro Adar, per poi diventare in futuro un Nazkul. Piccolezze ma che potrebbero aiutare la trama ad avere sprint diversi anche per le stagioni successive.
Non dico che le mie idee siano perfette, sono piene di difetti, ma penso che diano più un senso di trama concreta, meno fantasiosa, più sulle onde di Tolkien con ovviamente qualche cosa non Canonica, una trama che usi si il chi è Sauron, ma che ci crei un senso di forte curiosità anche per la seconda stagione, con gli anelli che devono essere forgiati con lui li tra gli elfi, con Halbrand che comunque ha ingannato Galadriel e se può lui potrebbe farlo anche Sauron con tutti come sta facendo. Con la corruzione del Mithryl che inizia a farsi sentire e il potere di Sauron che cresce, con il viaggio di Saruman per capirne la sua evoluzione, con un possibile re stregone. Con il figlio del futuro re di Numenor che è già corrotto dai piani di Sauron e con Erlond che con la pace come obiettivo ha spinto anche lui per la creazione degli anelli. Il senso di colpa che affligge tutti e nessuno non è colpevole, ma lo sono tutti in piccola parte.
La serie invece a buttato tutto su Galdriel, annullato parecchi personaggi, e dato peso ad altri che non hanno portato nulla alla trama, poche battaglie, poca guerra, con un budget cosi non me l’aspettavo, ci stanno le citazioni, ma almeno non dire che non c’entrano nulla dai film di Jackson. Il finale non mi ha convinto e ho paure che per le premesse, anche le altre stagioni non riusciranno a riscattarsi. Anche se ho ancora fiducia nella serie e non essendo uno che sa tutto dei libri, non so in diretta cosa è canonico o cosa non lo è, forse questo mi pesa meno nella valutazione.
FANTASCENEGGIATURA: Tempo fa si era parlato di un possibile film su Crash Bandicoot, notizia sparita del tutto dai radar da due anni. Ma come potrebbe essere questo film?
Crash Bandicoot è forse uno dei giochi più iconici e popolari del mondo, con un successo clamoroso a fine anni ottanta e inizio duemila. Un videogioco con molti personaggi particolari, tra cui il suo protagonista, spesso da molti paragonato a Sonic, di cui hanno già fatto un film.
Circa tre anni fa, si iniziò a parlare di un possibile film con protagonista Tom Holland a Jason Momoa, notizia che fece molto clamore, ma di cui si persero quasi subito le tracce, mentre il videogioco si rilancia, con un nuovo capitolo.
Crash Bandicoot ha infinite possibilità, ma effettivamente, farne un film non è una delle cose più semplici del mondo, perché a differenza di Sonic, è difficile collocare i personaggi in un mondo reale, fare quindi un misto di CGI e attori realistici. L’idea quindi, potrebbe essere quella di creare un prodotto simile a Space Jam o a qualcosa di simile all’ultimo Jumanji.
L’idea di spostare il particolare e pazzo Crash lontano dal suo mondo potrebbe essere carina, ma allo stesso tempo, forse, toglierebbe un po’ tutto il fascino del suo mondo, fatto di animali parlanti e personaggi davvero strampalati. Difficile anche strutturare una storia che possa risultare del tutto convincente. Forse per questi motivi, non si è fatto nulla.
Il punto centrale della storia dei videogiochi, è sempre stata la rivalità tra Cortex e Crash, e penso che anche nel film debba essere così, ma come mostrare il mondo di Crash Bandicoot in un film?
Tom Holland già presente in un film Naugthy Dog come Uncharted sarà il protagonista nel film, potrebbe essere un esploratore con il suo compagno di avventura Jason Momoa che durante una ricerca scientifica nel pieno della foresta amazzonica, si imbattono in una strana tribù.
Questa Tribù è comandata da un grande capo, che non lascia quasi mai la sua capanna, un uomo imponente e custode di sapienza e poteri particolari, chiamato da tutti Papu Papu. Capo sciamano che ama dormire e mangiare e odia praticamente chiunque lo disturbi. Egli afferma che nei suoi sogni, grazie alle due maschere venute dallo spazio, può viaggiare nei suoi sogni e vivere in quella che chiama, Insanity Island. Nel tempio indigeno, infatti ci sono due grandi Maschere, più grandi di un viso umano, dai poteri sovrannaturali.
Le due maschere, sempre stando a Papu Papu, sono le maschere che dividono e regolano il bene e male sulla terra e che solo grazie all’equilibrio, il mondo non può essere distrutto dalle forze del male. Le maschere sono ovviamente Aku Aku e Uka Uka. Affascinati dalla storia, i due esploratori, durante una notte di luna piena, decidono di provare le due maschere.
Improvvisamente vengono trasportati in mondo parallelo, dove si ritrovano nel mondo di Crash Bandicoot. Con due nuovi personaggi creati appositamente per il film, iniziando così tutta la parte in CGI del film.
Si ritrovano nel bel mezzo di una gara di Kart, in cui al loro fianco ci sono proprio Crash e Cortex che stanno lottando contro uno strano e potente nemico comune, una specie di alieno chiamato Oxide, la gara finisce in favore di Crash, grazie all’aiuto dei due esploratori catapultati appena qualche minuto prima in quel mondo. Scoprono fin da subito che Cortex non è quello che sembra e che era loro alleato solo perché avevano un nemico comune.
Sconfitto Oxide, i due protagonisti conoscono un po’ meglio questo mondo e notano tutta la sua follia, con personaggi assurdi, e con una lotta particolare per mantenere il potere, una strana lotta tra bene e male. Così Aku Aku e Uka Uka, litigano come sempre e pretendono che una volta per tutto l’equilibrio sia spezzato, e in base a chi vincerà si avranno conseguenze sul mondo. Inizia così il Bash, un torneo a squadre con delle prove molto particolari.
Tutte le prove del videogioco Crash Bash, e di altri videogiochi della serie, riprodotte nel film, con i due protagonisti che dovranno aiutare Crash a salvare il suo mondo e il loro di conseguenza. Ritroveranno e incontreranno tutti i personaggi della saga.
Naturalmente il bene vince sempre e riusciranno a superare tutte le prove con una finale che ricorderà qualche prova iconica dei videogiochi, magari con uno scontro tra Crash e Cortex. Ovviamente questa è tutta fantasia, non c’è più nessuna conferma di un possibile film, però mi piacerebbe vederlo così, unico e particolare. Un videogioco che in molti hanno amato e che in molti sarebbero curiosi di vedere sul grande schermo.
FANTASCENEGGIATURA: Uno dei film più iconici di Ridley Scott avrà un sequel, forse ambientato vent’anni dopo il film originale.
Inutile dirvi di cosa si tratta, Il gladiatore è uno dei film più famosi della storia recente, un bellissimo film che ha reso Ridley Scott uno dei registi più acclamati di Hollywood, collegato inevitabilmente a film storici da quel giorno.
La bellezza del Gladiatore era la sua epicità, ogni scena era amplificata da una colonna sonora strabiliante diretta da Hans Zimmer, e dalla trama gloriosa che ci riportava nell’antica Roma, dopo anni che i Kolossal stavo ben lontani da quel mondo. Roma è affascinante, si potrebbero fare mille film a riguardo e non stancarsi mai di raccontare storie è così che nasce l’idea del Gladiatore 2.
No, in realtà il Gladiatore 2 è puramente una grande mossa commerciale, un pubblico assicurato, un ritorno ai film storici e una visione di Scott dell’antica Roma, non ne avevamo bisogno, perchè questi sono film che non andrebbero mai toccati, ma il nome della “pellicola” vende un sacco e quindi ormai è ufficiale che il Gladiatore avrà un sequel.
Ridley Scott sempre al comando, Russell Crowe Massimo Decimo Meridio sarà il produttore esecutivo, però dopo le riprese di Kitbag, il film sull’ascesa di Napoleone, con protagonista Joaquin Phoenix. Quindi quando finiranno le riprese di Kitbag partiranno quelle del Gladiatore 2.
Dalle prime teorie, sembrerebbe che lo sceneggiatore sarà Peter Craig, autore di recente di The Batman e Top Gun: Maverick. Compito difficile per uno sceneggiatore che deve fare un sequel di un film che difficilmente può averlo. La storia si svolgerà vent’anni dopo gli avvenimenti del primo film e seguirà le vicende di Lucio, il bambino già presente nel primo film e nipote di Commodo.
COLLOCAZIONE STORICA
Il primo film prese spunto dal fatto che l’imperatore Commodo fu assassinato da un ex-Gladiatore, tale Narcisso, naturalmente tutto il resto della storia è sceneggiata e inventata e solo in parte descrive la Roma di quel tempo. Essendo un sequel sarà impossibile distaccarsi troppo dalla storia reale della Roma di quel periodo. In quegli anni dal 182 D.C. al 202 D.C. non furono anni molto sereni, al potere c’era Settimio Severo, un imperatore che riprese i pieni poteri, escludendo quasi del tutto il senato, detto in parole povere. Riprese la persecuzione contro i cristiani il che potrebbe essere uno spunto interessante, ma a parte questo non ha il fascino folle di Commodo e il protagonista Lucio difficilmente potrà avere il fascino glorioso di Massimo Decimo Meridio. Quindi siamo nel 202 D.C. potrebbe essere interessante esaminare il rapporto tra i figli dell’imperatore che dopo la sua morte, uno dei due Caracalla, uccise l’altro Geta.
COSA POTREBBE FARELUCIO?
Se il film fosse ambientato nel 202 A.C. la famiglia Antonina non avrebbe più potere a Roma, molto probabilmente qualche membro nel senato, ma sarà sicuramente stata una famiglia facoltosa a stretto contatto con i successivi imperatori. La morte clamorosa di Commodo come vista nel film, avrebbe creato non pochi problemi a Roma, dove un soldato tradito, un generale dell’esercito, divenne Gladiatore per trovare vendetta. Quindi guerra civile inevitabile con un forte contrasto tra politica e esercito. Lucio seguendo le orme di Massimo, potrebbe essere un generale romano, ma visto il suo alto rango sociale, si potrebbe immaginare che sia stato assegnato come guardia e protettore del figlio dell’imperatore. Caracalla in quegli anni aveva solo 14 anni, ma proprio nel 202 D.C. si sposò con la giovane Fulvia Plautilla anche lei solo 14enne e riluttante nei confronti di Caracalla. Il matrimonio può essere parte della trama, perchè particolare con un gigantesco banchetto a base di cibo crudo o addirittura vivo. Tra i due non scorreva buon sangue tanto che nel 205 il divorzio, poi Plautilla venne esiliata a Lipari per poi essere giustiziata nel 212 quando Caracalla divenne imperatore.
Detta così si potrebbe già intuire come potrebbe andare la trama, Lucio prende le parti della giovanissima moglie di Caracalla, e per punizione non viene esiliato ma mandato a combattere come Gladiatore nel Colosseo. Un classico del sequel riutilizzare parti del primo film. Il problema del film il Gladiatore è proprio questo. Se parli di Gladiatori vieni accusato che è uguale al primo, se non lo fai vieni accusato che non c’entra nulla con i Gladiatori e quindi il titolo serve solo a fare soldi. Il pubblico vuole battaglie, mi piacerebbe vedere un inizio con un forte contrasto, il lusso sfrenato del matrimonio con la dura vita del legionario che sta combattendo una battaglia.
Un Lucio buono, a favore della libertà di credo che salva i cristiani dalla persecuzione, protettore di Caracalla, ma che trama dietro all’imperatore Settimio Severo. Rispetto al primo vorrei vedere più sfumature della Roma di quel tempo, sempre mantenendo un ritmo incalzante. Una battaglia, uno scontro di idee, e i combattimenti tra Gladiatori erano gli elementi cardine del primo film, esaltato dalla epicità delle parole e dei momenti.
Lucio dovrà rappresentare la reincarnazione di Massimo, con la sua visione di una Roma onesta, pura e libera, in contrasto con la visione dittatoriale di Settimio Severo, con magari il finale ambientato in Britannia, in una grande battaglia, dove l’imperatore perde la vita proprio per mano di Lucio, che tradisce Roma per non tradire i propri ideali e tornando in città con tutto il favore dell’esercito, esercito che storicamente era grande amico di Caracalla.
Quindi ricapitolando, Lucio soldato protettore di Caracalla, viene fatto combattere come Gladiatore per aver preso le parti della moglie esiliata del figlio dell’imperatore. Se sopravvivrà a tre scontri nel Colosseo sarà libero, ma non del tutto, sarà libero di andare in battaglia in Britannia come umile soldato romano. Tutto l’esercito lo ricorda però come “erede” di Massimo Decimo Meridio e si schiera con lui, si ribellano, uccidono Settimio Severo e vanno a Roma per riprendersi il potere.
Settimio Severo fece molte campagne militari nella Britannia Romana, l’odierno Regno Unito, soprattutto al nord del paese, nelle zone della Scozia e del famoso vallo di Adriano, una location sicuramente suggestiva, che potrebbe dare un tocco in più al film e mostrarci la vastità dell’impero romano. Nella storia originale l’imperatore morì per malattia, nella odierna York. I suoi figli erano presenti con lui in quelle guerre. Nella trama che sto immaginando per il sequel del gladiatore invece, mi immagino un Lucio che rivolta l’esercito contro il proprio imperatore, mentre Caracalla se ne sta beato a Roma tra sfarzo e ricchezza. Come all’inizio del film si ripete il contrato tra la battaglia e la bellezza e il lusso di Roma, con magari un Caracalla immerso nelle sue terme.
Roma è meravigliosa, ciò che il film ci ha dato è solo una rappresentazione gloriosa del Colosseo, come giusto che sia, questo film però ci può mostrare altre meraviglie di Roma, come ad esempio le Terme di Caracalla. Un film che visivamente ci potrà sicuramente stupire, sia nelle battaglie che negli scontri nella famosa arena, ma che allo stesso tempo ci mostrerà la bellezza dei monumenti del tempo. Sarebbe bello anche uno discorso tra Caracalla e Lucio sulla grandezza di Roma e ciò che rappresenta per entrambi, solo loro due che parlano al centro del Pantheon per poi inevitabilmente uccidersi a vicenda, proprio come nel primo film, con i due nemici che soccombono.
Chi potranno essere gli Attori principali?
Come attore protagonista, nel panni di Lucio, nonché nipote dell’unico e vero imperatore Marco Aurelio, io metterei Chris Hemsworth, c’è una lontana somiglianza con il bambino, ha un ottima fisicità, è un ottimo attore e può davvero essere perfetto per questo ruolo. Connie Nielsen dovrebbe essere riconfermata nel ruolo di Lucilla, figlia di Marco Aurelio e sorella di Commodo, nonché madre del piccolo Lucio. Dopo la morte di Massimo Decimo Meridio, il figlio di Lucilla, non solo vuole diventare un generale romano, ma prende anche il nome del suo “idolo”, chiamandosi Lucio Aurelio Decimo Meridio. La volontà della madre però lo fa subito rientrare a Roma dopo anni di battaglie, per proteggere il giovane Caracalla.
Per interpretare Caracalla, a livello estetico sarebbe stato perfetto Jamel Debbouze che è perfettamente identico, ma purtroppo troppo vecchio per questo ruolo.
So che Hollywood non darà peso a queste cose, già non l’ha fatto nel primo, e il Gladiatore non è molto storico, però mi piacerebbe che ci fosse un tentativo almeno di carattere estetico di rappresentare gli imperatori. Non molti sanno che Settimio Severo era di origini nord africane, per questo sarebbe molto bello e adeguato che gli attori abbiano determinate caratteristiche, è un politically correct storicamente adatto, che ci fa capire molte cose sulla storia della nostra amata penisola. Per il ruolo di Caracalla ho pensato a Mehdi Dehbi, immaginando nel film un Caracalla che si sposa dopo i 14 anni, magari già verso i 20 anni. Attore già presente nella serie tv il Messiah.
Per il ruolo dell’imperatore Settimio Severo ho pensato a Naveen Andrews il famoso Sayd della serie Lost. Non si è più visto i ruoli di rilievo e potrebbe essere il suo riscatto, ovviamente scelto per lo più con la somiglianza con l’imperatore romano. Sicuramente non avrà un ruolo centrale come i due protagonisti, per via delle sue campagne nelle terre scozzesi, ma sarà un altro punto di vista sull’impero romano di quei tempi. Rivale con Lucio per la persecuzione dei cristiani e magari anche per una possibile esecuzione di madre che ha troppo potere nel senato, potrebbe essere un elemento della trama interessante.
Un sequel degno del primo film, con determinate ambientazioni, con Lucio che deve combattere nel Colosseo per la propria vita, magari uno degli incontri può essere una battaglia navale, visto che in base ad alcune testimonianze storiche il Colosseo veniva riempito d’acqua per certe occasioni.
Le Naumachie, così venivano chiamate le rappresentazioni delle battaglie navali negli anfiteatri, questo potrebbe essere un elemento in più per il sequel di questo glorioso film. Un elemento spettacolare a livello cinematografico. Potrebbe essere l’ultima battaglia dove Lucio esce vincitore e dopo di essa mandato in battaglia in Scozia.
Riassumendo quanto detto, per fare un punto conciso della situazione, una breve sinossi di come mi immagino la trama per questo sequel.
Lucio Aurelio Decimo Meridio, viene richiamato a Roma, dopo anni di battaglie in giro per l’impero romano, per volere di sua madre Lucilla e dell’imperatore Settimio Severo, sarà il protettore del futuro imperatore Caracalla. Lucio si trova alle nozze di Caracalla, intanto Settimio Severo parte per la Scozia. Negli anni successivi Lucio vede la persecuzione dei cristiani a Roma e si schiera a loro favore, sua madre viene giustiziata dall’imperatore perchè aveva troppo potere in senato, e Caracalla divorzia e esilia sua moglie Fulvia Plautilla. Lucio fa di tutto per proteggerla e viene accusato di tradimento. Caracalla conoscendo il legame di Lucio con Massimo Decimo Meridio, decide di farlo diventare un Gladiatore se sopravvivrà a tre incontri, sarà spedito a combattere in Scozia con suo padre. Caracalla sottovaluta non solo le abilità da combattente di Lucio, ma anche il suo forte legame e influenza sull’esercito romano. Lucio uccide Settimio Severo e decide di vendicarsi anche di Caracalla che nel frattempo è diventato imperatore ha giustiziato Fulvia e non solo, ha fatto giustiziare tutti i legami affettivi della famiglia aureliana di Lucio e suo fratello Geta, grande amico di Lucio. Nel finale c’è lo scontro nel Pantheon tra Lucio e Caracalla che nello combattimento perdono inevitabilmente la vita entrambi. Il senato romano decide di seppellire il corpo di Lucio vicino alla Tomba di sua madre e a quella di Massimo Decimo Meridio.
FANTASCENEGGIATURA: Appena uscito l’ultimo capitolo dei cinque film con protagonista Daniel Craig nei panni del famoso agente con licenza di uccidere. Ma chi sarà il nuovo James Bond?
Una delle saghe più importanti della storia del cinema con uno dei personaggi più iconici del mondo letterario e cinematografico, James Bond, l’agente 007 con la licenza di uccidere. Un agente segreto elegante, affascinante e che non ha mai paura di nulla, simbolo di efficienza e serietà dei servizi segreti inglesi. James Bond è tante cose e nel corso dei diversi film si è evoluto e si è anche allontanato da quello originale dei libri di Ian Fleming.
Già sul numero totale degli attori che hanno interpretato James Bond c’è sempre stata una discussione, per alcuni Daniel Craig era il sesto, per altri il settimo. Questo equivoco nasce dal fatto che a Fleming non piaceva Sean Connery, lui aveva già un attore in mente per il suo personaggio preferito, l’attore David Niven. Niven interpreta una versione irreverente e divertente, quasi una parodia, nel 1967 in “casino Royale”, qui c’è il passaggio di consegne ufficiale a Sean Connery anche se già nel 1963 aveva già fatto il primo film. Quindi già questo è un gran mistero, altri sostengono che per la prima volta il personaggio di James Bond appare nella serie tv “Climax!” nel 1954, interpretato da Barry Nelson.
Tutta questa confusione su quanti Bond abbia visto il mondo del cinema, ci fa capire comunque quanto questo personaggio sia importante e quanto possa essere incisivo per una attore questo ruolo. Se lo fai bene, sarai sempre visto come James Bond, qualsiasi altro film farai.
Sean Connery
George Lazenby
Roger Moore
Timothy Dalton
Pierce Brosnan
Daniel Craig
Sono loro i James Bond ufficiali della saga cinematografica, quello meno classico e innovativo è stato Daniel Craig, molto criticato all’inizio perchè biondo con gli occhi azzurri e per i modi bruschi, quasi rozzi, un nuovo tipo di agente 007, ma che in cinque film ha conquistato tutti. Chissà se la produzione vorrà puntare su qualcosa di classico, un su un James Bond completamente innovativo, vediamo quali sono i candidati.
Regé-Jean Page
Regé-Jean Page è uno dei nomi che sono usciti come possibili candidati al ruolo. Dove ammettere che non mi dispiace, forse è l’attore che mi convince di più, ha moltissime caratteristiche di James Bond, e dalla sua ha anche una giovane età. Un attore che è già molto apprezzato dal pubblico femminile, ma che non è ancora famoso e affermato. Ha le giuste caratteristiche per rendere James Bond al passo con i nostri tempi non negando però le sue caratteristiche principali. La saga oltretutto, dopo Craig, ha praticamente esplorato tutte le sfaccettature dell’agente 007, serve qualcosa di totalmente nuovo.
Idris Elba è un altro nome che si è fatto e che circola da diversi anni, non so se sono mai stati davvero convinti, o semplicemente perchè vogliono essere più inclusivi possibili mettendo un James Bond di colore. Mi piace l’idea, ma non per altro, ma perchè questi due attori mi sembrano entrambi super adatti per questo ruolo. Anche Idris ha un sacco di caratteristiche importanti, ma lo vedo un po’ macchinoso, forse troppo imponente, e soprattutto dovrebbe interpretare un Bond vicino alla pensione. Rendere un agente così efficiente troppo vecchio, potrebbe far sembrare tutto il film ancor di più inverosimile e la differenza di età con una possibile Bond girl si farebbe sentire.
Tom Hardy
Tom Hardy è uno di quegli attori che trovi candidato per qualsiasi ruolo, perchè è davvero così, sarebbe adatto per qualsiasi cosa. Un attore duttile, che passa da essere rozzo a estremamente elegante, anche lui potrebbe dare una svolta al personaggio di James Bond. Per certi versi lo vedo più simile al Bond di Craig, ma ha delle caratteristiche che potrebbero davvero andare bene. Ha il giusto fascino e la giusta prestanza fisica. Con Tom Hardy si farebbe sicuramente un passo verso l’innovazione.
Henry Cavill altro attore che viene proposto per qualsiasi ruolo, entrambi accostati a Wolverine. Cavill è meno duttile, sempre molto pettinato e rigido, sarebbe sicuramente un James Bond perfetto, ma molto più classico, un ritorno al passato. Fisicamente forse è addirittura troppo imponente, e ormai molti di noi lo vedono come Superman. Cavill rispetta tutti i cliché del classico James Bond ma sarebbe forse un passo indietro nella crescita e sviluppo di questo personaggio.
Tom Hiddleston
Tom Hiddleston, per questo altro Tom, vale lo stesso discorso di Cavill, secondo me rispecchia le caratteristiche del James Bond più classico, elegante e affascinante, ha anche la giusta ironia, la giusta fisicità. Forse troppo iconico il suo Loki, difficile staccarsi da quel personaggio e interpretare il personaggio più importante del cinema. Hiddleston allo stesso tempo sarebbe innovativo, non ti aspetti che ci sia azione, che lui possa essere un agente segreto ed è proprio questo il fascino dell’agente segreto.
Michael Fassbender
Michael Fassbender, no Michael non va bene, poi non sa fare tre con le dita delle mani, viene scoperto e muore!
Ci sono altri nomi candidati a questo ruolo, un ruolo che è ambito da tutti, ma adesso che il passaggio ad Amazon ormai è cosa fatta, non è detto che questo franchise si espanda ancor di più con una serie tv e qualche spin-off a tema.
Ecco perchè mettiamo anche nella lista attori come Cillian Murphy e Richard Madden e perchè non fare una serie tv con Jamie Bond, sono Bond, Jamie Bond con una agente 007 donna, nulla è da escludere.
FANTASCENEGGIATURA: Il famoso manga avrà una serie tv live action su Netflix, provo ad immaginare il cast e parte della storia.
Uno dei manga più famosi del mondo, uno dei manga con più personaggi e con una storia davvero lunga che deve ancora finire, uno dei manga e delle storie più belle del mondo, One Piece!
One Piece sbarcherà su Netflix in formato live action, una serie tv prodotta da Netflix e Tomorrow studios, una serie tv che già dai suoi primi attimi ha creato molto stupore e clamore, perchè a primo impatto sembra davvero difficile da sviluppare. Un scelta forze azzardata di Netflix ma che gli porterà sicuramente pubblicità. Una serie Tv con un potenziale immenso, con un sacco di personaggi e storie, ma che non sarà affatto facile da gestire, lo stesso protagonista, Monkey D. Rufy, per noi Rubber, ha un potere che a livello visivo non è poi così semplice da sviluppare, comunque è molto costoso.
Qualche leaks sta già arrivando e tutti fan del manga di Echiro Oda si stanno sbizzarrendo con i possibili interpreti dei personaggi.
Ma cosa sappiamo fino ad ora?
Sembrerebbe che le riprese possano iniziare verso la fine dell’anno in Sudafrica, è già stata avvistata la famosa Going Merry a Città del Capo, poi sappiamo qualche dettaglio in più sulla ciurma, e cosa stanno cercando i direttori del casting, in primis, attori molto giovani e quindi difficilmente già troppo famosi, ma noi ci vogliamo divertire e sognare un cast stellare.
Sappiamo che la loro età ed etnia natia dovrà essere : Rufy (uomo di origine brasiliana, 17 anni), Zoro (uomo di origine asiatica, 18 anni), Nami (donna di etnia aperta, 19 anni), Usopp (uomo di colore, 17 anni), Sanji (uomo di etnia aperta, 19 anni).
Uno dei personaggi più complessi sarà sicuramente chopper, che dovrà essere fatto costantemente in CGI e che quindi complicherà un po’ tutta la serie tv, tra l’altro lui è solo uno dei tanti elementi “fantasy” presenti nel manga. Il resto della ciurma è meno complesso, bisogna solo divertirsi a pensare a qualche attore un po’ famoso che ci piacerebbe vedere nella serie. Anche Brook sarà tutto CGI, ma arriverà nelle stagioni successive quasi sicuramente.
Mi piace pensare che la serie inizi come il manga e l’anime, con il piccolo Rubber che conosce Shank il rosso che gli consegna il capello di paglia, simbolo di tutta la serie. Per poi proseguire nella prima stagione in una veloce aggregazione degli altri membri della ciurma per poi magari arrivare già a qualche scontro importante.
Per il nostro caro Rubber capello di paglia, Monkey D. Rufy, girano già un sacco di nomi, uno dei più gettonati per caratteristiche fisiche è il piccolo attore di Stranger Things Finn Wolfhard, ma questo penso che discosti un po’ troppo dalle caratteristiche che stanno cercando, l’attore pensa debba avere dei classici tratti latini, avendo origini brasiliane, forse è meglio puntare su qualcosa di meno simile al manga e trovare un attore che possa interpretarlo al meglio, Wolfhard è quello che ci assomiglia di più e ha anche un età simile. Mi stuzzica l’idea che possa essere interpretato da Gavin Latherwood (sinistra di Rubber). Attore giovane già presente in prodotti Netflix che può esprimere un po’ potenziale, un personaggio complesso quello di Rufy che deve esprimere un costante ottimismo infantile, deve piacere a tutti e avere una risata contagiosa, ma allo stesso tempo deve essere molto “tosto” nel momento vede delle ingiustizie, un personaggio estremamente buono e altruista, ma che punta in alto, quindi anche ambizioso e molto coraggioso. Anche un attore come Brenton Thwaites non mi dispiacerebbe era pure nell’ultimo Pirati dei Caraibi, sarebbe un bel mash-up.
Brenton Thwaites
Un altro attore che mi intriga davvero un sacco in questo ruolo sarebbe l’attore che ha interpretato Flash nella Justice League, giovane, divertente e un po’ pazzo già in quel ruolo, non sarebbe affatto male collocato in contesto simile, sarebbe un Rufy adatto secondo me. Ezra Miller, ha un età adatta e tratti somatici che possono un po’ ricondurre a tratti latini, un attore già famoso che potrebbe attirare non poco l’attenzione.
Ezra Miller
Ma passiamo ad un altro personaggio molto importante, Zoro. In giro nei diversi blog gira già una voce a riguardo, forse sarà il primo attore sicuro del cast, le voci si fanno insistenti e non mi dispiacerebbe affatto vedere Ludi Lin nei panni di uno degli spadaccini più amati dei manga.
Ludi Lin
C’è poco da dire a riguardo, penso sia perfetto, già me lo immagino con i capelli verdi pronto a sfoderare le sue spade, potrebbe essere uno dei personaggi più affascinanti in una serie tv live action, Zoro è il personaggio perfetto per questa serie, quello più facile da gestire e forse anche da interpretare con un carattere ben delineato e già visto in altri film d’azione.
Con Nami si ha un ampia libertà di scelta, difficile solo riprodurre quel colore di capelli senza cadere troppo nel ridicolo o nel finto. Un carattere forte deciso, che si fa valere in ogni situazione, un donna forte che non si fa mettere sotto da nessuno, estremamente attraente e sempre giovane come il resto della ciurma.
Chloe Moretz
Per Nami ho pensato a Chloe Moretz, giovane attrice di grande talento già molto famosa e che ha già interpretato moltissimi film, una ragazza che interpreta sempre ruoli forti e anche complicati, grande talento e grande bellezza. Un attrice molto duttile che farebbe molto clamore in un ruolo del genere, ma allo stesso tempo mi rendo conto che sarebbe già un nome troppo importante forse, il budget diventerebbe davvero troppo elevato.
In realtà quelli che fanno casting sono mille passi avanti a noi e sembrerebbe che ci sia già un attrice per il ruolo di Namy, anche si in realtà avranno già scelto tutto il cast, solo ora escono i primi leaks e rumors e non sono tutti veri.
Emily Rudd
Si tratta di Emily Rudd, bellissima e giovane attrice che davvero potrebbe interpretare al meglio la giovane Nami, dalle foto sembra già perfetta, se fosse davvero lei, non posso che essere felice di questa scelta e devo ammettere che mi intriga molto se queste è il livello del casting. Secondo me, come già idea di molti fan, sarebbe bello che Nami provenisse dal nord, con qualche caratteristica tipica della Svezia o dei paesi scandinavi. Passando invece a Sanji non posso che essere d’accordo con l’idea di proporlo come un pirata Francese, la sua cucina estrosa il suo modo di fare, si sposerebbe alla grande con gli stereotipi che si hanno su quella nazione, ma chi potrebbe interpretarlo?
Parto con una provocazione, e poi più avanti spiegherò anche il perchè di questa mia scelta, forse proprio come chiusura di questo articolo…
Gabriel-Kane Day Lewis
Gabriel-Kane Day Lewis, figlio di uno degli attori migliori di sempre, Daniel Day Lewis. Solitamente fa il modello, ma sarebbe davvero perfetto nel ruolo di Sanji, e in più porterebbe un sacco di pubblicità, poi non si sa mai che ha il talento del padre nel recitare. Sono abbastanza convinto di questa scelta e non voglio dilungarmi. Lo so è una provocazione, ma ditemi voi se non ci sta uno cosi nel ruolo di Sanji, dovrà essere bravo lui a passare da serio a pazzo innamorato, rappresenta un po’ la follia del manga questo personaggio. Sanji è un po’ il simbolo del sottile equilibrio che ci dovrà essere tra serietà e forte ironia e parodia.
Arriviamo ad Usopp anche qui indicato come un possibile Sudafricano, l’idea non mi dispiace, anche se mi piacerebbe se uno dei personaggi abbia un forte impronta caraibica, un personaggio molto fumettato con grosse labbra e un naso molto lungo, davvero non facile da interpretare, sarà uno dei personaggi della Ciurma che dovrà esteticamente discostarsi di più dal manga, almeno visivamente.
Anche per Usopp sembra già tutto fatto sarà infatti quasi sicuramente Brandon Burgess ad interpretarlo.
Brandon Burgess
Non so molto di lui, si vede però una certa e complicata somiglianza e se mi devo basare su quello, penso sia un ottima scelta. Questo è un ruolo che deve avere un feeling particolare con Rufy, infatti Usopp e suo grande amico e ogni scena dell’anime si percepiva questa grande amicizia. Usopp è un personaggio già visto in altri contesti, il suo carattere un po’ vigliacco, il classico personaggio un po’ più scarso in mezzo a tutti personaggi fortissimi è tipo un Crillin di Dragon Ball.
Per Chopper spero solo sia molto “cuccioloso” che ti viene voglia di abbracciarlo, tipo un Ewok di Star Wars, deve essere uno di quei pupazzi stile Disney, che la Marvel sa fare sempre stupendamente. Dopo aver visto Chopper vorremmo tutti un piccolo chopper in casa nostra.
La ciurma di una possibile prima stagione è al completo, non penso che Franky o Brook appariranno nelle prime stagioni, perchè il progetto sembra comunque lungo e complesso, quindi mi aspetto minimo cinque stagioni se tutto andrà bene anche di più. Però ci sono alcuni personaggi che inevitabilmente o quasi vedremo nella prima stagione, uno di questi è sicuramente Shank il rosso, anche se per un solo e piccolo cameo. Ma partiamo prima da una foto meravigliosa che ho trovato…
Se questo diventasse realtà sarebbe spettacolare, cioè Arnold Schwarzenegger nel ruolo del nonno di Rufy, Monkey D. Garp sarebbe perfetto e farebbe davvero un sacco di pubblicità alla serie. So che sarà impossibile a meno che Arnold non sia un super fan del manga, ma chi ha avuto questa idea è un genio. Tornando a Shank il rosso non smettiamo di volare con la fantasia e ne approfitto per usare un altro suggerimento che ho trovato in giro e che mi ha convinto parecchio.
Jake Gyllenhaal
Perchè non Jake Gyllenhaal nel ruolo di un dei pirati e più amati e forti del manga, un perfetto Shank il rosso cinematografico, un attore di altissimo livello, con caratteristiche simili, mancano solo i capelli rossi! Ma non fermiamoci qui perchè il nostro budget è illimitato voliamo con la fantasia e spingiamoci oltre, il nemico giurato di Zoro, Drakul Mihawk.
Wes Bentley
Wes Bentley sarebbe assolutamente perfetto per intrepretare uno dei più forti spadaccini dei sette mari, Mihawk. Mi piacerebbe pensare anche ad un attore per Crocodile e Eneru, perchè sono due personaggi che mi piacciono molto e che mi piacerebbe vedere già nella prima stagione.
Mads Mikkelsen
Per il ruolo di Crocodile ci starebbe Mads Mikkelsen che interpreta sempre molto bene i cattivi, con il suo sguardo truce e la sua calma ha le caratteristiche giuste, però quello che mi tenta di più sarebbe Michael Madsen, anche se purtroppo ormai è troppo vecchio, nel 1992 sarebbe stato perfetto, infatti non so perchè ma Crocodile mi ricorda sempre un possibile personaggio in un film di Tarantino. Per Eneru molti fan dicono Eminem, mi fa ridere ma la somiglianza è evidente, fin da bambino ricordo che quando guardavo l’anime, quel personaggio mi ricordava proprio il famoso rapper americano. Quindi perchè no, cosi sia…
Eneru/Ener e Eminem
In effetti la somiglianza è evidente e penso che Eminem sarebbe fiero di interpretare un personaggio del genere e magari ci scrive anche su una canzone da mettere nella serie, sarebbe particolare e bello, molto improbabile però.
One Piece è bello anche per la varietà e la quantità infinita di personaggi al suo interno, solo di cast deve essere davvero ampio ed impegnativo, tra trucco ed effetti speciali il lavoro è davvero lungo, ma chi potrebbe apparire nella prima stagione?
Tenendo conto che l’anime ha ormai circa 20 stagioni, penso che ogni stagione della serie Tv cercherà di raggruppare 5 stagioni dell’anime, in modo da avere tutto sommato una serie tv di 5 o 6 stagioni che riesca in qualche modo a narrare tutta la storia, saltando le parti meno importanti, quindi già nella prima stagione ci sarà Chopper e finirà ipoteticamente con la saga di Skypiea con il personaggio di Ener o Eneru che come abbiamo visto sopra per noi, sarà Eminem.
Potrebbe apparire Smoker, un personaggio abbastanza iconico e particolare e a mio modo di vedere perfetto per la serie tv, è un membro della marina molto riconoscibile e sarebbe bello rivedere nella serie, la scena del patibolo di Rufy che sorride e che poi viene salvato da suo padre.
Stephen Lang
Per Smoker ho pensato a Stephen Lang, attore che esprime sempre molta forza e autorità e con caratteristiche simili al personaggio visto nel manga. Potrebbe apparire anche Bagy il clown e anche qui dobbiamo per forza divertirci con una provocazione, questa volta anche un po’ stupida ma divertente. Quindi sarà interpretato ovviamente da Bill Skansgard.
Bagy il clown e Bill Skansgard
Poi dovrà apparire Arlong nel momento in cui vedremo per la prima volta Nami, però qui non penso sia una scelta troppo difficile, l’attore sarà comunque molto truccato e irriconoscibile, però dovrà essere sicuramente molto alto e fisicamente ben messo, come quasi tutti i personaggi del manga.
Un susseguirsi di personaggi e scontri che gli autori dovranno valutare con cura e decidere quale parte della storia varrà la pena raccontare e mostrare, chissà quanto seguiranno il manga o se decideranno di prendere strade un po’ alternative?
La selezione dei personaggi è lunga e complessa e immaginarsi la storia ancora di più, il fatto che sia girato molto probabilmente in Sudafrica fa ben sperare, e vedere la Going Merry ormeggiata al porto fa un certo effetto.
a destra la Going Merry
L’importante sarà il budget iniziale, se troppo basso, purtroppo questa serie sarà quasi sicuramente un fallimento, non è tratta da un videogioco fantasy, non è tratta da un libro, è tratta da un manga e un anime, anche solo la nave protagonista è complessa e costosa da fare ed è solo una piccolissima parte di tutto ciò che c’è.
Penso che a livello di serie tv sia la sfida più grande che Netflix abbia intrapreso, e purtroppo sono sicuro che in molti modi ci deluderanno, ma allo stesso tempo sono curioso e ho voglia di essere stupido e di rimangiarmi tutti i miei dubbi.
Sono curioso di vedere anche quanta CGI useranno e quanta invece “vecchia scuola” sarà utilizzata all’interno della serie, con location e costumi davvero particolari, i truccatori avranno un gran bel lavoro da fare.
Sono curioso di vedere il cast al completo e di capire cosa ci verrà mostrato nella prima stagione, uno dei “fantacasting” più divertenti che abbia mai fatto, perchè davvero c’era molta scelta e personaggi su cui lavorare.
A livello di trama non mi sono voluto esprimere più di tanto perchè una base solida c’è già, il soggetto è già stato scritto da anni, il mio ultimo sogno sarebbe che questa serie fosse coordinata da James Gun come produttore esecutivo, sarebbe tutto molto spettacolare e particolare, so che è impossibile ma sognare non costa nulla.
Ci sarebbero altri mille personaggi da elencare, ma voglio concludere con uno speciale, uno che è solo un piccolo cameo ma che in quel ruolo sarebbe perfetto, il ruolo più breve ma più importante di tutti, quello di Gold D. Roger il re dei pirati, quello che fa partire tutta la saga di One Piece.
Daniel Day Lewis
Chi meglio di Daniel D. Lewis in questo ruolo? Con suo figlio messo da me a fare Sanji non potevo non mettere nel cast un attore del genere, solo per qualche spezzone, ma non c’è attore più ideale per interpretare il re dei pirati Gold D. Roger.
Non ci resta che aspettare e vedere cosa ci aspetta! All’arrembaggio!
FANTASCENEGGIATURA: Provo ad immaginare come potrebbe essere uno spin-off de “La casa di carta” con protagonista il figlio di Berlino, apparso nell’ultima stagione della serie.
Nell’ultima stagione de “La casa di carta” sono apparsi dei nuovi personaggi, praticamente tutti appartenenti al passato cronologico della storia, ma che sembrerebbe che uno di quelli potrebbe anche essere parte del presente narrativo della rapina. Forse potrebbe aiutare la banda a fuggire? Tutti se lo stanno chiedendo ed è forse l’ultimo spunto interessante della serie, riuscire a creare un po’ di curiosità, come successo con Tatiana e Alicia e la loro somiglianza.
Ormai la casa di carta è una vera e propria macchina da soldi, è una delle serie con più successo di Netflix è la più ostentata e fa parlare spesso di se. Come già detto nei precedenti articoli è un fenomeno mondiale e in Italia in particolare, continua a spopolare. A dicembre ci sarà il gran finale, ma il pubblico non sarà mai sazio e così qualcuno starà sicuramente pensando a degli spin-off. Di recente tutti gli attori stanno facendo dichiarazioni particolari a riguardo anche Ursula Corbero, l’attrice che interpreta Tokyo, oppure Alvaro Morte, il professore, non hanno escluso dei possibili spin-off.
Tutto fa pensare che la casa di carta non sia finita del tutto e che un prodotto del genere verrà sfruttato fino all’osso, ma come spesso accade in queste situazioni c’è sempre bisogno di un riciclo generazionale, di un cambiamento importante. Per questo vedendo il figlio di Berlino non posso non pensare che in futuro ci possa essere uno spin-off con lui e Tatiana protagonisti e con Berlino come mentore e insegnante in lunghi flashback tipici della serie originale.
UN TALENTO IN ERBA
Lo spin-off sarebbe bello incentrarlo sul figlio di Berlino che entra nel mondo della criminalità, con piccoli colpi, per poi pensare al colpo del secolo, uscire dai confini della Spagna ormai sembra ovvio, perchè la serie ha conquistato tutta l’Europa. Una serie in cui si vede Berlino che poco a poco insegna al proprio figlio l’arte della rapina, e lui si approccia a diventare un nuovo professore, magari qualche comparsa dei vecchi personaggi ma nulla di più. Lo scambio di sguardi tra il figlio di Berlino e Tatiana è stato abbastanza eloquente, quindi non mi stupirei se facessero coppia in uno spin-off della serie, magari è solo un illusione che possano far parte del colpo, magari quello che ci hanno fatto vedere serve solo per avere una nuova serie già pronta tra le mani.
Partire da zero non è facile e uno spin-off su uno dei protagonisti sarebbe forse troppo forzato farlo fin da subito, magari già a partire dall’anno prossimo, ma fare una serie con personaggi già introdotti e con Berlino come “sponsor” sarebbe un gran bel colpo, un colpo geniale come quello del professore. Una nuova banda, nuovi personaggi, nuovi costumi iconici, tutto nuovo ma mantenendo il vecchio stile. Una banda molto disordinata, alle prime armi, con Rafael (figlio di Berlino) e Tatiana come mentori e ideatori delle rapine. Una serie che segue passo a passo la crescita dei personaggi passo per passo prima del grande colpo. La rapina diventa la conclusione stessa della serie, mentre invece la crescita, le piccole rapine, le prime esperienze nel campo criminale saranno il succo centrale della serie. L’importante sarà mantenere la stessa filosofia e metterci dentro qualche comparsa illustre oltre alla presenza di Berlino nei Flashback. L’Ossessione di Rafael dovrà essere quella di battere il professore, di far meglio di suo padre e di fare una rapina talmente clamorosa da scuotere il mondo e non solo la Spagna, una rapina internazionale.
Una serie che fa ciò che la serie originale ha fatto solo tramite i flashback, mostrandoci la creazione di una nuova banda, l’ideazione di un piano, senza troppe rivelazioni e delle piccole rapine per ricavare un budget per organizzare il colpo del secolo. Ci sarà sempre Berlino nei flashback del giovane Rafael, tutte i suoi insegnamenti e le sue “perle” su come va vissuta la vita. Ci sarà Tatiana che sarà un ottima stratega, forse ancora meglio del professore, ma con un passato misterioso e un sospetto che fa il doppio gioco. Una serie che ritorni un po’ al passato, al vero senso della rapina, alla strategia e hai rapporti umani che inevitabilmente si creano nella banda di ladri. Un crescendo di azione e violenza, man mano che le stagioni passano e il gioco si fa sempre più duro, non solo uno spin-off de “La casa di carta” ma una evoluzione di essa, con più cura per i dettagli, ma mantenendo sempre quella capacità di coinvolgere il pubblico.
Il cast iniziale può essere una pubblicità unica, solo dai nomi degli attori il pubblico vorrà vedere questa serie, perchè non resisterà all’abbinamento, attori conosciuti per altre serie e il nome di una delle serie più popolari di Netflix. Il pubblico in fondo sa che vuole uno spin-off, e lo sanno anche i produttori della serie che non vogliono fermare questa macchina da soldi. Quindi nel cast non faccio fatica ad immaginare due attori come Aron Piper e Ester Esposito, due attori molto apprezzati (più per la loro bellezza) nella serie spagnola Elite. Questo creerebbe un sacco di curiosità immediata verso questo spin-off.
COLLEGAMENTI CON “LA CASA DI CARTA”
Rafael dichiarerà apertamente che vuole essere meglio del professore, vorrà un nome tutto suo, vorrà copiare praticamente il suo “idolo” ma cambiando leggermente le cose, magari invece di professore di vorrà far chiamare “Mentore” oppure semplicemente “il maestro” e perchè no, magari un nome in onore di suo padre e si farà chiamare proprio “Berlino”. Anche i nome all’interno della banda non dovranno essere per forza i nomi delle città, sarà bello poter sorprendere il pubblico senza risultare troppo banali. Difficile sostituire un idea così importante come quella della prima stagione de la casa di carta, anche i costumi con le maschere di Dalì sono ormai iconici. Ma lo spin-off può giocare su questo fattore, può sbizzarrirsi sul fatto che il figlio di Berlino appunto, voglia essere come il professore e migliorarsi. Quindi sarebbe meno banale e più credibile se tipo invece del nome delle città, userebbe il nome dei monumenti sparsi per il mondo, o che ne so, i nomi di liquori famosi, una cosa apparentemente banale e grottesca, ma giustificata dall’ossessione del protagonista.
Anche le maschere, i costumi, un rosso che ormai è il colore simbolo della serie, sarà difficile da estirpare, ma allo stesso tempo è giusto che succeda, magari anche qui con una spudorata somiglianza.
Anche le giuste comparse, le giuste citazioni saranno molto importanti, tutto dovrà ricondurci alla serie originale, ma allo stesso tempo dovrà essere capace di fare qualcosa di nuovo e staccarsi da essa, è giusto sfruttare il successo, ma non troppo se no il pubblico rischia di stancarsi.
Lo spin-off dovrà essere in grado di sperimentare di andare oltre le solite cose, di smentire gli scettici e di stupire chi già ha seguito con passione la serie originale, deve riuscire a cavalcare l’onda e se possibile renderla più grande, magari meno pubblico da mainstream, ma una nicchia più esperta che riconosca il valore della serie. Hai il pubblico, hai il successo, non c’è bisogno di sfamare sempre i fan come fatto con le ultime due stagione del trono di spade. Delle volte è bello esprimere la propria arte come se vuole con scelte accurate, ma che non si basino sempre sul volere del pubblico. L’ultima stagione de “la casa di carta” ha voluto fare dei colpi di scena talmente banali che non mi hanno fatto effetto, troppo forzati, troppo telefonati. C’è bisogno di qualcosa di più autentico e fatto seriamente, con una cura più dettagliata verso anche la recitazione.
Riconoscere i grossi difetti della serie originale e cercare di migliorare, mantenere l’ottima fotografia e regia, ma migliorare nella scrittura, nel montaggio che è purtroppo e pessimo e abbassare il livello di trash che ha ormai raggiunto punte altissime. Bisogna creare una serie che possa stupire anche nei dialoghi, non stupidi e ridicoli, ma qualcosa di più studiato, profondo e serio.
E voi cosa ne pensate? come vorreste lo spin-off de la casa di carta?
Se ne parla ormai da anni, ma non è mai stato avviato un progetto concreto, ma le voci si fanno sempre più insistenti…sta arrivando un film sul videogioco “God of war”?
Il primo capitolo della saga di videogiochi risale all’ormai lontano 2005, ebbe subito un gran successo, perchè “God of war” era sicuramente qualcosa di nuovo nel mondo dei videogiochi e fu il promotore di molti film a tema che arrivarono qualche anno più tardi. La parte più bella del videogioco era sicuramente quella autoriale, infatti la trama era un punto di forza del videogioco, bellissima e molto coinvolgente, e anche se il pubblico era per lo più molto giovane, già si immaginava quanto potesse essere accattivante un film di questo tipo.
Il personaggio di Kratos è forse tutt’ora uno dei più iconici del panorama videoludico, la sua pelle bianca cosparsa dalle ceneri dei suoi cari, le armi incatenate dalle sue braccia e la sete di vendetta verso gli dei che si sono presi gioco di lui. Kratos è un personaggio cinematografico perfetto, con un potenziale di sviluppo su molti più fronti, che da la possibilità agli autori non solo di metterci azione, ma anche un aspetto filosofico/sociale non indifferente. Infatti questo personaggio non è solo vendetta, ma ricerca di un obiettivo, perdita dei propri ideali, disorientato, violento e insoddisfatto, ci sono davvero un sacco di aspetti che non sarebbero male da approfondire in un film.
La tentazione fin dai primi capitoli è stata forte, molte case di produzione cinematografica si “affacciavano” curiose a vedere se fosse possibile accaparrarsi i diritti per farci un film, ma come sempre è tutto molto complicato e fin da subito i costi parevano proibitivi. Un film del genere già a primo impatto rende l’idea di qualcosa di estremamente costoso, con una CGI davvero molto impegnativa e protagonista, lo stesso protagonista avrebbe bisogno di elementi fatti al computer per risultare più spettacolare e simile al videogioco. Molto spesso questo tipo di film riscontra delle grosse problematiche di realizzazione, perchè alla base ci sono un sacco di problemi burocratici legati ai diritti d’autore e altre faccende simili.
Eppure sembra che la tavola sia già apparecchiata, perchè effettivamente il soggetto del primo videogioco è praticamente perfetto e avrebbe bisogno solo di qualche aggiustatina, perchè la trama è davvero di ottimo livello e da degli spunti davvero interessanti. Ci sono anche un sacco di scene d’azione da poter realizzare, con nemici davvero caratteristici e già conosciuti perchè appartenenti alla mitologia greca, già vista in altri film. Quindi per questa volta non parlerei molto di trama e nemmeno di location, perchè questo prodotto non ne ha bisogno, è già tutto scritto bene e fatto, serve solo farci una sceneggiatura convincente e non perdersi nelle banalità. Incentrare sulla personalità di Kratos è fondamentale, e le scene d’azione devono essere ben eseguite.
Per lo stile del videogioco e per le caratteristiche dei suoi lavori passati e impossibile non pensare a Zack Snyder come regista e produttore di questo film, perchè lui sarebbe perfetto, ha già diretto degli “spartani” rendendo il film “300” un film riconosciuto da tutti con un suo stile ben preciso e riconoscibile, uno stile che si adatta perfettamente anche a “God of War”. Penso che questo regista possa dare la giusta impronta a questo film, che deve comunque mantenere uno stile favolistico per rendere al meglio. La fotografia “un po’ digitale”, come piace a Snyder nelle sue opere renderebbe il film con il giusto tono mitologico, con questa battaglia tra Dei e esseri umani, con Kratos che grazie alle sue catene, renderebbe tutto spettacolare con i famosi Slow motion di Zack.
Però delle volte le cose scontate sono noiose, troppo facile collegare Zack Snyder ha un film del genere, perchè non spostarsi dalla parte opposta, con un regista che fa dell’azione il suo punto centrale, non molto esperto, ma che grazie ad un film del genere può davvero fare il salto di qualità in qualcosa di più importante, dove i dialoghi sono importanti quanto l’azione. Stavo pensando che “God of War” potrebbe essere diretto da Chad Stahelski, ex stuntman e regista dei tre film di “John Wick”. Mi piacerebbe vederlo all’opera in qualcosa di completamente nuovo, diverso dalle sue prime opere, un regista che gestisce l’azione in modo perfetto, esperto di arti marziali, che può dare la giusta dose di adrenalina ad un film del genere, dove lo scontro è fondamentale. Battaglie epiche, colonna sonora grandiosa, momenti che ti fanno quasi esultare come fosse un partita della nazionale, questo film deve anche essere questo. Perchè una delle cose che più era apprezzata nel primo videogioco, era lo stile di combattimento di Kratos, con queste lame legate a delle catene, come degli arti che si allungano ti avvolgono e ti tagliano, i combattimenti erano spettacolari e di un livello che nei videogiochi e difficile vedere, perchè quello stile è davvero spettacolare ed è molto cinematografico.
Passiamo agli attori…
Inutile dire che internet suggerisce sempre degli spunti interessanti perchè i fan sanno essere geniali nel creare trame e sotto trame e anche a fare i casting, molto suggestiva la possibilità che sia Jason Momoa ad interpretare Kratos, e mi verrebbe da dire quasi ovvia, perchè fisicamente sarebbe perfetto, perchè è un attore che poco a poco sta crescendo e perchè solo lui attirerebbe l’attenzione su questo film. Jason Momoa è grande e grosso, ha lo sguardo cattivo e penso sia pronto per un ruolo simile, certo ha bisogno di dare ancora qualcosa in più rispetto ai suoi ultimi film, però penso sia l’attore ideale per questo ruolo. Ho visto i nomi di Dave Bautista, che non sarebbe male, e viene istintivo andare a cercare attori dell’universo dei supereroi perchè già li abbiamo visti in vesti simili. In più solitamente hanno anche caratteristiche fisiche adatte, vedi ad esempio Chris Hemsworth e Chris Evans, ma che di contro non hanno forse i lineamenti facciali adatti per interpretare la rabbia e l’odio di Kratos, perchè è comunque un personaggio che ha bisogno fin dal viso di avere delle caratteristiche specifiche. Quindi confidiamo in Jason Momoa, sperando che riesca ad entrare più nel personaggio di quanto fatto con acquaman, anche se effettivamente in GoT già qualcosa di lontanamente simile a Kratos aveva fatto vedere.
Sono altri due i personaggi chiave del primo capitolo, uno è certamente Ares e l’altra è Atena, entrambi marionettisti del povero Kratos che cerca solo la pace interiore dopo ciò che gli è successo, per questo “giocare” con il personaggio di Ares è fondamentale ed è bello pensare ad un personaggio già conosciuto come ad esempio Gerard Butler.
Gerard Butler sarebbe perfetto, un po’ perchè ci ricorderebbe “300” è un po’ perchè ha delle caratteristiche fisiche che ben si adattano ad un personaggio furbo e cinico come il dio della guerra Ares. Infatti spesso, Gerard si ritrova ad interpretare personaggi con questa caratteristiche e penso che anche solo il collegamento al suo passato sia un ottima pubblicità per il film. Mentre per Atena, non so perchè ma non posso che pensare a Rosamund Pike, non so perchè ma ritengo che sarebbe perfetta in un ruolo del genere, lei ha molto talento e non sarebbe male che potesse interpretare una dea greca cosi importante. Tra l’altro ha già interpretato Andromeda nel film “La furia dei titani”. Altre attrici per questo ruolo potrebbero essere Kate Blanchett, Lena Headey (Cersei Lannister), Mila Jovovich o una più giovane e talentuosa Jennifer Lawrence, Athena ha davvero infinite possibilità.
In fondo sembra tutto abbastanza semplice è scontato, è un film che potrebbe essere già realizzato ma che ha sicuramente bisogno di un budget importante, il punto focale deve essere una buona sceneggiatura, non deve annoiare e allo stesso tempo’ le scene d’azione non possono prendersi tutto lo spazio narrativo del film, difficile non perdersi nei meandri del videogioco senza deludere almeno un fan. I film tratti da videogiochi hanno sempre questo duro confronto da sopportare, non è come quello dei libri, perchè un film tratto da un libro, ci mostra visivamente qualcosa che abbiamo letto e che la nostra mente ha immaginato, mentre quelli tratti da videogiochi sono come i remake, che in un modo o nell’altro sono sempre peggio dell’originale.
Molto spesso è il confronto con l’originale a mettere in difficoltà molti registi che si avventurano nella direzione di questa tipologia di film, “God of war” come se non bastasse, è un genere che non è mai riuscito ad esprimersi al meglio e che ha sempre un po’ deluso i fan delle mitologia, sembrano sempre dei grossi Blockbuster senza nulla di più. Facile che anche un film del genere cada nel banale, sia confusionario, visivamente bello ma nulla di più, secondo me va sfruttata la meglio l’unicità di Kratos, le sua caratteristiche e il sua carattere, deve essere protagonista assoluto.
Per chi non ha mai giocato al videogioco, questo film potrebbe essere una rivelazione, perchè ormai c’è la tecnologia adatta per svilupparlo e perchè comunque la trama può essere affasciante, spero vivamente che questo progetto sia portato avanti da qualcuno, magari con un cast completamente diverso da quello che ho immaginato. Purtroppo la Sony, fa sapere che non c’è ancora nulla in programma, ed è un vero peccato, è da anni che si parla di un possibile film o serie tv ma non è mai il momento giusto, forse si ha troppa paura di fallire, forse perchè il confronto con i videogiochi è ancora troppo difficile da affrontare.
Provo a pensare a quali potrebbero essere gli attori ideali per questa serie tv
THE LAST OF US 2
Ormai è ufficiale che ci sarà una serie tv tratta dai videogiochi della Naughty Dog, The last of us, il web si è immediatamente sbizzarrito con dei “fantacasting”, e anch’io non potevo sottrarmi a questo bellissimo “gioco”.
Partiamo dalle cose positive di questa serie tv, la prima è che sarà distribuita dalla HBO, ad oggi un dei Network migliori al mondo per la produzione di serie tv. HBO è sinonimo di qualità, di cura nei dettagli e del giusto grado di violenza, con storie quasi sempre convincenti.
Parliamo delle certezze, sono già stati annunciati gli sceneggiatori, che faranno anche da Showrunner alla serie tv, due che hanno già collaborato con la HBO, che sono Craig Mazin e Neil Druckmann, creatori e produttori della serie Chernobyl.
Craig Mazin è un ottimo sceneggiatore, ma la sua prima svolta è arrivata proprio con Chernobyl dove ha potuto esprimere il suo talento anche nelle storie più complesse, cupe e con molta serietà.
Mazin arriva da film come Scary Movie, Superhero, Una notte da leoni, tutte delle bellissime parodie e commedie, ma con Chernobyl ha dimostrato tutta la sua duttilità e talento, quindi è una scelta davvero azzeccata per questa serie tv.
Neil Druckmann è uno scrittore pazzesco, pilastro creativo della Naughty Dog, e ideatore della storia di The last of us, un ottima cosa averlo al fianco di Mazin, insieme potrebbero davvero scrivere un ottima sceneggiatura.
Ho messo apposta quella foto con Ellie che suona in un bosco, per far intuire quanto sarà importante la fotografia in questa serie Tv, HBO difficilmente sbaglia nella fotografia, ma visto che ci siamo, mi piace sognare e immaginare un Regista e un fotografo di altissimo livello alla guida di questa serie.
Sarebbe bellissimo, quanto costosissimo avere alla regia uno come Alfonso Cuaron, e alla fotografia, uno dei migliori di sempre, Emmanuel Lubezki, che già hanno collaborato insieme in film come Gravity e I figli degli uomini.
Lubezki e Cuaron sarebbero perfetti in una serie tv del genere, complessa, ma che potrebbe puntare molto su determinate situazioni, visivamente da perdere il fiato, proprio come quella “scena” del videogioco che ho messo in foto, tratta dal secondo capitolo del videogioco.
Per quanto riguarda gli attori ho già letto molti articoli a riguardo, moltissimi stanno immaginando o sognano di vedere un determinato attore nei panni di Joel o un attrice nei panni di Ellie.
Molte delle idee che ho letto sono stupende, la verità è che dipenderà anche molto da come Joel sarà scritto, noi ci basiamo sul videogioco, ma l’interpretazione cinematografica è un’altra cosa.
Una delle candidature più gettonate nel web, per Joel era sicuramente quella di Hugh Jackman, forse perchè non lo solo lo ricorda fisicamente, ma perchè alcuni suoi ruoli si sono avvicinati molto a quello stile di personaggio.
Lo stesso Logan ricalca a tratti, quelle caratteristiche di Joel, burbero, ma dal cuore d’oro, proprio come nell’ultimo film di Wolverine che c’è il rapporto tra Logan e la bambine che è come se fosse sua figlia, un rapporto di amore e odio.
Ho trovato anche questo abbinamento, in questo caso penso abbia influito molto il ruolo di Karl Urban nella serie The Boys, dove alcune caratteristiche coincidono con quelle di Joel, forse in fondo solo la barba. Sinceramente non mi convince molto, non penso sia adatto ad un ruolo del genere.
Forse è meglio pensare a qualche attore meno conosciuto, che deve ancora esprimere il proprio talento, come fecero con Matthew Mcconaughey in True Detective, o con Henry Cavill in The Witcher, sono stati loro ad insistere per avere quel determinato ruolo, per passione e interesse.
Visto che non sappiamo i gusti ludici degli attori andiamo avanti con il cast, per adesso ho scartato questi due attori, Hugh Jackman mi intriga un sacco nel ruolo di Joel, ma non mi convince del tutto, ho paura sia troppo Wolverine nella mente delle persone.
Nel web sta impazzando la candidatura di Nikolaj Costa-Waldau e cavoli, bisogna ammettere che hanno ragione, perchè ha molte caratteristiche che potrebbero tornare utili per interpretare il personaggio di Joel.
La somiglianza fisica c’è, non eccessivamente rimarcata, ma necessaria, Nikolaj arriva dal trono di spade, per poi “perdersi” un po’ in altri film, non ha ancora trovato il ruolo adatto per confermarsi come ottimo attore, questa potrebbe essere la sua occasione perfetta, lo vedrei molto bene nel ruolo di Joel.
Nikolaj Costa-Waldau è abbastanza famoso, quindi è già conosciuto dal pubblico HBO, in più crea molta curiosità, perchè in molti si aspettano un grande ruolo da lui, si aspettano di essere stupiti da una sue interpretazione, quindi si lui è un candidato perfetto.
Spulciando qua e là ho trovato anche questa proposta, secondo me alquanto allettante, no quello nella foto non è Tom Hardy, ma il suo sosia Logan-Marshall Green.
Logan è un attore poco conosciuto e spesso viene confuso con il ben più famoso Tom Hardy, è un attore di gran talento, che poco a poco a partecipato anche a film di rilievo, un attore che aspetta il ruolo giusto e perchè non proprio Joel in the last of us?
Ci sarebbero altre mille candidature perchè sinceramente quello di Joel è un personaggio che comprende molto caratteristiche adatte un po’ a tutti, un personaggio ambito, ma che nasconde delle insidie, soprattutto il giudizio dei fanatici.
Clive Owen, Christian Bale la lista si può allungare all’infinito, quello che scelgo io però è Nikolaj Costa-Waldau.
Per concludere con Joel però vorrei proporre un ultima idea un po’ controcorrente, come uno dei miei format, c’è un attore che ultimamente mi sta piacendo molto, e che sono sicuro che è pronto ad “esplodere”. Un attore che ha davvero fatto un sacco di film nella sua carriera, ma che non ha mai convinto del tutto, sto parlando di Colin Farrell.
Farrell ha fatto un infinità di ruoli, però gli manca un po’ un ruolo importante in una serie tv, secondo me era stato pazzesco in True Detective 2, ma la serie non era andate benissimo e la sua interpretazione è andata dimenticata.
Poi ultimamente l’ho visto in The Gentlemen e anche li perfetto, nuovo, e soprattutto perfettamente a suo agio. è un attore che non mi ha mai convinto ma che ultimamente mi sta davvero stupendo, e guardando le foto del set di The Batman, penso che mi stupirà ancora, quindi perchè no, perchè non Colin Farrell nel ruolo di Joel, vi lascio con questa “provocazione”.
Il ruolo di Ellie è più complesso, su internet ho visto un sacco di proposte, idee, ma si finisce sempre giustamente per citare tutte le attrici under 18 di cui siamo a conoscenza.
La tendenza è comunque quella di cercare attrici che assomigliano alla protagonista del gioco, almeno fisicamente, in modo che tutto combaci alla perfezione.
La produzione cinematografica funziona diversamente però, ci sono dei casting in cui gli autori hanno un idea precisa del personaggio che hanno scritto, si basano su determinate caratteristiche e sugli archetipi.
Delle volte, se un prodotto è un remake o è tratto da un videogioco si cerca di guardare pure all’aspetto fisico, come nel caso di Joel, ma in questo caso penso non sia strettamente necessario.
Narrativamente bisogna decidere quanto peso si vuole dare a questo personaggio e di conseguenza decidere l’età dell’attrice, con magari qualche anno in più ma che sembra comunque più giovane.
La storia non è semplice, facile da gestire e soprattutto complessa, è violenta, crudele e non vorremmo mai vedere un bambino in quelle condizioni, ma Ellie si trova li, e anche l’attrice dovrà “essere li”.
Ci sono già stati un sacco di bambini che hanno dato prova del loro talento, però sempre con ruoli con poche battute, silenziosi o che comunque pur avendo un ruolo centrale erano in situazioni più leggere di queste.
Ma adesso fatte le giuste premesse, usiamo la fantasia come prima e io faccio la mia proposta, un attrice che già qualcuno conosce e che ha già lavorato con grandi attori e un grande regista.
Julia Butters è una giovanissima attrice che abbiamo potuto apprezzare nell’ultimo film di Quentin Tarantino “once upon a time in Hollywood”.
Anche se interpreta una piccola parte nel film, la Butters ha espresso tutto il suo talento, un talento già riconosciuto da attori come Leonardo Di Caprio, o comunque da un regista importante come Tarantino.
Julia, ha dimostrato tutto il suo carattere e forza nella sua interpretazione e penso che possa già meritare un ruolo così complesso. è già inserita nel mondo di Hollywood, qualcuno la può riconoscere e crea molta curiosità.
Penso sia giusto che questo ruolo dia la possibilità ad una giovane attrice di farsi conoscere ed è giusto che sia molto giovane, sono sicuro che Julia Butters sarebbe perfetta nel ruolo di Ellie.
L’attrice poi ha l’età precisa di Ellie, e avrà tempo di crescere con lo sviluppo della serie, che quasi sicuramente tra sviluppo e messa in onda avrà bisogno almeno di un paio di anni, magari arriverà nel 2022, sarà anche è perfetta per un possibile seguito della serie.
Nonostante la serie sia capitanata da due protagonisti, anche Tommy ha un buono sviluppo all’interno della storia, soprattutto nella seconda parte, quindi ho pensato ad un attore già apprezzato in qualche film e serie tv.
Charlie Hunnam sarebbe perfetto nel ruolo di Tommy Miller, l’abbiamo già potuto apprezzare in “sons of anarchy” e penso sia perfetto per recitare in una serie tv come questa, un personaggio un po’ marginale nella storia ma che può essere un valore aggiunto.
Attenzione che ogni tanto capita che ai casting i ruoli si invertono e un non protagonista viene preso per fare il protagonista e magari si inverte con Nikolaj Costa-Waldau, nel cinema succede spesso questa dinamica.
Nel momento dei casting ci si rende conto che magari un attore è più portato a interpretare un personaggio rispetto ad un altro, e non sarebbe nemmeno poi così male Charlie nel ruolo di Joel.
Gli altri personaggi sono un po’ troppo marginali per scriverci su un casting, non darebbero quasi nulla all’articolo, se non solo una piccola confusione, ho già fatto molti nomi qui.
The last of us è potenzialmente una serie tv pazzesca, mi auguro che possa essere all’altezza delle aspettative indipendentemente da chi sarà scelto nei casting.