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MURDER MYSTERY 2: RECENSIONE DEL FILM CON ADAM SANDLER E JENNIFER ANISTON

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Muder Mystery 2 è un film 2023 diretto Jeremy Garelick e sequel del film del 2019, sempre con protagonisti Adam Sandler e Jennifer Aniston.

Quando un prodotto funziona, Netflix lo vuole proporre in diverse salse e ci propina sempre un sequel, nel primo film la coppia Sandler Aniston aveva funzionato e così si è prodotto con facilità un sequel che grazie alla sua comicità, funziona quanto il primo film. Gli Spitz, (Jennifer Aniston e Adam Sandler), hanno deciso di dedicare la loro vita alle indagini e di diventare dei detective privati, ma purtroppo gli affari non vanno per il meglio, decidono quindi di prendersi una pausa e di andare al matrimonio del loro amico miliardario Mahrajah che gli ospita su un’isola privata. Quest’ultimo viene rapito e parte quindi un divertente e paradossale ricerca.

La coppia protagonista funziona ancora, un po’ impacciata e un po’ sopra le righe, alla fine riesce sempre a raggiungere i propri obiettivi, come nel primo film le morti non mancano ma sono sempre sviluppate in modo ironico e innocuo, come se non ci fosse alcuna violenza. Per chi conosce Adam Sandler ci sono molte delle sue battute e la sua ironia e sparsa per tutto il film, il suo tocco si vede ma è meno incisivo che in altri suoi film. La forza ei personaggi è evidente, dal miliardario, al colonello senza un braccio a il super detective, tutti hanno caratteristiche divertenti e precise che rendono il film una buona commedia.

Ovviamente quando il meccanismo funziona è più facile far funzionare un sequel soprattutto se si tratta di una commedia e nei rari sequel che Sandler ha fatto, ha sempre fatto centro. Anche questo film funziona ancora, c’è stato un approfondimento di alcuni personaggi e la leggerezza del film e contagiosa con qualche momento in più di azione rispetto al primo.

Tutto va contestualizzato nel film, nel senso che non si possono avere grandi pretese e a differenza di altri film con Adam Sandler, questo film rimane un po’ sul superficiale e non ha nessun tipo di profondità o di messaggio e forse questo è un po’ il suo difetto, nel complesso però come commedia va alla grande e anche le trame di questo e del primo capitolo sono comunque buone e funzionali.

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HOME TEAM: COMMEDIA LEGGERA SUL FOOTBALL

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Home Team è un film del 2022 diretto da Charles e Daniel Kinnane. Il film è tratto dalla storia vera del coach della NFL Sean Payton, che nell’anno della sua sospensione decise di allenare la squadra di football di ragazzini dove giocava suo figlio.

Il film è prodotto da Adam Sandler, e il suo stile è molto incisivo e evidente, soprattutto nello stile della comicità e nel cast di attori, spesso coinvolti nei suoi film, come il protagonista Kevin James, Taylor Lautner oppure la moglie di Sandler, Jackie Sandler.

Kevin James interpreta il coach Payton che ha dedicato la vita al Football e vinto un Superbowl con i New Orleans Saints, nel suo anno di sospensione vuole riavvicinarsi al figlio che vede molto raramente dopo il divorzio e per colpa del suo lavoro. Decide quindi di aiutare la sgangherata e improbabile squadra del figlio a provare a vincere il campionato.

Ovviamente è tutto impostato sulla commedia e sulla comicità, la base della storia è vera ma ci sono elementi per renderla più grottesca e inverosimile. Una commedia molto divertente e leggera che ci mostra anche un po’ di football. Lo stile è sempre quello, anche se Kevin James è un personaggio più serio e impostato del solito, una storia di sport, ma anche di rapporto tra padre e figlio. Lo sport è una cosa seria, ma può sempre trasmettere altro e come sempre è il finale a lieto fine a rivelarcelo.

Regia buona anche nelle scene di gioco un po’ complicate, la recitazione buona per il genere, è un ottimo livello di comicità che rende il film leggero e divertente. Nel complesso un bel film da vedere in compagnia per farsi qualche risata.

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HUSTLE: UN ELOGIO AL BASKET E AI PROPRI SOGNI

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Hustle è un film del 2022 diretto da Jaremiah Zagar e con protagonista Adam Sandler e molte comparse del mondo NBA. Il film è stato prodotto dallo stesso Sandler e da Lebron James che però non appare nel film nemmeno come comparsa.

Questo film è un elogio ad uno sport meraviglioso come il basket, in un certo senso ricalca un po’ la storia di Giannis Antetokounmpo star della NBA partito dal nulla e arrivato ai massimi livelli in un attimo. Uscirà un film su di lui.

La trama è simile, però è più incentrata sulla storia di un talent scout dei Philadelphia 76ers Staley Sugarman (Adam Sandler) che ha il sogno di diventare Coach da quando da ragazzo si è distrutto la mano in un incedente stradale. La sua carriera non riesce a decollare e deve trovare un talento per riscattarsi e realizzare il suo sogno. Dopo mille ricerche, in un campetto qualsiasi di Maiorca trova un giovane giocatore di grandissimo talento Bo Cruz interpretato dal giocatore spagnolo degli Utah Jazz Juan Hernangomez. I due sfideranno il mondo NBA, Bo farà duri allenamenti per riuscire ad entrare nella lega e Stanley scommette tutto sé stesso su questo ragazzo.

Un film che ci mostra tutta la passione e la determinazione che è dietro a questo sport, la dedizione che ci vuole per arrivare a certi livelli e la purezza del talento che ti porta a realizzare i propri sogni, Stanley diventa come un padre per questo ragazzo e farà di tutto per lui. Una giostra di talenti, un film che sicuramente fa emozionare gli amanti di questo sport e non solo.

Ottima la regia, mi è piaciuta molto, ma confusionaria, molto pronta all’azione e al gioco e posata nei momenti dove il dialogo è la cosa più importante, la trama e interessante e non annoia mai. Adam Sandler ha dimostrato che sa fare di più che film comici e divertenti, l’ennesima prova del suo talento. Bellissima l’idea di coinvolgere elementi reali del mondo NBA per una completa immersione nella realtà di questo film. Rimane nel genere drama senza essere troppo pesante, trama che in fondo e prevedibile ma dal finale non del tutto scontato. Il personaggio di Stanley è davvero ben scritto, quello di Bo fa fatica ad esprimersi al meglio, ma nel complesso vanno fatti anche i complimenti ad Hernangomez che ha recitato un pochino meglio dei suoi colleghi nei film precedenti, vedi Jordan, James e Durant.

Hustle usa il basket come metafora della vita, l’importanza di seguire i propri sogni, senza mai arrendersi, “Never Give Up” deve essere un motto per tutti e non solo sportivo. Stanley crede nel proprio sogno che è quello di vedere giocare quel ragazzo in NBA è come se grazie a lui, potesse riscattare la sua vita e gli errori del passato.

Un ottimo film adatto a tutti e non solo agli amanti del genere e di questo sport, un film che ti fa immergere in una realtà stupenda e complicata come quella della lega sportiva più seguita al mondo la NBA.

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ZOHAN – TUTTE LE DONNE VENGONO AL PETTINE : IL FILM PIU’ ESAGERATO DI ADAM SANDLER

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Zohan è un film 2008 diretto da Denis Dugan e con protagonista Adam Sandler. Il film è una specie di parodia comica e segue le orme del grande Zohan, super soldato antiterrorista israeliano, da anni nell’esercito per combattere i palestinesi, ma adesso vuole cambiare vita e andare in America per tagliare capelli.

Zohan è il film più stupido e esagerato di Adam Sandler, è una parodia del conflitto idealistico in terra santa ed è anche una visione un po’ particolare del sogno americano, facendo il contrasto tra la vita del protagonista, tra armi e uccisioni e il suo sogno, diventare un parrucchiere, per fare “capelli di seta morbida”. Il film è un capolavoro a livello di comicità grottesca, Zohan è talmente forte che è praticamente un supereroi con i super poteri. La comicità si basa su questa caratteristica e su molti stereotipi sul Medioriente. Questo film è politicamente scorretto e ha un’ironia che non sarebbe più accettata al giorno d’oggi. Il lavoro dei nostri adattatori e doppiatori in questo film è stato spettacolare ed eccezionale, l’accento e le battute sono tutte perfette e fanno ridere proprio per come sono dette.

Zohan è goliardico, fa ridere perchè è assurdo, ma allo stesso tempo come tutti i film di Adam Sandler ha un leggero spunto di riflessione, c’è unione tra palestinesi e israeliani, c’è pacificazione e più volte si sottolinea come in fondo siamo tutti uguali. Zohan insegue il proprio sogno nonostante i pregiudizi, e non importa ciò che pensano gli altri, lui insegue il suo sogno.

Il film è un concentrato di scene divertenti, battute da black humor e situazioni un po’ cringe, il tutto capitanato da un super Adam Sandler che nel personaggio di Zohan è perfettamente a suo agio. Certo il film non è da premio oscar, e molti lo potrebbero definire una grande cafonata. In fondo Zohan è così ed è questo il suo bello, è un film che deve far ridere per la sua assurdità e ironia tagliente, un film che grazie al nostro doppiaggio diventa ancora più bello.

Chi non ha visto questo film deve darsi la possibilità di farsi qualche sana risata spensierata, perchè in fondo il film Zohan serve a questo, passare dei momenti spensierati e felici ridendo spesso, un ora e mezza circa di assurdità e parodia.

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BLENDED – INSIEME PER FORZA: SANDLER E BARRYMORE, UNA COPPIA CHE FUNZIONA

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Blended è un film del 2014 diretto da Frank Coraci con protagonisti Adam Sandler e Drew Barrymore al loro terzo film insieme dopo “Prima o poi me lo sposo e 50 volte il primo bacio”, una coppia che funziona sempre e che anche in questo film non ha deluso.

Il film essenzialmente parla della difficoltà di ricominciare la propria vita sentimentale anche con dei figli a carico, magari per un lutto o per una separazione necessaria per l’assenza del padre, famiglie che si ritrovano a doversi unire con altre e magari a trovare finalmente un po’ di pace e di vero amore. In questo film si vedono tutte le solite caratteristiche dei film di Adam Sandler, ultimamente li guardo volentieri perchè sono rassicuranti, sai cosa aspettarti e difficilmente ti deludono. Ho rivisto la capacità di fare il padre, quel rapporto padre e figli stupendo che Adam era riuscito a ricreare in altri suoi film, sempre in modo credibile e molto spensierato a tratti commovente.

Non c’è troppa banalità, si è una commedia, a volte anche molto grottesca nei suoi personaggi e nell’evoluzioni della trama, ma che mantiene anche un leggero filo conduttore di serietà, con un argomento comunque importante e che nasconde anche piccoli insegnamenti. Con questo tipo di film si fa sempre sul sicuro, non si hanno grosse pretese e fanno sempre molto ridere, sono davvero spensierati e forse è quello il loro segreto, gli attori sembrano divertirsi anche loro, sono realistici e coinvolgenti.

Mi piace molto il concetto di famiglia in questo film, uno sguardo necessariamente moderno, ma allo stesso tempo romantico con un lieto fine nel finale, un finale che come sempre ci soddisfa perchè è quello che vogliamo vedere, con quel senso di unione e speranza che ci portiamo dietro anche dopo il film.

Se volete divertirvi senza troppi pensieri, sorridere un po’ e magari tirarvi su un po’ il morale, questo è un di quei film che potrebbe fare al caso nostro, Sandler e Barrymore fanno centro anche questa volta, una coppia affiatata che trasmette sincerità e divertimento.

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L’ALTRA SPORCA ULTIMA META: UN BELLISSIMO FILM DI SPORT E RIVALSA

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L’altra sporca ultima meta è un film del 2005, diretto da Peter Segal e prodotto e interpretato da Adam Sandler. Un film commedia, che però riesce a mettere anche agonismo e azione diventando un ottimo film di sport nel finale.

Una di quelle che definisco “perle” di Adam Sandler che riesce ad abbinare un ottima sceneggiatura al tocco artistico e comico di Adam evidente in molto scene e battute del film. Essenzialmente fa molto ridere, ci sono personaggi bizzarri e molto grotteschi tanto da far dimenticare al pubblico che la trama parla di carcerati. Infatti Adam Sandler interpreta un ex giocatore di football americano, Paul Crew, che dopo aver venduto una partita della NFL cade in disgrazia e finisce in un carcere nel Texas dove il football è una religione e dovrà creare una squadra di galeotti per affrontare la squadra dei secondini.

Fin da subito non ci sembra di essere in un carcere ma in un luogo di redenzione, fatto di uomini con un grande cuore e con una gentilezza e amore per la vita che non ti aspetti in certe situazioni, le battute smorzano i toni e i personaggi fanno divertire. La genialità di questo film è il giusto mix che si crea tra divertimento e passione per questo sport, ti fa apprezzare il football e allo stesso tempo di fa fare il tifo per la squadra dei galeotti.

L’abilità di questo film è il saper mettere argomenti importanti come razzismo e omofobia e renderli più semplici, diretti senza farceli pesare troppo, ci fa riflettere ma sorridendo e mentendo sempre la giuste dose di comicità. Un solo punto del film prende toni più seri, con un momento quasi commovente e potente a livello emotivo, che ho apprezzato molto, perchè rende il film più reale e meno favola.

La partita nel finale del film è molto ben diretta, non c’è confusione, le azioni sono emozionanti e anche le azioni delle due squadre sono comunque molto realistiche e belle, anche la scelta delle canzoni è perfetta e la partita segna il punto di rivalsa e di redenzione del protagonista che sembra aver trovato finalmente un posto al mondo dove si sente a casa.

Un film che consiglio assolutamente di vedere e rivedere, perchè è fatto bene, non esagera e fa davvero molto ridere, uno dei film meglio riusciti del caro buon vecchio Adam Sandler.

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Controcorrente

CONTROCORRENTE: ADAM SANDLER E’ SOTTOVALUTATO

Cerco di esporre il motivo per cui penso che Adam Sandler sia sottovalutato, non solo come attore

Adam Sandler è sempre visto come un attore stupido di bassa categoria che si magari fa film godibili e divertenti ma nulla di più, un attore famoso, che ha “Sfornato” davvero un sacco di commedie e parodie, personaggi e interpretazioni grottesche, con quel atteggiamento da eterno ragazzino.

I suoi film sono inconfondibili, un po’ perchè appare in quasi tutte le scene nei film che interpreta e un po’ perchè ormai sono delle sue creazioni, li produce, gli scrive e li recita, marchiandoli con il suo stile indelebile, la sparo molto grossa, ma Leonardo Pieraccioni e il nostro Adam Sandler. Eppure Adam Sandler è molto di più e alcuni dei suoi film e delle sue interpretazioni andrebbero viste che più cura.

Siamo spesso offuscati dal pregiudizio, dal fatto che per noi, le sue opere, sono solo spazzatura o cose talmente stupide che non vanno nemmeno considerate, e non parlo della sua recitazione anch’essa spesso criticate fin troppo, parlo della profondità di alcune sue commedie, una morale e un significato spesso nascosto ma davvero significativo.

Sarebbe troppo facile partire dalle prove di recitazioni eccellenti come quella in Diamanti Grezzi (Uncut gems), perchè Adam non si impegna spesso, li piace più far ridere e cercare di mettere fuori un film all’anno, delle volte davvero stupido e frettoloso. Per questi svariati film viene considerato un pessimo attore, anche se a mio modo di vedere, riesce sempre a dare qualcosa a crearsi un personaggio e ad essere credibile.

Spesso si rifugia nell’interpretazione di se stesso, nelle commedie quelle più basilari e fatte a parodia, in altre è un personaggio un po’ più complesso e studiato con qualche sfumatura in più, anche se non perde mai il suo stile, si cuce l storia intorno a se, come spesso fanno gli attori di questo tipo, come ad esempio Ben Stiller.

Le commedie di Adam Sandler, non tutte ovviamente, hanno un certa profondità, un senso del romanticismo molto reale a contatto con la nostra vita quotidiana, a tratti sanno anche essere emotivamente forti, mi viene in mente ad esempio “50 volte il primo bacio”, con la sua trama così assurda quanto profonda nel suo significato, un amore che val al di la di tutto, di un incidente e di una donna che giorno dopo giorno deve ricominciare ad amare da capo.

in “Cambia la vita con un click” c’è una profondità assoluta per quando riguarda l’importanza dei piccoli momenti della nostra vita, i momenti pieni di amore, unici e irrepetibili da vivere a pieno e non con il cervello spento e perso. Questo è uno dei film dove oltre a ridere non puoi fare altro che commuoverti, perchè ci sono sentimenti forti e argomenti che toccano molto la nostra quotidianità.

Quello che mi piace dei suoi film e il modo in cui riesce ad ammorbidire qualsiasi argomento, in Zohan per quanto il film sia essenzialmente una parodia, demenziale, (bellissimo film), Adam Sandler riesce a trattare il conflitto in Palestina in modo superficiale ma allo stesso tempo molto efficacie, senza appesantire, ma facendo riflettere chi lo guarda.

in “Un altra sporca ultima meta”, c’è sport, è un film sportivo di ottimo livello per molti aspetti, fa ridere e anche in questo caso riflettere, sul senso di riscossa, sulla sottile linea tra bene e male, e non lo nasconde, lo mostra chiaramente, ti fa quasi tifare per quello che per tutti è il male, cioè i carcerati, lo fa grazie a una partita di football. Sono commedie complete quelle di Adam Sandler, molto spesso davvero di ottimo livello.

“Un Weekend da Bamboccioni” ha una struttura semplice, però fa ridere, ci emoziona e ci fa anche un po’ invidiare quella situazione, perchè a tutti piacerebbe passare un po’ di tempo con i propri amici di infanzia. Simile a molte altre sue commedie, il suo stile inconfondibile ma che piace, perchè ci è famigliare, ci fa ridere, ma anche qui riflettere sull’importanza dell’amicizia e dello stare insieme. L’importanza di dare priorità alle cose semplici della vita e di non perdersi sempre in lavoro e complicazioni, elementi che espone spesso nei suoi film.

Adam Sandler è l’eterno ragazzino, quello che ci riporta indietro nel tempo, ci ricorda il lato bello della vita, ci fa sorridere, ci fa commuovere e perchè no, delle volte anche arrabbiare perchè ci aspettavamo qualcosa di più. Adam è un attore che ha dimostrato anche il suo talento e che è riuscito ad interpretare anche personaggi diversi tra di loro, un attore e un produttore che ci tiene compagnia ogni anno con qualche nuovo film, con il suo stile e la sua comicità.

Troppo spesso sottovalutato o non considerato, perchè si guarda sempre troppo spesso la superficie o ci si concentra sui progetti in cui ha toppato clamorosamente, eppure se si scava più a fondo non si rimane mai delusi, e i suoi film sono sempre un piacere da vedere e soprattutto guardare.

La bellezza di saper raccontare la vita in modo ironico, a volte grottesco senza dimenticarsi mai dell’importanza di sentimenti, come l’amore, sempre al centro delle sue commedie e dei suoi film, unione, perchè tutti insieme ci si diverte di più, quindi grande Adam, continua così.